
Le aree denominate ex Carbonile nel porto di Genova, che sono
	state oggetto dell'inchiesta giudiziaria che ha coinvolto i vertici
	dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale,
	della Regione Liguria e del gruppo Spinelli
	
(
	del 
7
	maggio 2024), sono state destinate ai cantieri della nuova diga
	foranea e del tunnel subportuale del porto di Genova. Lo ha
	deliberato ieri il Comitato di gestione dell'Autorità di
	Sistema Portuale, ente che attualmente ha la piena disponibilità
	di queste aree che verranno inizialmente occupate da Autostrade per
	l'Italia e successivamente verranno utilizzate per esigenze connesse
	alla seconda fase di costruzione della diga.
	
	In una nota, l'AdSP ha spiegato che «con l'adozione di
	questa soluzione temporanea si garantisce, nell'interesse della
	portualità e dello sviluppo delle infrastrutture strategiche,
	la continuità dei lavori connessi alla realizzazione del
	tunnel subportuale nelle more di avvio dei lavori di riempimento di
	Calata Concenter, per i quali è in corso la procedura di
	ottemperanza alle indicazioni poste dalla locale Sovrintendenza e si
	pone, al contempo, un importante tassello per la Fase 2 della nuova
	diga di Genova».