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Assemblea Annuale
Roma, 26 giugno 2002



Relazione del Presidente
Giovanni Montanari




Signor Ministro, Autorità, Colleghi, Amici della stampa, Signore e Signori!

Sono molto lieto di dare a voi tutti il benvenuto all'Assemblea Annuale di Confitarma.

Al di là della simpatica attenzione che ci testimoniate attraverso la vostra presenza, con l'abituale franchezza debbo constatare che voi rappresentate tutti gli interlocutori di cui la Confederazione ha bisogno.

Ma, prima di tutto, un importantissimo e graditissimo colpo di scena: proprio nelle ultime ore ci è giunta notizia che grazie a lei, Signor Ministro, e alla lunga, paziente, instancabile opera del Senatore Grillo, vi sono molte probabilità di ottenere i provvedimenti proposti dal Parlamento per l'armamento.

Uso una formula prudenziale e un tantino scaramantica, lo ammetto, ma insomma dovremmo proprio esserci. Doveroso dunque un grazie ed un saluto caloroso anche al Ministro Scajola, che si è tanto interessato alla nostra situazione.

Non a caso ho parlato di "bisogno": lo vedremo insieme se guarderemo all'incontro di oggi non come al solito adempimento istituzionale, quanto piuttosto come ad un'occasione privilegiata per fare il punto su di un settore dell'economia italiana che non sempre e non da tutti viene correttamente valutato o peggio sufficientemente conosciuto.

Lo dico subito per due motivi:

  • il primo è darvi immediatamente la chiave di lettura del mio intervento che, se avrà un po' la forma tradizionale del bilancio, in realtà vuole avere la sostanza di una riflessione operativa, vale a dire di un documentato resoconto sullo stato dell'arte inteso come base necessaria ad una forte spinta in avanti - a noi interessa il presente per proiettarci nel futuro;

  • il secondo è invitarvi ad annotare mentalmente non tanto le mie parole, quanto i diversi fatti che esporrò: sono fiducioso che alla fine questi fatti si ordineranno in un disegno chiaro ed evidente. Su tale chiarezza si fondano le nostre attese.

Seguirò dunque la logica elementare, partendo da uno sguardo alla cornice entro la quale ci muoviamo tutti quanti, e noi armatori in particolare.

(economia e mercati marittimi)

Questa cornice è l'economia mondiale, che nel 2001 ha vissuto un forte rallentamento: l'incremento della produzione si è ridotto all'1,5% a fronte del 3,5% segnato nel 2000.

In parallelo, ovvio che si siano registrati anche bassi tassi di crescita del commercio globale (2,2%) e un volume di merci trasportate via mare fermo ai 5.435 milioni di tonnellate raggiunti l'anno precedente.

Per altro, considerando anche la distanza percorsa da tali merci, va ulteriormente rilevato che nel 2001 vi è stata una pesante contrazione del traffico marittimo internazionale, che ha visto un calo dell'1,5% rispetto al 2000.

Per contro, mentre si verificava tale flessione nella domanda di trasporto via mare, abbiamo assistito ad un significativo incremento della capacità di carico offerta dalla flotta mondiale, il cui tonnellaggio di portata nel 2001 è cresciuto del 2,5% ed ha così superato gli 818 milioni di tonnellate.

*****

A seguito di questo esubero di navi l'andamento dei noli marittimi ha registrato in tutti i settori risultati negativi, e nei primi mesi del 2002 ha denunciato un ulteriore peggioramento.

Non solo, ma allo squilibrio domanda-offerta si sono aggiunti gli effetti del basso costo di acquisto delle navi derivante dalla politica di sostegno alla produzione cantieristica adottato in Estremo Oriente: il basso costo ha ridotto la soglia di accesso ai mercati marittimi ed ha quindi alimentato l'incremento dell'offerta. Ora, in presenza di rate di nolo molto basse la domanda di nuove costruzioni si è notevolmente contratta, ma troppo tardi per riequilibrare un mercato già fortemente compromesso.

Analizzando più specificamente i singoli settori, possiamo notare che in tutti i mercati il 2001 si è rivelato un anno particolarmente negativo, appunto per la forte e continua riduzione dei noli.

Per venire al mercato italiano, la tendenza al rialzo dei noli marittimi, che si era rilevata fino ai primi mesi del 2001, nel secondo trimestre ha cominciato a perdere colpi e a flettersi pesantemente, con una tendenza al ribasso proseguita poi per tutta la restante parte dell'anno.

(concorrenza europea e scelte italiane)

Tanta tensione negativa sui mercati marittimi non ha mancato di mettere in evidenza le motivazioni della competitività, che emergono molto più chiare in simili momenti.

Quello marittimo è un mercato evoluto, nel quale un sistema di intermediazione commerciale molto articolato consente una comparazione pressoché istantanea delle richieste e delle offerte su scala mondiale.

In tale contesto, si è aperta una vera e propria gara tra gli stati europei per offrire vantaggi di natura operativa, contributiva e fiscale alla propria bandiera. Questo peraltro in attuazione della politica comunitaria, che mira a recuperare il naviglio trasferitosi fuori Comunità per ragioni di concorrenza e a promuovere lo sviluppo delle flotte continentali, anche mediante l'azzeramento del carico fiscale e contributivo gravante sulle imprese.

Lo strumento è stata l'istituzione di secondi registri (o registri internazionali), i quali effettivamente stanno determinando la re-iscrizione sotto bandiere europee di una parte notevole del naviglio che era stato iscritto altrove.

Le stesse regole adottate in tutti i Paesi europei - Italia esclusa - per i registri internazionali sono state poi trasferite anche alla navigazione costiera, a seguito della totale liberalizzazione dei traffici di cabotaggio.

********

Sia pure con ritardo anche l'Italia ha intrapreso la strada del registro Internazionale nel 1998, limitatamente al traffico internazionale, con benefici effetti sulla consistenza della flotta.

L'armamento si è trovato da quel momento nella situazione di avere due settori completamente distinti:

nel primo, la flotta del Registro Internazionale;

nel secondo, le restanti navi, soprattutto quelle di cabotaggio.

Vediamo dunque l'analisi dell'andamento della flotta italiana nelle sue cifre essenziali, certo più evidenti delle parole, così da delineare lo stato della nostra marineria successivamente al 1998.

All'entrata in vigore del Registro Internazionale, operativo a partire dal secondo semestre del 1998, la flotta italiana dedicata alle rotte internazionali ammontava complessivamente a circa 5.856.000 tsl.

Oggi tale flotta assomma a 7.318.000 tsl, nelle quali sono comprese peraltro le 185.000 tsl ancora in "bare-boat", una formula introdotta nel 1989, che consente a certe condizioni alle navi italiane la registrazione temporanea all'estero. La differenza positiva, pari a 1.462.000 tsl, mi pare testimoni a sufficienza il successo della normativa italiana, anche se è bene osservare che l'andamento della curva ha l'apice nel giugno 2001, per poi iniziare a decrescere nel secondo semestre.

Per il Registro Ordinario, che ricordo include il naviglio dedicato al cabotaggio, il grafico evidenzia una notevole crescita della flotta a seguito degli investimenti conseguenti agli sgravi contributivi accordati al settore fino al 2001. A partire dal luglio 2001, si è verificata una marcata caduta di tonnellaggio, pari a circa 310.000 tsl. Perché? Perché il mercato aveva tempestivamente reagito in negativo alla notizia della mancata proroga, nella finanziaria 2002, degli sgravi contributivi in scadenza al 31 dicembre.

Il trend decrescente della flotta di cabotaggio era pertanto ripreso in assenza di una politica di settore. Solo questo. Parlare di semplici cause di mercato sarebbe quindi un errore fuorviante.

Riassumendo:

La consistenza dell'intera flotta italiana al dicembre '98 era di 8.712.000 tsl, poi si è avuto un progressivo incremento sino alla punta di 10.354.000 tsl raggiunte nel luglio 2001, con un incremento netto di 1.642.000 tonnellate nell'arco di 2 anni e mezzo.

Dal secondo semestre 2001 si è invece registrato un continuo decremento, quantificabile in circa 400.000 tsl di meno a fine anno. Una decisa inversione di tendenza, quindi, che ha attestato la flotta a circa 9.966.000 tsl facendola scendere al terzo posto in Europa.



(considerazioni sull'andamento della flotta)

Mi pare che ora possiamo astrarci dai singoli dati analitici per qualche rapida considerazione, tanto concreta quanto doverosa.

Per il traffico internazionale vi sono stati risultati rapidi, con sensibile incremento della flotta. Tuttavia è oggi certo che questo mercato abbia ormai assorbito tutti i benefici possibili dalla legge istitutiva del Registro Internazionale e che siano indispensabili ulteriori misure (come la "tonnage-tax").

Altra osservazione è che in Italia solo parte delle misure accordate al Registro Internazionale sono state estese anche al cabotaggio.

Già queste poche norme, da sole, ne hanno sviluppato la crescita fino a metà del 2001.

Poi la politica marittima italiana si è fermata; la flotta ha iniziato ad andarsene.

Nel recente incontro concessomi dal Presidente Berlusconi si è parlato di questo grande problema. La risposta è stata molto chiara: "Siamo orgogliosi della nostra flotta e dovrà essere fatto quanto necessario perchè non lasci il Paese".

Ecco, io mi sento di ribadire con forza che non possiamo restare inattivi a guardare, permettendo di fatto che altre nostre unità siano costrette ad ammainare il tricolore.

Succederà di sicuro e non sarà nostra la colpa, perché, con l'apertura del proprio cabotaggio alle navi europee, il Paese ha recepito il principio della libera prestazione dei servizi in campo marittimo, però non ha ancora dotato la propria flotta degli strumenti idonei per fronteggiare la concorrenza.

Tale situazione è ancora più grave se si considera che il nostro mercato di cabotaggio, per merci movimentate, è tra i primi a livello comunitario.

Altri paesi, con mercati notevolmente più contenuti, hanno invece mostrato una sensibilità ben diversa, utilizzando in concreto tutti gli strumenti offerti dalla politica comunitaria per rendere le loro marinerie più competitive sui mercati domestici e su quelli degli altri partner nella Comunità.

********

Credo dunque che non vi siano altre possibili interpretazioni della realtà che emerge dai grafici: occorre completare il processo di internazionalizzazione della flotta che, in Italia, è stato solo iniziato.

Sono certo, Signor Ministro, che il prossimo DPEF conterrà un esplicito riferimento alla necessità di intervenire con decisione in favore della nostra marineria.

Per non restare sul vago, abbiamo anche quantificato il fabbisogno per l'estensione al cabotaggio privato dei benefici del Registro Internazionale in materia di costo del lavoro: complessivamente occorrono circa 140 milioni di euro, che vanno ridotti dei 66 milioni di euro fino ad oggi corrisposti al cabotaggio.

Una proposta:

Se si volesse operare con gradualità, a causa delle esigenze di bilancio nazionale, si potrebbe dare la precedenza alle tipologie di naviglio con equipaggi numerosi, che sono le unità più vulnerabili nei confronti della concorrenza.

Il fabbisogno totale, parametrato sulle retribuzioni del personale marittimo italiano, è peraltro destinato a diminuire drasticamente in futuro, e già dal prossimo anno, poiché, come dirò più avanti, sono state sottoscritte fondamentali intese con le organizzazioni sindacali.

Il completamento delle misure di allineamento alla concorrenza comunitaria verrà poi realizzato dall'introduzione in Italia della "tonnage-tax", già recepita nel collegato fiscale attualmente all'esame del Parlamento.

Tale nuovo sistema fiscale, fondamentale per il cabotaggio più che per l'internazionale, dovrebbe essere predisposto nella successiva regolamentazione applicativa, rifacendosi all'analoga disposizione olandese - punto di riferimento degli altri Stati Membri - che definisce in via forfetaria il reddito imponibile in relazione al tonnellaggio delle navi e alle loro giornate operative nel corso dell'anno.

E va da sé che l'eventuale scelta di modelli applicativi diversi risulterebbe in controtendenza rispetto agli altri Stati europei nostri concorrenti.


(più navigazione nel sistema dei trasporti)

Ma non dimentichiamo un'altra evidenza elementare, ed è che la marineria fa parte dell'ancora più complesso settore del trasporto nazionale. Ebbene, se posto nelle giuste condizioni operative, l'armamento italiano potrà certamente contribuire a risolvere questo grave problema del Paese e a ridurre voci pesantissime come l'inquinamento, la congestione, l'incidentalità. In altre parole, potrà contribuire a ridurre l'attuale squilibrio modale.

Solo qualche cifra: nel giro di 7/8 anni il traffico merci aumenterà in Italia del 40%. Se questa crescita dovesse essere assorbita interamente dal trasporto stradale, comporterebbe un incremento di 100.000 veicoli commerciali al giorno sulle nostre strade, ovviamente in aggiunta ai 160.000 attuali.

Il trasferimento sul mare di una parte di queste merci è dunque per l'Italia una via obbligata, non più rinviabile.

Con politiche adeguate è possibile portare il 10% del trasporto su strada a distanze superiori ai 500 Km, ad utilizzare le navi. Si tratta di circa 240.000 veicoli pesanti in meno ogni anno sul sistema viario, pari ad una colonna lunga almeno 12.000 chilometri.

Non basta: facendo solo qualcosa in più, entro il 2010 si potrebbe alleggerire la rete infrastrutturale terrestre di circa 600,000 veicoli commerciali all'anno. Il 25% del traffico pesante su lunghe distanze potrebbe tranquillamente spostarsi sul mare.

Non è utopia, anzi. E per ottenere questi risultati l'industria armatoriale non chiede e non vuole sovvenzioni specifiche finalizzate a questo progetto ma - come ripetutamente detto - ha la necessità vitale di essere posta in condizioni pari alle altre flotte europee concorrenti.

Qualcosa chiede, in verità, ma non per sé: auspica incentivi che incoraggino gli autotrasportatori ad imbarcare i loro camion ed interventi indispensabili sulle infrastrutture e sulla organizzazione portuale, tesi uniformare la loro regolamentazione ad agevolare l'attracco delle navi, il flusso dei veicoli da e verso il mare, la loro sosta.

Va aggiunto che, per movimentare un così alto numero di automezzi certamente non si potranno usare solo i porti storici, situati quasi tutti al centro delle città. Quindi c'è bisogno di un confronto costruttivo con tutte le parti in causa e dell'appoggio politico necessario.

Il Ministro Lunardi, nel corso di un recente convegno, ha già auspicato al riguardo l'avvio di un tavolo di lavoro tra operatori ed Amministrazione. Facciamolo, Signor Ministro, facciamolo subito. Noi siamo pronti.

(importanza di una flotta e di una economia del mare forti e vitali)

C'è un motivo preciso di ordine macro-economico alla base dell'esigenza di sviluppo della navigazione, ed è duplice:

  • l'importanza della flotta;

  • il suo rilievo nella creazione del prodotto interno, con la forza delle sue ricadute sull'economia generale.

Quanto al primo motivo, è giunta l'ora che si conosca qualcosa di più sulla nostra flotta e la sua importanza.

La flotta italiana è stata fortemente rinnovata negli ultimi anni. Di questo noi armatori siamo orgogliosi, perché nonostante tutto abbiamo continuato ad assolvere ad uno dei nostri doveri primari in quanto imprenditori: quello di rischiare e di investire. Negli ultimi dieci anni sono state costruite e ordinate in Italia e all'estero navi per 15.600 milioni di euro (oltre 30.000 miliardi delle vecchie lire).

Abbiamo una delle flotte più giovani ed avanzate; il 52% delle unità ha meno di dieci anni di anzianità; il 31% meno di cinque.

L'età media del tonnellaggio italiano è da primato:

12 anni appena.

Lo sapevate?


*****

Ma questa nostra categoria non riesce mai purtroppo a fare l'en plein. Continua a rimanere fuori da ogni programma di rinnovamento il naviglio più piccolo, spesso di proprietà di imprese con minori risorse finanziarie a disposizione, imprese che per dimensioni e caratteristiche trovano difficoltà a rinnovare la flotta al di fuori dell'Unione europea. Mi riferisco a naviglio con portata inferiore alle 10.000 tonnellate, la cui età media, oggi superiore ai 19 anni, contribuisce a penalizzare la media nazionale.

Occorrerebbe pertanto la possibilità di sostenere, come in passato, questo tipo di investimenti europei, innalzando i tassi di aiuto a livelli ben superiori di quelli sin qui proposti.

La politica dell'Unione Europea in questo campo è per me incomprensibile: da un lato, ogni aiuto all'armatore per investimenti in nuove costruzioni è considerato un aiuto alla cantieristica; dall'altro, attraverso questi aiuti ci si propone di difendere settori chiaramente indifendibili, perché già in mano ad una concorrenza imbattibile sud-coreana, giapponese e cinese, perdipiù con misure comunque inadeguate e palesemente insufficienti a modificare la situazione.

Tale politica esclude invece da ogni difesa tipologie di navi sino ad oggi trascurate dai cantieri extra-comunitari, ma che prevedibilmente presto susciteranno il loro interesse.

Io penso che queste navi dovrebbero e potrebbero essere l'oggetto principale di una difesa mirata.

Al riguardo non posso che lanciare l'allarme e ripetere con forza che è necessaria una politica europea di difesa degli investimenti navali nei settori in cui essa ha la possibilità di rivelarsi efficace, cioè nell'area delle navi specializzate e ad alta tecnologia (navi traghetto, navi ro-ro, navi passeggeri), nonché - ripeto - in quella del naviglio minore in genere.

E spero sinceramente che questo segnale arrivi a chi può darmi una risposta.

****

Quanto al secondo motivo, il rilievo della navigazione per l'economia, ricordo che la marina mercantile, considerando anche le attività ausiliarie e istituzionali, nonché l'indotto, nel 2000 ha prodotto beni e servizi per circa 26,3 miliardi di euro.

E' un valore di enorme rilievo, che pone il mare - come ho già detto e non mi stancherò mai di ripetere - al livello dell'agricoltura quanto a contributo all'economia della Nazione.

Provate poi a confrontarlo con il settore dell'auto!

Del resto l'importanza della navigazione marittima è ben presente sia a Confindustria che a Federtrasporto, con l'emergere di una nuova attenzione per i servizi in generale, e per quelli di trasporto in particolare, palesemente indicativo di una mentalità sempre più attenta al processo industriale, indifferentemente che se ne ottengano beni o servizi.

E' un nuovo atteggiamento che noi abbiamo sempre sostenuto e che coincide, a parere nostro ma confortato dai fatti, con l'interesse stesso del Paese.

(pronti a sfruttare la ripresa)

Noi armatori abbiamo lavorato e investito per essere pronti a sfruttare al meglio la ripresa. E continueremo a farlo, ma esistono aspetti legislativi che non possiamo essere noi a definire.

Cerco di spiegarmi meglio: le misure proposte per contenere i costi della navigazione italiana e le perturbazioni dei mercati marittimi, così come le altre volte a promuovere il trasporto marittimo per finalità economiche e ambientali, sono di grande importanza oggi, con i mercati marittimi dominati da noli bassi, spesso inferiori ai costi di gestione delle navi iscritte nei nostri registri. Lo saranno altrettanto, se non di più, quando la ripresa economica determinerà il rilancio dell'attività. L'essere pronti per quel momento, che secondo alcuni segnali si sta avvicinando, consentirebbe alla navigazione italiana di sfruttarlo appieno.

Quella italiana è una buona legislazione per quanto riguarda la navigazione internazionale: basterà poco per renderla competitiva con le legislazioni europee più recenti come quella inglese, ma sarà indispensabile estenderla strutturalmente al cabotaggio.

Spingiamoci ora un attimo più avanti: qual è il vantaggio di creare sul proprio territorio un polo di attrazione delle attività marittime?

Ho già dato le cifre assolute del valore delle attività marittime.

Aggiungo adesso un dato percentuale: oggi il "comparto mare" contribuisce in Italia per il 2,3% del PIL, mentre il contributo che esso dà al PIL della Gran Bretagna è del 3,5% e in Olanda arriva al 3,7%.

Non c'è ragione perchè l'Italia sia da meno. Insisto: le attività marittime hanno ricadute forti sul complesso dell'economia.

Ogni euro che va al trasporto marittimo per un aumento degli investimenti navali, oppure per un incremento della domanda interna o estera dei servizi della nostra flotta, determina una crescita del reddito nazionale di 2,7 euro. L'effetto sull'occupazione è addirittura superiore, con altri due addetti nei settori economici a valle e a monte per ogni addetto alla navigazione.

Se questo è vero, e i numeri dicono che lo è, mi pare diventi più che chiaro quali possono essere i vantaggi per la Nazione nel creare un sistema marittimo efficiente, che si pone come un vero e proprio polo di attrazione.


(ancora qualcosa che ci preoccupa: il problema degli equipaggi)

Tocco ora un'altra tematica - il che, consentitemelo, fa intravedere la complessità multidirezionale del nostro impegno - e si tratta di un altro fattore di fondamentale e non rinviabile importanza: dotare il nostro sistema di una migliore flessibilità in ordine alla nazionalità degli equipaggi, nodo condizionante della competitività e insieme di una loro ancora maggiore qualità.

La nostra posizione si inserisce nel solco del già richiamato recente accordo tra Confitarma e le Organizzazioni sindacali più rappresentative del settore, intesa che ha reso più ampia la possibilità di imbarcare personale non europeo sulle navi iscritte nel nostro secondo registro ed ha esteso tale possibilità, in mancanza di personale italiano o europeo, anche alle navi da carico impegnate nei traffici di cabotaggio.

E' bene essere chiari in proposito: in Italia e in tutta Europa esiste una forte carenza di marittimi, specialmente di ufficiali.

Secondo stime della Federazione Sindacale Europea per il 2006 si prevede una carenza di ufficiali di circa 38.000 unità. Il dato è veramente preoccupante.

I sindacati hanno mostrato di comprendere come la situazione possa costituire un freno oggettivo per la navigazione italiana e, concordando saggiamente su di una maggiore flessibilità nella composizione degli equipaggi, hanno reso disponibile uno degli strumenti essenziali per un equilibrato sviluppo sia della nostra flotta sia dell'occupazione marittima.

(il futuro del naviglio)

In futuro, comunque, più che ai problemi di nazionalità occorrerà dare rilevanza a quelli di qualità, giacché le navi saranno figlie di tecnologie sempre più complesse e dotate di sofisticati sistemi di sicurezza, quindi sarà determinante il fattore umano in grado di governarle.

E' infatti chiaro che il commercio internazionale, continuando ad espandersi e non potendo fare a meno della modalità marittima, richiamerà nuovi forti investimenti in navi. Ma, in cronica carenza di marittimi, dovrà spingere ad evoluzioni tecnologiche sempre più sofisticate alla trasformazione radicale dell'uomo di mare in tecnico navigante.

Dovremo dunque affrontare il trasporto marittimo con idee del tutto nuove. Questo dico ai nostri cantieri e questo dico ai nostri armatori. La navigazione dovrà orientarsi verso unità completamente diverse, costruite per essere in grado di compiere qualsiasi rotta con un equipaggio estremamente ridotto, forse 4 o 5 persone al massimo. Equipaggio che verrà rafforzato solo al momento di effettuare le operazioni in porto. Si tratterà di equipaggi poco numerosi e ben addestrati, che dopo un periodo di imbarco potranno far tesoro a terra della loro esperienza.

Le nuove tecnologie di gestione delle navi, di comunicazione e di soccorso in mare già lo consentono, ed è a questo che dobbiamo mirare se vogliamo aumentare la produttività di chi va per mare e liberare nuove risorse per elevare le retribuzioni.

(formazione della gente di mare)

Se queste sono le linee di tendenza nello sviluppo tecnico della flotta, però, sarà necessario che anche la scuola si adegui e fornisca specialisti di alto livello ed in grado di condurre navi di tal fatta.

La preparazione fornita deve essere tale da consentire l'immediato ingresso in carriera, quindi in grado di proporre all'industria del mare diplomati dotati di aggiornate conoscenze tecnologiche, prima di tutto, ma insieme di esperienze concrete e di reale addestramento di base.

Sarà pertanto essenziale prevedere anche un maggiore rapporto di collaborazione tra scuola e industria, tipicamente per periodi di imbarco formativo durante gli anni di apprendimento, mentre provvidenze adeguate, in forma di borse di studio, dovranno essere accessibili a tutti coloro che debbano sopportare costi di trasporto, di vitto e di alloggio.

In altri paesi, specie in quelli nordici, si è scelta la strada delle "accademie del mare" quali scuole di élite. E' un esempio che va considerato. In ogni caso, tenendo sempre presente che le necessità della flotta sono impellenti e quindi i percorsi di studio devono essere intensi come preparazione, ma non eccessivamente lunghi.

(l'impegno per l'ambiente)

Cambiamo di nuovo scenario per rivolgere l'attenzione ad un altro punto, oggi non solo importante, ma direi addirittura vitale: è l'ambiente, sulle cui problematiche noi armatori stiamo lavorando affinché il trasporto marittimo possa svolgere una funzione sempre più positiva.

Diversi studi recenti sui costi esterni dei trasporti hanno confrontato impatto e prestazioni ambientali delle principali modalità di trasporto in Italia: ebbene, da tutti emerge la conferma che la navigazione è il sistema di trasporto più compatibile sotto il profilo ambientale e della sicurezza.

Su questo fronte stiamo lavorando a tre progetti principali:

  • il progetto ROME (Reliability and Optimization of Maritime activities for the Environment), che intende promuovere strumenti ed azioni per il miglioramento della qualità e della sicurezza nella gestione navale, sia negli uffici a terra che a bordo delle singole navi;

  • il progetto UNITA' DI CRISI, teso a promuovere appunto la costituzione di una Unità di Crisi Confitarma come centro di supporto alle imprese di navigazione associate, in collaborazione con le Amministrazioni competenti. Contiamo di agevolare e migliorare lo scambio di informazioni tecniche fra tutti i soggetti coinvolti, favorendo l'individuazione degli interventi più appropriati nelle situazioni di emergenza, dando inoltre supporto ad un'informazione corretta e tempestiva verso le autorità e i media da parte delle società coinvolte;

  • il progetto ECOGESTIONE, iniziativa pilota incentrata sui sistemi di gestione ambientale (ISO 14001, EMAS e Green Award), e finalizzata a promuovere la loro applicazione da parte delle società di armamento.

Con questi tre progetti l'armamento italiano, ne siamo certi, diverrà un punto di riferimento in Europa e nel mondo.

(una Amministrazione più efficace)

Il discorso chiama ancora in causa la sfera politica. D'altro canto, tutti i salmi finiscono in gloria…… e tutti i nodi del mondo economico non possono che finire sul tavolo di chi detiene il potere per tentare di scioglierli. Mi pare ineluttabile.

Qui vorrei dire che stabilire un referente politico unico per i due settori componenti il sistema dei trasporti, quello delle infrastrutture, da un lato, e quello dei vettori, dall'altro, è stata una buona idea, in linea con la tendenza a concentrare la gestione politica ed amministrativa che si riscontra in Italia come in tutta l'Europa.

Occorre però essere sinceri: sinora questa concentrazione - al di là dell'indubbia abnegazione dei singoli - ha avuto soprattutto il risultato di rendere più complessa ed incerta l'azione del Governo nel settore marittimo.

Quello della navigazione è infatti un campo fortemente regolamentato, a livello nazionale, europeo e mondiale. Pertanto, l'Amministrazione, che ne è cosciente, può e deve trovare un'organizzazione in linea con questa realtà.

Parallelamente, occorre rafforzare la presenza italiana nei servizi comunitari che seguono le questioni marittime: mi pare il modo più veloce e semplice per attuare l'opera di informazione sul nostro settore marittimo necessaria ai servizi europei al fine di prendere decisioni più celeri.

Il caso della legge n. 51 del 2001 in materia di inquinamento marino è emblematico. A quindici mesi dall'approvazione della legge non è stata ancora formalizzata una decisione e pertanto la legge stessa non può essere applicata.

La presenza italiana nei servizi della Commissione deve essere assunta quindi come una priorità, tanto più urgente oggi in vista del prossimo allargamento dell'Unione Europea.

Signor Ministro, Autorità, Colleghi!

Quello della navigazione è un mercato particolare, che unisce insieme una regolamentazione molto spinta, una forte integrazione internazionale, una grande mobilità.

Date le sue caratteristiche, gran parte della concorrenza è basata sui differenti ordinamenti nazionali.

Per questo l'azione del Governo è tanto importante. E per questo noi avanziamo precise indicazioni per il prossimo futuro:

  1. allineare il registro ordinario a quello internazionale;

  2. attuare una politica di rinnovamento del naviglio minore obsoleto;

  3. promuovere la formazione e la qualificazione dei marittimi creando le accademie del mare;

  4. promuovere lo sviluppo del trasporto marittimo nell'ottica delle autostrade del mare e del corto raggio.

Affidiamo dunque il destino della flotta italiana alle scelte della nostra classe politica e lo facciamo sicuri di proporre al Governo un ottimo investimento.

Esso permette ritorni a breve, ha dei fondamentali solidi che hanno dimostrato nel tempo la loro validità, si inserisce perfettamente nelle politiche europee dei trasportI, ha un rapporto costi-benefici estremamente favorevole, ancora di più se si considerano i riflessi ambientali e sociali.

A nostro avviso una risposta positiva alle indicazioni dell'armamento e una politica di sviluppo della marineria comporterebbero la confluenza sotto la bandiera italiana del naviglio ad oggi ordinato o già in costruzione da parte degli armatori italiani nei cantieri nazionali, europei ed extra-europei.

La previsione indica per i prossimi anni un aumento costante di tonnellaggio che, nel dicembre 2004, si attesterà sui 13.4 milioni di TSL, con un incremento approssimato del 34% rispetto ai valori attuali e 15.000 posti di lavoro aggiuntivi. Tale previsione non tiene conto però di eventuali uscite né tantomeno di nuovi ingressi da parte di operatori non nazionali.

L'incremento della flotta internazionale italiana si prospetta di circa il 25%, mentre per quella di cabotaggio l'incremento potrebbe essere più marcato ed arrivare al 61% della consistenza attuale.

Concludo, sapendo di aver abusato della vostra pazienza.

(sapevo che vi sarebbe tanto dispiaciuto se fossi stato breve).

Il mare è stato e resta il principale sistema di trasporto. La nave, la rotta marittima, il porto, sono da sempre strumenti al servizio delle città, degli stati e delle economie: strumenti di scambio e quindi di ricchezza.

Ricchezza che una globalizzazione ben governata non potrà che diffondere ed aumentare, facendo crescere ancora la navigazione.

Noi armatori italiani ci saremo.

Abbiamo la capacità per poterci essere, testimoniata dalla qualità delle nostre navi e delle nostre imprese.

E abbiamo l'orgoglio di volerci essere e di dare sostanza a quei valori di libertà che sono alla base del nostro agire di cittadini e di imprenditori del mare.

Il nostro auspicio è di poterlo fare continuando ad inalberare il tricolore.

Grazie.



















Merce con percorrenza superiore ai 500km
che può essere trasferita sul mare
entro il 2010
:

Ipotesi minima: 10% del totale pari a 240.000 mezzi pesanti all'anno
Ipotesi massima: 25% del totale pari a 600.000 mezzi pesanti all'anno



Una flotta giovane e moderna:

  • L'età media della flotta italiana è di 12 anni
  • Il 31% del tonnellaggio italiano ha meno di 5 anni di età
  • Il 52% ha meno di 10 anni di età



L'età media delle navi
inferiori alle 10.000
tsl è di 19 anni



Carenza dei marittimi:

Secondo stime della Federazione Sindacale Europea,
nel 2006 vi sarà una carenza di 38.000 ufficiali.






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In India si prevede di designare nei principali porti almeno un rimorchiatore per le emergenze in mare
Mumbai
Attualmente ciò avviene nei soli porti di Mumbai e Chennai
Progetto di ampliamento del Total Terminal International Algeciras di HMM e CMA CGM
Seul
Previsto un investimento di 150 milioni di euro. La capacità sarà elevata a 2,8 milioni di teu
Riunione della Commissione Europea per definire la strategia di sviluppo dei porti e dell'industria marittima dell'UE
Bruxelles
Invito a presentare contribuiti entro il 28 luglio
Assarmatori chiede sostegni per i marittimi italiani impiegati sulle rotte di corto raggio e per il rinnovo delle flotte di traghetti
Assarmatori chiede sostegni per i marittimi italiani impiegati sulle rotte di corto raggio e per il rinnovo delle flotte di traghetti
Roma
Messina: occorre ridisegnare un regime di Aiuti di Stato a favore dei cantieri europei
Nel primo quadrimestre del 2025 il traffico marittimo dei container tra Asia e Europa è cresciuto del +4,8%
Tokyo
Calo del -6,4% delle spedizioni verso i porti asiatici. Aumento del +9,0% dei volumi allo sbarco in Europa
Notevole l'impatto sull'Italia di una eventuale chiusura della rotta marittima attraverso lo Stretto di Hormuz
Roma
La flotta mercantile per i prodotti energetici controllata dall'industria armatoriale italiana interessata a questi traffici ammonta a circa 80 unità
Lo scorso mese il traffico delle merci nei porti marittimi cinesi è cresciuto del +3,7%
Lo scorso mese il traffico delle merci nei porti marittimi cinesi è cresciuto del +3,7%
Pechino
I contenitori sono stati pari a 26,7 milioni di teu (+6,1%)
Nel 2024 sono stati persi in mare 576 container sugli oltre 250 milioni trasportati dalle navi
Washington
Circa 200 sono caduti dalle portacontenitori nella regione del Capo di Buona Speranza
La FMC mette in discussione l'accordo che esenta le compagnie del World Shipping Council dalle norme antitrust USA
Washington
Intanto Sola, nominato il 20 gennaio da Trump alla presidenza dell'agenzia federale, oggi lascia l'incarico
Il settore marittimo-portuale europeo fa le pulci alla riforma delle norme doganali comunitarie
Bruxelles
Nota di CLECAT, ECASBA, European Shipowners, ESPO, Feport e WSC
Accordo del Consiglio dell'UE sulla riforma del codice doganale unionale
Bruxelles
Preoccupazione della CLECAT per la persistenza nel testo del concetto di “Single Liable Person”
Nei primi tre mesi del 2025 il traffico delle merci nel porto di Civitavecchia è cresciuto del +2,4%
Civitavecchia
Aumento del +9,9% a Gaeta e calo del -17,1% a Fiumicino
Le Aziende informanoSponsored Article
Accelleron consolida le partnership con Somas e Geislinger per sostenere l'efficienza e la sostenibilità del settore marittimo
La società cantieristica giapponese Imabari Shipbuilding acquisisce il controllo della connazionale JMU
Imabari/Tokyo
Elevata dal 30% al 60% la quota di proprietà
WTO, i nuovi dazi hanno impresso uno slancio ai commerci che non è destinato a durare
Ginevra
Ripresa trainata dagli importatori che hanno anticipato gli acquisti in vista dei previsti aumenti tariffari
Alla Terminal Investments Limited del gruppo MSC il 50% del capitale della Barcelona Europe South Terminal
Barcellona
La transazione è stata autorizzata dall'Autorità Portuale di Barcellona
Mancano decreti attuativi della legge SalvaMare e i cittadini italiani pagano per una gestione dei rifiuti pescati che non viene effettuata
Roma
Lo denunciano Fondazione Marevivo e Federazione del Mare
In cinque anni e mezzo nei porti dell'UE sono state sequestrate 1.244 tonnellate di droghe
In cinque anni e mezzo nei porti dell'UE sono state sequestrate 1.244 tonnellate di droghe
Lisbona
I maggiori quantitativi passano attraverso gli scali di Belgio, Spagna, Olanda, Italia e Germania
Domani entrerà in vigore la Convenzione internazionale sul riciclaggio delle navi
Copenaghen
Il BIMCO esorta l'UE ad includere cantieri indiani nell'elenco europeo degli impianti di riciclaggio navale
Assologistica presenta il progetto “Cruscotto” per assicurare trasparenza e legalità al settore della logistica
Milano
Ruggerone: è un'infrastruttura di fiducia tra committenza e operatori
Federagenti, le crociere non possono né devono diventare il bersaglio di una campagna di odio indiscriminato
Federagenti, le crociere non possono né devono diventare il bersaglio di una campagna di odio indiscriminato
Roma
Proposto un “Patto per il mare” con soluzioni per affrontare un overtourism di cui le navi passeggeri non sono colpevoli
Nuovo passo avanti per la realizzazione del sistema sotterraneo di trasporto delle merci in Svizzera
Nuovo passo avanti per la realizzazione del sistema sotterraneo di trasporto delle merci in Svizzera
Berna
Cargo sous terrain prevede di realizzare un sistema di 500 chilometri entro la metà del secolo
Carnival registra risultati economici record per il periodo marzo-maggio
Carnival registra risultati economici record per il periodo marzo-maggio
Miami
Picco per questo trimestre anche il numero di crocieristi imbarcati
Federlogistica, sconsiderato attivare i cantieri ferroviari senza una programmazione concertata
Genova
Falteri: isolare il porto di Genova dalla rete ferroviaria per tre settimane significa mettere in difficoltà l'intero Nord Italia
Privatizzati terminal multipurpose in otto porti sauditi
Privatizzati terminal multipurpose in otto porti sauditi
Riyad
Quattro saranno gestiti dalla Saudi Global Ports e quattro dalla Red Sea Gateway Terminal
Avviato il dibattito pubblico sul progetto del Molo VIII del porto di Trieste
Avviato il dibattito pubblico sul progetto del Molo VIII del porto di Trieste
Trieste
Previsto un investimento complessivo di 315,8 milioni di euro
La sudcoreana HD Hyundai si accorda con l'americana  Edison Chouest Offshore per costruire portacontainer negli USA
La sudcoreana HD Hyundai si accorda con l'americana Edison Chouest Offshore per costruire portacontainer negli USA
Seul
Prevista la possibilità di realizzare altri tipi di navi e di costruire gru portuali
Rixi: con il decreto Omnibus garantito avvio Fase B della nuova diga foranea di Genova
Roma
Autorizzata una spesa di 50 milioni di euro per il 2026 e di 92,8 milioni per il 2027
Il conflitto Israele-Iran induce Maersk a sospendere gli scali al porto di Haifa
Copenaghen
Proseguiranno, invece, quelli al porto di Ashdod
Dichiarazione d'impegno delle nazioni nordeuropee per contrastare la flotta ombra russa
Varsavia
Se le navi non batteranno una bandiera valida nel Mar Baltico e nel Mare del Nord - specificano - adotteremo misure appropriate nel rispetto del diritto internazionale
Stabile il traffico delle merci nei porti francesi nel primo trimestre del 2025
Stabile il traffico delle merci nei porti francesi nel primo trimestre del 2025
La Défense
In aumento i container e le rinfuse liquide. Rialzo dei carichi allo sbarco e diminuzione di quelli all'imbarco
Cognolato (Assiterminal): oggi più che mai serve una politica portuale coerente
Roma
Restano ancora aperte - ha evidenziato - tutte le criticità evidenziate in questi anni
Alessandro Pitto confermato presidente di Fedespedi
Milano
Rinnovati il consiglio direttivo, il collegio dei probiviri e il collegio dei revisori dei conti
Incandescente un'azione di protesta dei marittimi greci, con i sindacati PENEN e PNO che lanciano gravissime accuse, anche reciproche
Il Pireo
Lo sciopero, dichiarato illegale dai tribunali, blocca alcune navi del gruppo Attica nel porto di Patrasso
Contratto a Saipem per un progetto per l'estrazione di fosfati in Algeria che include l'adeguamento del porto di Annaba
Milano
Prevista anche la costruzione di linee ferroviarie
Il canale di Suez festeggia il ritorno dei transiti di portacontainer di grande capacità
Il canale di Suez festeggia il ritorno dei transiti di portacontainer di grande capacità
Ismailia
Oggi è stato attraversato dalla nave “CMA CGM Osiris” che può trasportare 15.536 teu
IMO, ILO, ICS e ITF sollecitano la tutela dei diritti dei marittimi rispetto ad un'ingiusta criminalizzazione
Londra
Ad aprile sono state adottate le “Linee guida sul trattamento equo dei marittimi detenuti in relazione a presunti reati”
I nuovi dazi di Trump colpiscono anche il traffico dei container nel porto di Long Beach
Long Beach
Nei primi cinque mesi del 2025 registrato un incremento del +17,2%
Trasferimento del porto di Carrara dall'AdSP ligure a quella toscana non senza un confronto con gli operatori
Milano
Lo chiedono Dario Perioli, FHP, Grendi e Tarros
Sino a 768 miliardi di dollari gli investimenti necessari per adeguare i porti mondiali all'innalzamento del livello dei mari
New York
Il porto di Los Angeles accusa l'impatto dei nuovi dazi sul traffico dei container
Los Angeles
A maggio registrata una diminuzione del -4,8%
Assagenti propone una task force per risolvere i problemi portuali, logistici e industriali
Genova
Un organismo di consultazione «problem solver» composto, oltre che dalle categorie del cluster marittimo, dalle industrie manifatturiere del quadrante Nord-Ovest
A maggio il traffico delle merci nel porto di Singapore è calato del -4,6%
Singapore
Ribaltata una nuova gru in consegna nella nuova area portuale di Tuas
Nel primo trimestre del 2025 il traffico delle merci sulla rete ferroviaria svizzera è calato del -6,4%
Neuchâtel
Performance dei servizi pari a 2,35 miliardi di tonnellate-km, in calo del -8,2%
ANGOPI teme che nuove misure per garantire la continuità marittima penalizzino i servizi di ormeggio
ANGOPI teme che nuove misure per garantire la continuità marittima penalizzino i servizi di ormeggio
Ischia
Potestà: necessario sottrarli ad un meccanismo perverso
L'olandese HES International gestirà un terminal per rinfuse nel porto di Marsiglia-Fos
Marsiglia
Il contratto di concessione avrà una durata minima di 30 anni
Il governo di Ibiza si oppone al programma di pernottamento a bordo dei traghetti offerto da Trasmed
Ibiza/Valencia
È ritenuto un «hotel clandestino», mentre la compagnia lo definisce un servizio crocieristico
Bruno Pisano nominato commissario straordinario dell'AdSP del Mar Ligure Orientale
Roma
Assumerà l'incarico da lunedì prossimo
Federlogistica propone un confronto fra operatori sulla congestion fee in attesa di una soluzione dal governo
Genova
Nei primi cinque mesi del 2025 il traffico dei container nel porto di Gioia Tauro è cresciuto del +10,3%
Gioia Tauro
Sono stati movimentati 1.813.071 teu
Pessina (Federagenti): il sistema logistico nordeuropeo è in affanno. Approfittiamone!
Roma
Opportunità insperata - sottolinea - per i porti del Mediterraneo e italiani in particolare
MSC Crociere affianca Carnival e Royal Caribbean nel capitale di Grand Bahama Shipyard
Miami
Concluse positivamente le trattative in corso da fine 2024
Al The International Propeller Clubs il Premio Dorso per l'area mediterranea
Napoli
A riconoscimento del ruolo primario svolto dagli operatori della logistica nei traffici mediterranei
ABB sigla un contratto di assistenza con il gruppo crocieristico americano Royal Caribbean
Zurigo
Ha una durata di 15 anni e copre 33 navi dell flotta
P&O Maritime Logistics (gruppo DP World) acquisirà il 51% di NovaAlgoma Cement Carriers
Lugano
A Nova Marine Holding e Algoma Central Corporation rimarrà il 49%
Stabile il traffico delle merci nei porti di Genova e Savona-Vado Ligure a maggio
Genova
Nello scalo del capoluogo ligure registrato un calo del -2,4%; in quello savonese segnato un rialzo del +7,2%
Consilium Safety Group amplia la sua presenza in Turchia e nel mercato marittimo
Goteborg
Acquisita la Ares Marine
I primi carri ferroviari merci di InnoWay hanno lasciato lo stabilimento di stabilimento di Bagnoli della Rosandra
Fincantieri ha aperto una nuova Innovation Antenna in Corea del Sud
Seul
È situata nel cuore del distretto tecnologico di Seul
I commissari di diverse AdSP assumono anche i poteri attribuiti ai Comitati di gestione
Roma
Provvedimenti per gli enti portuali del Mar Ionio, del Mar Adriatico Centro-Settentrionale, del Mar Ligure Orientale e del Mar Tirreno Settentrionale
La ferrarese INCICO acquisisce Italiana Sistemi e punta sull'ingegneria dei trasporti
Ferrara/Napoli
È specializzata in infrastrutture e impiantistica nel comparto ferroviario e stradale
PROSSIME PARTENZE
Visual Sailing List
Porto di partenza
Porto di destinazione:
- per ordine alfabetico
- per nazione
- per zona geografica
Hupac annuncia il potenziamento dello shuttle Duisburg-Singen con collegamenti verso l'Italia
Chiasso
Verranno realizzate partenze giornaliere
Attuato il passaggio dell'80% del capitale di Louis-Dreyfus Armateurs a InfraVia
Suresnes/Parigi
La famiglia Louis-Dreyfus mantiene il restante 20%
Porto di Genova, via libera alla proroga della concessione a Spinelli sino al 30 settembre
Genova
Ok anche alla proroga al gruppo Campostano
Il Fondo Nazionale Marittimi ha avviato il riconoscimento di borse di studio
Genova
Sono concesse per i corsi di addestramento di base e di familiarizzazione alla security
RFI e MIT sottoscrivono l'aggiornamento al contratto di programma per circa 2,1 miliardi
Roma
Circa 500 milioni di euro previsti per la gestione della rete ferroviaria
San Giorgio del Porto consegna una nave per il bunkeraggio di gas naturale liquefatto
Genova
È stata costruita per Genova Trasporti Marittimi
Pisano (AdSP Liguria Orientale): i porti di La Spezia e Carrara si sono integrati in maniera quasi perfetta
La Spezia/Bari
Insediato il commissario straordinario dell'AdSP del Mare Adriatico Meridionale
Raffaele Latrofa designato alla presidenza dell'AdSP del Mar Tirreno Centro-Settentrionale
Roma
È vice sindaco di Pisa
L'indiana Mazagon Dock Shipbuilders acquisisce il controllo del cantiere navale srilankése Colombo Dockyard
Mumbai
Investimento di circa 53 milioni di dollari
Al commissario dell'AdSP del Mar Ligure Occidentale attribuiti i poteri e le prerogative del Comitato di gestione
Genova
Il provvedimento in attesa del ripristino degli ordinari organi di vertice
Approvato il Piano Operativo Triennale 2025-2027 dell'AdSP dell'Adriatico Centrale
Ancona
Parere favorevole dell'Organismo di partenariato della risorsa mare
Il 2 luglio a Genova si terrà l'assemblea pubblica del Centro Internazionale Studi Containers
Genova
Tratterà delle trasformazioni fisiche del container e della digitalizzazione dei processi
Andrea Ormesani è il nuovo presidente di Assosped Venezia
Venezia
Rinnovato il consiglio direttivo. Paolo Salvaro rimane segretario generale
Witte (ISU): nel 2024 il settore del salvataggio navale si è stabilizzato rispetto al minimo di due anni fa
Londra
La finlandese Elomatic installerà tunnel thruster su 11 navi da crociera del gruppo Carnival
Turku
I lavori inizieranno il prossimo autunno e termineranno nel 2028
Il primo luglio a Roma si terrà l'assemblea di Assarmatori
Roma
“Mediterraneo controcorrente” il tema dell'incontro
Fincantieri ha consegnato la nuova nave da crociera Viking Vesta all'americana Viking
Trieste/Los Angeles
È stata costruita nel cantiere navale di Ancona
La Guardia Costiera di Genova ha posto in fermo amministrativo la portacontainer PL Germany
Genova
Al gruppo MSC la gestione dei servizi crocieristici nei porti di Bari e Brindisi
Bari
Concessione della durata decennale con possibilità di estensione
La Marina Militare italiana commissiona a Fincantieri due nuove Multipurpose Combat Ship
Trieste
L'ordine all'azienda cantieristica vale 700 milioni di euro
Nel 2024 la tedesca Kombiverkehr è tornata all'utile
Francoforte sul Meno
Invariato il livello dei ricavi risultati pari a 434,6 milioni di euro
A Deltamarin la progettazione delle sei nuove ro-pax ordinate da Grimaldi per le rotte mediterranee
Turku
La pratica del subappalto nella logistica europea sta creando un mercato del lavoro parallelo in cui i diritti non vengono applicati
Bruxelles
Presentato il rapporto “Sorry, We Subcontracted You”
Domani Grendi immetterà la quarta nave del gruppo su rotte da e per la Sardegna
Milano
“Grendi Star”, della capacità di carico di 2.800 metri lineari, collegherà Marina di Carrara e Cagliari
Firmato il contratto di supporto in esercizio delle fregate FREMM tra Orizzonte Sistemi Navali e OCCAR
Taranto
L'accordo ha un valore complessivo di circa 764 milioni di euro
Nel porto di Gioia Tauro i militari della Guardia di Finanza hanno sequestrato 228 chili di cocaina
Reggio Calabria
Arrestati due portuali
Appello per riformare l'intero sistema di formazione alla guida nel settore dei trasporti
Roma
Presentate sette proposte
Porto di Livorno, nuovo osservatorio per trovare soluzioni al problema della congestione portuale
Livorno
Marilli: cercheremo soluzioni per giungere alla possibile revoca della port fee
Lockton P.L. Ferrari ha chiuso l'ultimo esercizio annuale con ricavi lordi pari a 34 milioni di dollari
Genova
Il volume dei premi assicurativi è salito a 350 milioni
La polacca Trans Polonia Group acquisisce l'olandese Nijman/Zeetank Holding
Tczew
È specializzato nel trasporto e nella logistica di prodotti liquidi e gassosi
d'Amico Tankers vende due navi cisterna costruite nel 2011 per 36,2 milioni di dollari
Lussemburgo
Verranno consegnate agli acquirenti entro fine luglio e il 21 dicembre
PORTI
Porti italiani:
Ancona Genova Ravenna
Augusta Gioia Tauro Salerno
Bari La Spezia Savona
Brindisi Livorno Taranto
Cagliari Napoli Trapani
Carrara Palermo Trieste
Civitavecchia Piombino Venezia
Interporti italiani: elenco Porti del mondo: mappa
BANCA DATI
ArmatoriRiparatori e costruttori navali
SpedizionieriProvveditori e appaltatori navali
Agenzie marittimeAutotrasportatori
MEETINGS
Il primo luglio a Roma si terrà l'assemblea di Assarmatori
Roma
“Mediterraneo controcorrente” il tema dell'incontro
Il 2 luglio a Genova si terrà l'assemblea pubblica del Centro Internazionale Studi Containers
Genova
››› Archivio
RASSEGNA STAMPA
US has its eye on Greek ports
(Kathimerini)
Proposed 30% increase for port tariffs to be in phases, says Loke
(Free Malaysia Today)
››› Archivio
FORUM dello Shipping
e della Logistica
Intervento del presidente Tomaso Cognolato
Roma, 19 giugno 2025
››› Archivio
L'Accademia Italiana della Marina Mercantile programma 13 nuovi corsi gratuiti
Genova
Disponibili oltre 300 posizioni
Una delegazione di Wista Italy in visita ai porti di Catania e Augusta
Catania/Augusta
L'associazione è formata da donne che ricoprono ruoli di responsabilità nei settori marittimo, della logistica e del trade
Nei primi cinque mesi del 2025 il porto di Algeciras ha movimentato 1,9 milioni di container (-6,3%)
Algeciras
I container vuoti sono diminuiti del -5,5% e quelli pieni del -6,4%
Reway Group entra nel settore della manutenzione di infrastrutture ferroviarie portuali
Licciana Nardi
Ottenute due commesse affidate dall'AdSP del Mar Ligure Orientale
A Delcomar ed Ensamar i servizi marittimi con le isole minori sarde
Cagliari
Aggiudicata la gara per l'affidamento in concessione per sei anni dei collegamenti
Porto di Trieste, il fresco di nomina Gurrieri silura il fresco di nomina Torbianelli
Trieste
Russo (Pd): è uno squallido gioco di potere
La singaporiana SeaLead amplia la sua offerta di spedizioni marittime al collegamento fra Turchia e Italia
Singapore
Rotta connessa a servizi che transitano attraverso il canale di Suez
Il programma americano Container Security Initiative è stato esteso al Marocco
Rabat
Amrani: consolidiamo il ruolo di Tanger Med come hub marittimo sicuro e di livello mondiale
Assai positivo il primo trimestre della greca Euroseas
Atene
Pittas: il momento positivo è proseguito nel secondo periodo trimestrale
Assonat e SACE presentano un piano per la portualità turistica italiana
Roma
RINA ha acquisito l'intero capitale della finlandese Foreship
Helsinki
L'azienda di Helsinki è specializzata in consulenza nel settore dell'ingegneria navale e meccanica
Kuehne+Nagel ha aperto una nuova filiale a Napoli
Milano
Lo scopo è di supportare la crescita operativa del gruppo nell'Italia meridionale
In calo il traffico dei container nei porti di Barcellona e Valencia a maggio
Barcellona/Valencia
Ripresa dei contenitori in transito nello scalo catalano
Stabile il traffico annuale delle merci nei porti greci nel 2024
Il Pireo
In crescita i volumi nazionali, mentre sono diminuiti gli scambi con l'estero
Perplessità di spedizionieri, doganalisti e agenti marittimi spezzini al trasferimento del porto di Carrara all'AdSP toscana
La Spezia
Timidamente, «auspicano una considerazione per i progressi compiuti fino ad ora»
Francesco Mastro nominato commissario straordinario dell'AdSP del Mare Adriatico Meridionale
Roma
Assumerà l'incarico il prossimo 30 giugno
John Denholm sarà il nuovo presidente dell'International Chamber of Shipping
Atene
Fra un anno subentrerà ad Emanuele Grimaldi
Insediati i commissari straordinari delle due Autorità di Sistema Portuale liguri
Genova/La Spezia
Matteo Paroli e Bruno Pisano alla guida degli enti
Assogasliquidi-Federchimica indica la strada per accelerare la decarbonizzazione del trasporto stradale e marittimo
Roma
Marcata flessione del traffico dei container nel porto di Hong Kong a maggio
Hong Kong
Sono stati movimentati 1,05 milioni di teu (-12,7%)
Il comando della petroliera Eagle S accusato della tranciatura dei cavi sottomarini nel Golfo di Finlandia
Vantaa
L'incidente è stato causato dall'ancora della nave
Piattaforma online per segnalare criticità che pongono a rischio i lavoratori dei trasporti
Genova
È stata approntata da Fit Cisl Liguria
GNV realizzerà un collegamento estivo diretto fra Civitavecchia e Tunisi
Genova
Affiancherà la storica rotta via Palermo
È stata portata a termine l'unificazione delle concessioni di Grimaldi nel porto di Barcellona
Madrid/Barcellona
Il contratto ha scadenza il 20 settembre 2035
Nei primi cinque mesi del 2025 il traffico delle merci nei porti russi è calato del -4,9%
San Pietroburgo
A maggio registrata una flessione del -12% circa
Il gruppo logistico Raben crea una filiale in Turchia
Milano
Avrà 20 dipendenti e un magazzino cross-dock di 2.000 metri quadri
Alberto Dellepiane è stato confermato presidente di Assorimorchiatori
Roma
Inalterata la composizione dell'intero vertice associativo
Accordo tra Fincantieri e l'indonesiana PMM per sviluppare soluzioni per far fronte alle nuove sfide subacquee non convenzionali
Affidati i lavori di adeguamento strutturale della banchina 23 del porto di Ancona
Ancona
Intervento del valore di oltre 11,8 milioni di euro
Convegno sul ruolo di GNL e bioGNL per la decarbonizzazione dei trasporti e dell'industria
Roma
L'evento di Federchimica-Assogasliquidi si svolgerà lunedì a Roma
L'olandese Bolidt incrementa la presenza nel settore delle navi da crociera con l'acquisizione dell'americana Boteka
Hendrik-Ido-Ambacht
Contship Italia ha acquisito la società genovese di servizi doganali S.T.S.
Melzo
L'azienda ligure è stata fondata nel 1985
Francesco Benevolo è stato nominato commissario straordinario dell'AdSP del Mare Adriatico Centro-Settentrionale
Roma
È direttore operativo di RAM - Logistica, Infrastrutture e Trasporti
Montaresi rimette il mandato di commissario dell'AdSP Ligure Orientale
La Spezia
Negli otto mesi di gestione commissariale - sottolinea - non abbiamo perso neppure un secondo
Gurrieri è stato nominato commissario straordinario dell'AdSP del Mare Adriatico Orientale
Trieste
In attesa del perfezionamento dell'iter formale per la designazione del presidente
I commissari dell'AdSP della Liguria Occidentale hanno rimesso il mandato nella disponibilità del ministro Salvini
Genova
La decisione nel quadro dell'iter di designazione e nomina dei nuovi vertici
Confetra critica le disposizioni del decreto-legge Infrastrutture per l'autotrasporto
Roma
La Confederazione sollecita lo blocco del processo di nomina dei presidenti delle autorità portuali
A maggio sono diminuiti i ricavi delle taiwanesi Evergreen, Yang Ming e WHL
Keelung/Taipei
Accentuata la flessione per le due principali compagnie
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio
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