Ieri, mentre transitava nel Mar Rosso, la nave cisterna Suezmax
Sounion, che fa parte della flotta dell'ateniese Delta
Tankers, ha subito un attacco attribuito ai ribelli yemeniti Houthi
e confermato dalla britannica UK Maritime Trade Organisation (UKMTO)
che ha reso noto di aver ricevuto comunicazione dalla petroliera di
un'esplosione e del successivo impatto di un proiettile.
Il ministro greco delle Attività marittime e della
Politica insulare, Christos Stylianides, ha confermato l'attacco
alla nave, di bandiera greca e con un equipaggio di 25 marittimi di
nazionalità estera, che è avvenuto mentre la Sounion
si trovava a 72 miglia nautiche ad ovest di Hodeidah. Specificando
che l'attacco ha causato danni alla nave mentre l'equipaggio non ha
subito conseguenze, Stylianides ha denunciato che l'attacco
«costituisce una flagrante violazione delle norme del diritto
internazionale e una grave minaccia alla sicurezza della navigazione
internazionale». Inoltre il ministro ha sottolineato che «tali
azioni mettono in pericolo la vita dei marittimi e interrompono la
libera circolazione delle merci attraverso cruciali corridoi
marittimi».