L'attacco alla nave cisterna
Sounion, avvenuto mercoledì
mentre era in transito nel Mar Rosso
(
del
22
agosto 2024), ha causato un incendio sulla Suezmax che è
ancora in corso: venerdì Yahya Sare'e, portavoce dei ribelli
yemeniti Houthi che hanno condotto l'attacco, perché - ha
affermato Sare'e - «la petroliera, che appartiene ad una
compagnia che ha legami con il nemico israeliano e ha violato il
divieto di ingresso nei porti della Palestina occupata», ha
diffuso un video in cui si vedono fiamme che divampano su gran parte
del ponte di coperta.
Oggi la forza navale europea impegnata nell'operazione Eunavfor
Aspides per la salvaguardia della libertà di navigazione
nelle aree del Mar Rosso, Golfo Persico e Mar Arabico Settentrionale
ha reso noto che sul ponte principale della Sounion, che è
ferma nell'area dove è stata colpita, sono visibili cinque
incendi che si ritiene siano situati in corrispondenza delle
boccaporte. Inoltre risulta in fiamme anche parte della
sovrastruttura. Non sono stati invece riscontrati segni evidenti di
fuoriuscite di petrolio.