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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXVIII - Numero 12/2010 - DICEMBRE 2010
Safety & security
Le nuove regole europee in materia di sicurezza nei traffici
Dal 1° gennaio 2011 sarà più complicato
spedire mer ci da e per l'Unione Europea.
A partire da quella data, in via di principio dovranno essere
forniti dati pertinenti alla sicurezza prima che le merci entrino
nel o lascino il territorio doganale della Comunità.
Ma siamo pronti per questo? E ciò agevolerà od
ostacolerà i traffici e la sicurezza?
Attualmente, i caricatori non devono fornire tali informazioni
prima che le navi carichino nell'Unione Europea oppure oltremare, in
partenza per od in arrivo dagli Stati Uniti.
Dal 1° gennaio prossimo, le informazioni devono ess ere
fornite prima che il carico possa avere luogo nell'Unione Europea, e
questo deve avvenire settimane prima che le spedizioni arrivino
nell'Unione Europea nel caso di carichi marittimi a lungo raggio.
Le informazioni, inoltre, dovranno essere fornite in dettaglio
di gran lunga maggiore rispetto a quanto non accadesse prima.
La presentazione dei suddetti dati dovrà essere inviata
elettronicamente dagli Operatori Economici Autorizzati con la
possibilità di scambiare le informazioni con le
amministrazioni degli Stati membri.
Laddove il programma inerente agli Operatori Economici
Autorizzati sia facoltativo e dipenda essenzialmente dalla decisione
commerciale delle imprese di richiedere tale status, la notifica
preventiva è obbligatoria e tutti gli operatori dovranno
assicurarsi che essa venga presentata o che i loro partner
commerciali lo facciano in loro vece.
Il cambiamento in questione fa parte dello sviluppo da lungo
tempo atteso di un Sistema di Importazione Automatizzato (AIS), che
è finalizzato a far sì che gli sdoganamenti iniziati
in uno Stato membro possano essere completati in un altro senza
dover presentare la stessa informazione.
Un registro unico pan-europeo per il deposito di Dichiarazioni
Sommarie di Entrata (ENS) ancora non esiste.
Invece, la ENS dev'essere inoltrata elettronicamente all'ufficio
doganale del primo ingresso ai sensi delle specifiche tecniche
nazionali, dei format, delle connessioni eccetera istituiti dai
singoli Stati membri dell'Unione Europea.
L'ICS (Sistema di Controllo delle Importazioni) costituisce la
prima fase dell'AIS.
Gli Stati membri saranno responsabili dell'elaborazione
dell'analisi del rischio basata sulle informazioni preliminari
all'arrivo e sul trasferimento delle informazioni ai porti ed
aeroporti successivi nel viaggio della nave o dell'aereo.
Ai sensi delle nuove regole, tutte le merci portate in Europa, a
prescindere dalla loro
Nel caso di traffici containerizzati marittimi a lungo raggio,
la ENS dev'essere presentata 24 ore prima del carico presso il porto
estero.
Se l'ufficio doganale di primo ingresso scopre l'esistenza di
qualche rischio, trasmette l'informazione relativa al rischio a
tutti gli uffici doganali dei successivi porti dell'Unione Europea
dichiarati nella ENS.
Ciò può comportare un ritardo del carico, il che
potrebbe costituire un problema per il caricatore nel caso in cui la
nave salpi alla volta della propria destinazione solamente una volta
alla settimana.
Nello scenario peggiore, ciò potrebbe comportare un
messaggio "non caricare" al vettore nel porto estero.
La responsabilità di fornire il dato in tempo è a
carico in prima istanza del vettore, di modo che da questo punto di
vista il caricatore non dovrebbe essere troppo preoccupato.
Tuttavia, egli ha bisogno di essere consapevole dei cambiamenti
per poter adeguare le proprie procedure lavorative in caso di
necessità.
Nel loro complesso, le nuove regole portano l'Unione Europea in
linea con le raccomandazioni della Organizzazione Mondiale delle
Dogane, che ha richiesto la verifica del carico al di là
della filiera delle forniture mediante le direttive SAFE.
I principi sono altresì simile a quelli della regola
statunitense "24 Ore", estesa dalla "Importer
Security Filing" di recente introduzione da parte dell'agenzia
statunitense per le Dogane e la Protezione delle Frontiere.
Per quanto molti piccoli importatori abbiano sperimentato
problemi ad identificare la corretta informazione richiesta ed a
fornirla in modo tempestivo, in generale l'implementazione di questa
normativa è stata sostanzialmente agevole.
Tuttavia, ci sono dubbi circa la certezza che le cose vadano
lisce allo stesso modo per il sistema europeo.
Molte delle organizzazioni che fanno parte dello ESC sono
preoccupate dal fatto che le
C'è voluto molto più tempo di quanto non ci si
aspettasse agli Stati membri ed al settore per sviluppare,
implementare e collaudare i propri sistemi di conformità ai
requisiti ICS ed ENS.
Così, mentre gli Stati Uniti dialogano fondamentalmente
con un solo sistema elettronico, nell'Unione Europea gli importatori
dovranno dialogare con i sistemi dei 27 Stati membri dell'Unione
Europea, ciascuno dei quali potenzialmente diverso dagli altri.
I caricatori non sono i soli ad esprimere preoccupazioni in
ordine a tale questione.
I vettori sono preoccupati dal fatto che le differenze
nell'implementazione delle regole comporteranno distorsioni della
concorrenza nel mercato.
C'è il rischio che i vettori possano provare ad evitare
quei porti di ingresso in cui si pensa che l'implementazione possa
essere più rigida.
Negli Stati Uniti, è stato concesso un periodo di
tolleranza al settore nel caso essi non riuscissero a conformarsi
adeguatamente, ad esempio non fornendo tutte le informazioni
richieste.
L'Unione Europea non potrà disporre di tale periodo di
tolleranza: se si sbaglia qualcosa se ne subiranno le conseguenze.
A causa delle recenti minacce alla sicurezza, c'è una
pressione sempre più forte sugli Stati membri affinché
implementino rapidamente questi requisiti di sicurezza.
Ciononostante, non si dovrebbe essere allo stesso modo
preoccupati se il sistema non funzionasse come si deve, o non
rilevasse l'informazione corretta al momento giusto o nel modo
giusto nelle prime settimane e nei primi mesi di operatività?
Questo non comprometterebbe seriamente qualsiasi valutazione
approfondita del rischio e non esporrebbe ad un rischio maggiore da
parte di coloro che potrebbero quindi cercare di sfruttare tale
debolezza ed il potenziale caos?
Ci sono sicuramente validi motivi per chiedere un periodo di
transizione più lungo, piuttosto che affrettarsi verso
qualcosa che potrebbe non funzionare e mettere a rischio tutti
quanti.
L'implementazione facoltativa dell'ICS è stata già
rinviata rispetto alla data originaria di luglio 2009.
Negli USA l'obbligo di scansionare il 100% di tutte le merci
trasportate è stato posposto fino al 2014, e ci sono
sostenute richieste da parte degli operatori del settore e delle
stesse agenzie statunitensi per la sicurezza di spostare tale data
ancora più in là sulla base del fatto che la
tecnologia non sarà pronta.
Lo ESC ritiene che, per lo meno, da parte delle autorità
competenti si dovrebbe agire con "mano leggera" fino a
quando non si sarà sicuri che tutti si siano conformati
adeguatamente. (da: Containerisation International,
01.12.2010)
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