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22 febbraio 2022
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- Porto di Civitavecchia, deliberata la decadenza del
concessionario Konig per l'area del cantiere nautico ex Privilege
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- L'AdSP non procede alla revoca della concessione a Port
Mobility per il servizio di navettamento dei croceristi
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Ieri il Comitato di gestione dell'Autorità di Sistema
Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale ha deliberato
all'unanimità la decadenza del concessionario Konig per
l'area del cantiere nautico ex Privilege, concludendo così un
procedimento amministrativo iniziato lo scorso mese di ottobre
(
del 27
ottobre 2021). «Abbiamo dato a Konig - ha specificato il
presidente dell'AdSP, Pino Musolino - tutto il tempo necessario a
produrre la documentazione richiesta dall'amministrazione circa il
rispetto di quanto prescritto nella concessione, ma non ci è
pervenuto nulla se non, allo scadere del termine fissato al 31
gennaio scorso, una richiesta di ulteriore dilazione a fronte della
possibilità di acquisizione di partecipazioni azionarie da
parte di un altro soggetto. Ad oggi, non essendosi verificato niente
di quanto scritto in precedenza, e nel perseguimento dell'interesse
generale del porto, che è quello di riacquisire quelle aree
di grande pregio e renderle funzionali allo sviluppo dei traffici e
delle attività economiche dello scalo, si è presa una
decisione molto importante, nella consapevolezza da parte
dell'amministrazione di aver esperito ogni tentativo per far sì
che il concessionario si attivasse per rispettare il suo piano
industriale».-
- Inoltre il Comitato di gestione ha dato unanime parere
favorevole alla conclusione del procedimento per la revoca della
concessione del servizio di navettamento dei croceristi, con l'AdSP
che ha deciso di non procedere con la revoca della concessione a
Port Mobility. «Abbiamo chiuso - ha spiegato Musolino - con un
esito che non era per nulla scontato prima dell'attenta e ponderata
istruttoria degli uffici un procedimento determinato dalle
improvvide ed affrettate scelte del recente passato e che oggi
avrebbe peraltro creato un problema di carattere sociale di notevoli
dimensioni, visto che non staremmo più a parlare del rischio
di 26 licenziamenti, ma della totalità dei posti di lavoro di
Port Mobility, che sarebbero saltati con l'eventuale revoca della
concessione sul navettamento».
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