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CENTRO INTERNAZIONALE STUDI CONTAINERS
ANNO XXXVII - Numero 31 LUGLIO 2019
INDUSTRIA
SECONDO ALCUNI DIRIGENTI DEL SETTORE IL NUMERO TOTALE DEGLI
SCRUBBER SARÀ LA COSA MIGLIORE PER GLI ACQUIRENTI DI DIESEL
QUANDO GIUNGERÀ L'IMO 2020
Per i settori dell'autotrasporto e del trasporto che guardano
all'avvio dell'IMO 2020 l'anno prossimo, i cui effetti cominceranno
ad avvertirsi nel prossimo autunno, un'equazione fondamentale che
dev'essere compresa è che ogni nave che installa uno scrubber
(filtro depuratore) per rispettare la regolamentazione non ha
bisogno di acquistare carburante che non provenga dal gruppo dei
diesel.
Ogni scrubber riduce solo un po' il potenziale di aumento del
prezzo del diesel.
Non sorprende che due dirigenti del settore degli scrubber, nel
corso di un webinar ospitato dalla divisione trasporti della
Deutsche Bank e presieduto da Amit Mehrotra, si siano dichiarati
ottimisti riguardo al numero degli scrubber che saranno presenti
nella flotta marittima mondiale quando l'IMO 2020 diventerà
legge il prossimo 1° gennaio.
Nella sostanza, ecco cosa prevede l'IMO 2020: esso richiederà
alle navi di tutto il mondo di consumare carburante con non più
dello 0,5% di contenuto solforoso.
Il limite attuale per lo zolfo è del 3,5%.
Due delle principali modalità per sostituire lo HSFO
(olio combustibile ad elevato contenuto di zolfo) sono o il consumo
di MGO (gasolio marino), che è un prodotto diesel, o il
consumo di una nuova famiglia di carburanti generalmente noti come
VLSFO (olio combustibile a bassissimo contenuto di zolfo), che viene
fortemente mescolato con un prodotto diesel intermedio denominato
VGO (gasolio vacuo).
In entrambi i casi, la domanda che veniva rifornita dal "fondo
del barile" verrebbe invece rifornita dalla metà del
barile, il taglio che ora fornisce il diesel al settore
dell'autotrasporto e delle ferrovie.
Nicholas Confuorto, presidente e responsabile operativo della CR
Ocean Engineering, ha detto nel corso del webinar di aspettarsi che
alla data del prossimo 1° gennaio il numero degli scrubber sulle
navi sia di circa 4.000 in tutto il mondo.
Si tratterebbe di diverse centinaia di scrubber in più
rispetto alla maggior parte delle previsioni effettuate durante il
2019.
Fra quello che finora è stato installato e quello che c'è
nei registri delle ordinazioni il totale è adesso pari a
circa 3.700.
"Penso che a gennaio potremmo vedere 4.000 navi con gli
scrubber, cifra più alta rispetto alle stime" afferma
Confuorto.
Egli ha citato una stima specifica pari a 3.675 scrubber.
Sebbene le attuali cifre "ufficiali" non parlino di
4.000 unità complessive, Confuorto sottolinea come non tutti
i venditori riferiscano i propri numeri, "e così è
per tali motivi che io penso che la cifra sarà più
alta di quella indicata.
Ci sono tanti venditori cinesi che adesso sono entrati nel
mercato e non vengono registrati nel totale" ha detto.
L'altro conduttore del webinar, Kevin Humphreys, direttore
generale del segmento vettori mercantili e gasiere alla Wärtsilä,
nota che, mentre ci si aspetta che il numero delle navi dotate di
scrubber corrisponda a grosso modo circa il 9-10% della flotta
mondiale, un numero più significativo è quello del
tonnellaggio.
Le navi con scrubber saranno piuttosto pari al 18-19% del
tonnellaggio complessivo nel mercato e per estensione la medesima
percentuale dell'attuale domanda di HSFO.
Alcuni dei venditori che sono arrivati nel mercato recentemente,
secondo Confuorto, "fino a sei mesi fa non avevano nessuna idea
di cosa fosse uno scrubber ed improvvisamente hanno deciso di
iniziare a vendere scrubber".
L'attività di depurazione dello zolfo (specificamente
SO2) dagli esausti non è complicata, aggiunge Confuorto;
viene condotta da anni.
Humphrey afferma di essere in particolare preoccupato riguardo
alla qualità dell'acciaio che viene utilizzato da alcuni dei
nuovi arrivati nel settore.
Entrambi i relatori hanno affermato che i propri registri delle
ordinazioni sono pieni e che lo sono sin dallo scorso autunno.
Ma se la crescita continuerà una volta passata l'attuale
ondata di nuove costruzioni dipenderà principalmente da un
fattore: il differenziale.
Il differenziale è il termine generico utilizzato per
descrivere le relazioni fra i tre prodotti chiave che saranno usati
per rispettare le regole dell'IMO 2020.
Quale sarà il differenziale fra HSFO e sia MGO che VLSFO?
(quest'ultimo prodotto è particolarmente importante perché
si tratta della famiglia di prodotti sulla quale le società
petrolifere si sono concentrate nel portare avanti una nuova linea
di carburanti conformi all'IMO 2020).
Una nave dotata di scrubber può continuare a consumare
HSFO perché lo scrubber ridurrà il contenuto di zolfo
nei gas esausti sino a meno del limite dello 0,5%.
Ma il differenziale fra esso e lo MGO ed il VLSFO è ampio
abbastanza da giustificare il capitale per installare uno scrubber
su una nave, o su un'intera flotta di navi?
Humphrey ha descritto la decisione di installare uno scrubber
per lo più come un "gioco speculativo relativo al
carburante".
I costi di installazione di un sistema di scrubber su una nave
si sono abbassati da quando la sua società ha iniziato a
commercializzarli nuovamente quando c'erano le riduzioni del
contenuto di zolfo nei carburanti marini nelle fondamentali aree
costiere note come ECAs (Aree di Controllo delle Emissioni).
La International Maritime Organization - cioè l'IMO
dell'IMO 2020 - iniziò ad imporre la riduzione del livello di
zolfo nelle ECAs sin dal 2015.
Ma sia Humphrey che Confuorto affermano che il prezzo di uno
scrubber si è stabilizzato quest'anno.
Il(i) differenziale(i) determineranno i tempi di rimborso su
quell'investimento, hanno dichiarato entrambi i relatori.
Confuorto afferma che il rimborso - definito come quando il
capitale impiegato per l'installazione viene definitivamente
compensato dalla capacità di acquistare HSFO più
conveniente - è "talvolta di un anno, talvolta di due
anni in base a questi prezzi.
Ci aspettiamo che una volta che questi prezzi siano entrati in
gioco il periodo di rimborso sarà di un anno o meno".
Humphrey ha indicato un periodo di rimborso da due a tre anni ai
livelli attuali.
Ma se il delta fra lo HSFO ed i carburanti alternativi dovesse
ampliarsi in modo significativo, a suo dire il periodo di rimborso
potrebbe calare a sei mesi.
Una relazione di mercato che non è stata menzionata
nell'occasione, tuttavia, è che se la crescita degli scrubber
dovesse impennarsi, significherebbe che molte navi in più
sarebbero in grado di acquistare HSFO e disdegnare le miscele a
contenuto di zolfo inferiore.
Alla luce di questa tendenza, il differenziale si restringerebbe
e l'economia dell'installazione degli scrubber non sarebbe così
favorevole come quando è più ampio.
Il controllo del mercato è sempre presente in modo
eccessivo in entrambi i casi.
L'installazione degli scrubber può essere effettuata in
bacino di carenaggio o secondo una serie di fasi più
complicata mentre la nave è in servizio, affermano sia
Humphrey che Confuorto.
L'opzione del bacino di carenaggio consente l'installazione nel
giro di pochi giorni ma tiene la nave fuori servizio.
L'opzione in servizio può richiedere due settimane ma
consente alla nave di restare operativa.
Mehrotra ha chiesto se ci fossero alcuni aspetti della politica
dell'IMO 2020 che non abbiano ricevuto molta attenzione.
Confuorto ha sottolineato un vantaggio ambientale che deriva
dalla depurazione con filtri: la rimozione dei particolati.
Anche se l'IMO 2020 è rivolta alla rimozione dello zolfo,
i particolati - minuscoli frammenti di materia presenti in tutte le
emissioni - possono fare danni di gran lunga più gravi alla
salute delle persone.
Anche nel caso che venga consumato lo 0,5% di zolfo nell'olio
carburante, "esso presenta ancora particolati che risalgono e
che sono pericolosi se non addirittura di più dello zolfo"
afferma Confuorto.
La depurazione con filtri cattura i particolati così come
lo zolfo e li scarica in mare se lo scrubber è del tipo di
sistema "a circuito" che lo consente.
"Lo scrubber mette la polvere in acqua" afferma
Confuorto, invece che nei polmoni della gente.
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