- Assomarinas (Associazione Italiana Porti Turistici) chiede l'impugnazione della nuova legge regionale siciliana per le concessioni in materia di porti turistici. In occasione dell'assemblea generale dell'associazione, tenutasi martedì scorso a Pesaro presso Confindustria-Federturismo, il presidente dell'associazione e rappresentante del settore in UCINA, Roberto Perocchio, ha spiegato che «la visione che si sta affermando di un'Europa delle Regioni è in rotta di collisione con le iniziative recentemente assunte dalla Regione Sicilia in merito alla gestione del proprio demanio marittimo».
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- In particolare Perocchio ha stigmatizzato i contenuti del primo comma dell'art.1 della legge approvata dall'assemblea regionale siciliana lo scorso 26 febbraio - “Norme per le concessioni demaniali finalizzate alla realizzazione della portualità in Sicilia” - che, unica normativa regionale in Italia - ha precisato - prevede la “prelazione esclusiva” dei comuni costieri per la realizzazione e gestione di nuovi porti turistici mettendo fuorigioco, di fatto - ha rilevato - qualsiasi iniziativa privata concorrente.
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- «La nostra associazione - ha sottolineato Perocchio - se da una parte ha da sempre sostenuto che il nuovo corso dello sviluppo della portualità turistica italiana si sarebbe concretizzato attraverso l'azione delle Regioni, dall'altra, per principio, si è sempre dichiarata pronta ad intervenire con forza per denunciare eventuali storture legislative e forzature regolamentari che limitino il “buon diritto” degli imprenditori privati».
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- Tale proposito di denuncia si è concretizzato con il mandato assegnato dall'assemblea di Assomarinas al direttivo dell'associazione di procedere con una segnalazione alla direzione per la Concorrenza della Commissione Europea, al presidente dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, al presidente della Conferenza Stato-Regioni, alla Corte dei Conti Europea, alla Direzione Generale per la Politica regionale della Commissione Europea e al Commissario dello Stato per la Regione Sicilia.
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- «La nostra politica - ha concluso Perocchio - è quella di affermare la funzione primaria dell'iniziativa privata a concorrere, con la realizzazione di nuove infrastrutture che diano garanzia di affidabilità strutturale, sostenibilità economica e funzionalità gestionale al rilancio dell'economia locale e alla valorizzazione del nostro patrimonio costiero rispettando tutte le regole del gioco, innanzi tutto quelle comunitarie, regole che se debbono essere rispettate dal privato a maggior ragione devono essere applicate dagli enti locali».
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