Le preoccupazioni per i risvolti occupazionali connessi alla prevista ristrutturazione della divisione P&O Ferries del gruppo P&O non si sono, purtroppo, rivelate infondate. Il gruppo britannico ha annunciato oggi i dettagli del piano, che prevede risparmi annui per 55 milioni di sterline e include la cancellazione di circa 1.200 posti di lavoro, il trasferimento di altri 350 dipendenti e la riduzione da 31 a 23 del numero delle navi operate da P&O Ferries. Attualmente la compagnia dà lavoro ad oltre 7.000 persone nel Regno Unito, in Francia, in Olanda e nel Belgio, di cui 3.600 marittimi e 2.500 addetti a terra.
Il piano di ristrutturazione di P&O Ferries prevede la chiusura di tutti i servizi marittimi operati nella parte occidentale del canale della Manica (Portsmouth-Cherbourg, Portsmouth-Caen e Portsmouth-Le Havre) con l'eccezione della rotta Portsmouth-Bilbao, e la conseguente riduzione, da sei ad una, del numero delle navi che attualmente vi sono impiegate. Delle cinque navi non più utilizzate - ha precisato P&O - una sarà impiegata in un altro servizio (la
Cherbourg Express sostituirà la
Superstar Express nel Mare d'Irlanda), una (
Caen Express) sarà riconsegnata al proprietario e tre saranno noleggiate (due - la
Pride of Portsmouth e la
Pride of Le Havre - andranno alla Brittany Ferries, mentre la
Pride of Cherbourg sarà ricollocata a metà 2007 quanto scadrà l'attuale contratto di noleggio).
Nel Mare d'Irlanda i servizi saranno ridotti da quattro a tre.
Sulla rotta Dover-Calais (Short Sea) saranno operate sei navi contro le attuali sette, ma - ha sottolineato P&O - la frequenza e la capacità dei servizi nei periodi di punta rimarranno invariate.
Con l'adozione di queste misura P&O prevede di ridurre i costi operativi del 20% per oltre 100 milioni di sterline. Il costo per attuare le misure è stimato in 60 milioni di sterline circa.