
«Sono estremamente preoccupato per la situazione relativa
	alla petroliera 
Sounion, che è stata presa di mira
	durante il transito nel Mar Rosso meridionale». Lo ha
	affermato oggi il segretario generale dell'International Maritime
	Organization (IMO), Arsenio Dominguez, riferendosi all'attacco
	contro alcune navi condotto mercoledì scorso nel Mar Rosso e
	nel Golfo di Aden dai ribelli yemeniti Houthi con missili, droni e
	mezzi navali, con ordigni che hanno colpito la cisterna 
Sounion
	sulla quale è divampato un incendio
	
(
	del 
22
	e 
26
	agosto 2024). Dominguez ha ricordato che «la petroliera
	trasporta a bordo circa 150.000 tonnellate di petrolio, ovvero circa
	un milione di barili di greggio».
	
	«Questo - ha
	denunciato il segretario generale dell'IMO - è l'ennesimo
	inaccettabile attacco alla navigazione internazionale, che pone a
	rischio la vita di marittimi innocenti. Sono grato a tutti coloro
	che sono coinvolti nelle attività di soccorso per aver
	realizzato l'evacuazione in sicurezza di tutti i marittimi. Il
	rischio di uno sversamento di petrolio, che rappresenta un pericolo
	ambientale estremamente grave, rimane elevato e vi è generale
	preoccupazione per i danni che tale fuoriuscita causerebbe nella
	regione. L'IMO è in contatto con enti nazionali, regionali e
	dell'ONU, nonché con altre parti interessate, in merito
	all'incidente in corso e siamo pronti a offrire supporto con
	qualsiasi assistenza tecnica per affrontare le sfide in corso in
	tema di sicurezza, protezione e ambiente poste dalla nave
	colpita».
	
	«Continuo a monitorare attentamente la
	situazione e - ha concluso Dominguez - ribadisco il mio appello per
	la fine immediata degli attacchi vili, illegali e ingiustificati al
	trasporto marittimo internazionale nell'area del Mar Rosso. Le navi
	mercantili che trasportano forniture essenziali e i marittimi che
	prestano servizio su di esse dovrebbero essere liberi di navigare in
	tutto il mondo, senza impedimenti dovuti a tensioni geopolitiche».