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Con il calo degli ordini, ha annunciato Fincantieri, il carico di lavoro medio non è attualmente in grado di saturare la capacità produttiva di tutti gli stabilimenti del gruppo
L'azienda ha archiviato il 2008 con un risultato operativo in flessione del 31%
27 marzo 2009
Il bilancio 2008 di Fincantieri , approvato oggi dal consiglio di amministrazione del gruppo navalmeccanico italiano, mostra un utile ante imposte ed un utile netto rispettivamente di 43 milioni e 10 milioni di euro, con cali del 51% e del 72% rispetto all'esercizio annuale precedente. Il risuiltato operativo (EBITDA) è ammontato a 134 milioni di euro, in diminuzione del 31%, mentre i ricavi sono cresciuti dell'8% attestandosi al livello record di 2.932 milioni di euro per effetto - ha spiegato Fincantieri - «del considerevole portafoglio ordini acquisito negli anni precedenti».
La flessione dei risultati - ha sottolineato l'azienda - è stata conseguenza «delle forti tensioni sul mercato delle materie prime, registrate nei primi nove mesi dell'anno e solo parzialmente attenuate nell'ultimo trimestre, nonché dei pesanti effetti negativi della crisi economico-finanziaria e dell'incremento del costo del lavoro».
Lo scorso anno, sotto il profilo dell'attività commerciale, sono stati finalizzati ordini per 2,5 miliardi di euro rispetto ad un valore record di 4,2 miliardi di euro nel 2007. In particolare, nel settore crocieristico sono stati acquisiti ordini per due unità di dimensioni medio-piccole destinate alla fascia più alta del mercato; nel militare si registrano ordini per quattro fregate multi missione FREMM, due sommergibili classe U212, una nave rifornitrice per la Marina Militare Indiana ed il refitting di due unità veloci lanciamissili da parte della Marina del Kenya; nelle navi speciali è stato siglato un ordine per una nave porta scorie destinata al mercato russo; nei sistemi e componenti meccanici, sono stati registrati ordini per complessivi 141 milioni di euro.
Per effetto della riduzione degli ordini, il portafoglio totale si è attestato a 10,8 miliardi di euro, in calo rispetto al valore record di 12 miliardi di euro del 2007. «Il carico di lavoro medio che ne deriva (7,9 miliardi di euro), pur rimanendo estremamente significativo - ha evidenziato l'azienda - non è attualmente in grado di saturare la capacità produttiva di tutti gli stabilimenti».
Nel 2008 gli investimenti sono stati pari a 111 milioni di euro, in leggera diminuzione rispetto ai 116 milioni di euro nel 2007.
Il consiglio di amministrazione di Fincantieri ha deliberato di proporre all'assemblea di attribuire al Cda «la facoltà di aumentare a pagamento ed in via scindibile il capitale sociale per un importo massimo di 300 milioni di euro, da offrire in opzione agli azionisti». Per il quinto anno consecutivo il Cda ha deliberato di proporre all'assemblea la distribuzione di un dividendo di 10,1 milioni di euro, pari ad una remunerazione annua del 3% del capitale sociale.
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