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CENTRO ITALIANO STUDI CONTAINERSANNO XVI - Numero 2/98 - FEBBRAIO 1998

Industria

Un'altra annata incerta per l'industria produttrice di contenitori

La maggior parte dei produttori di contenitori ha già archiviato il 1997 come un'annata che è meglio dimenticare. Dal momento che i prezzi dei containers sono calati al loro livello più basso dell'ultimo decennio ed oltre, le imprese del settore si sono trovate a dover affrontare una delle più dure sfide mai occorse.

I costruttori cinesi hanno continuato a consolidare le proprie posizioni nel settore della produzione di box, sebbene a caro prezzo, mentre altri Paesi un tempo importanti produttori sono stati quasi completamente estromessi.

Ai produttori cinesi è al momento attribuibile più del 70% di tutta la produzione di contenitori marittimi per carichi secchi. Questo risultato in aumento è stato ottenuto a spese dei Paesi asiatici rivali, tra cui la Corea del Sud, Taiwan, l'India e quelli del sud-est asiatico, che ora conservano solo un livello produttivo simbolico. Altre regioni produttive di box, tra cui l'Europa, il Nord America ed il Sudafrica, sono state sempre più confinate alla costruzione di contenitori di tipo speciale, vale a dire unità per i traffici interni o swapbodies.

Anche i tentativi da parte del governo cinese di fissare livelli minimi di prezzo, allo scopo di tenere a freno la quasi folle produzione di contenitori "a qualsiasi prezzo" in Cina, sono falliti nel corso del 1997. Tali controlli sui prezzi costituiscono un primo tentativo nel settore e si sono già dimostrati controversi dal punto di vista dei risultati. Non si prevede adesso che essi comportino qualche effetto rilevante sino a tutto il 1998.

Sebbene la loro entrata in vigore possa alla fine contribuire alla stabilizzazione dei prezzi dei contenitori, pochi di quei produttori di contenitori che ancora sopravvivono si aspettano una ripresa decente nel 1998. Molti ritengono che prezzi più alti potranno essere conseguiti solo in seguito ad un nuovo calo della produzione, la quale a sua volta servirà solo a peggiorare ulteriormente lo stato di molte imprese già in difficoltà.

Si ammette generalmente che nel corso del 1997, sebbene i prezzi abbiano continuato a diminuire, la produzione reale di contenitori si sia mantenuta su livelli alti in maniera sorprendente. Le consegne complessive hanno raggiunto gli 1,25 milioni di TEU (v. Tabelle 1 e 2) e sono state inferiori del 3% appena rispetto al totale del 1996. La Tabella 2 conferma che la produzione dei containers standard per carichi secchi ha subito la diminuzione più pesante tra il 1996 ed il 1997, mentre gli altri (tra cui speciali per carichi secchi, refrigerati, cisterne e contenitori locali) hanno tenuto le posizioni o hanno aumentato i loro livelli produttivi.

E' importante notare come le cifre del 1997 siano state inferiori solamente del 10% rispetto al record di 1,39 milioni di TEU fatto registrare nel 1995, che ha segnato l'ultima punta produttiva del settore della costruzione di box. Si è trattato di un aumento di più del 30% rispetto alla produzione realizzata nel corso della più recente recessione nel settore, avvenuta nel 1993. E' stato proprio nel 1993 che i risultati produttivi per l'ultima volta sono scesi al di sotto del milione di TEU.

TABELLA 1
PRODUZIONE MONDIALE CONTAINERS* 1996-97

SUDDIVISA PER PRINCIPALI PAESI/REGIONI

 
Risultati 1996 in TEU
Risultati 1997 in TEU
Cina
752000
793000
Corea del Sud
75000
56000
Indonesia
61000
45000
Malaysia
57000
42000
Taiwan
50000
39000
India
40000
46000
Tailandia
19000
6000
Giappone/Singapore
8000
10000
Europa Occidentale
84000
82000
Europa Orientale/C.S.I.
35000
34000
Turchia
30000
34000
Sudafrica
27000
21000
Sudamerica/America Centrale
26000
24000
Nordamerica
22000
14000
Altri
4000
4000
Totale Mondiale
1290000
1250000
Note:* i dati comprendono i tipi di contenitori marittimi e locali (USA interni e swapbodies europei con rivestimento in acciaio)
Fonte: "Analisi di mercato degli equipaggiamenti" di Containerisation International

Contrariamente a quanto avvenuto nel 1997, le attuali previsioni relative alla produzione del 1998 sono lungi dall'essere incoraggianti. Già si prevede che i risultati di quest'anno siano peggiori di quelli del 1997 e del 1996. Tuttavia, le ragioni che stanno alla base di tale peggioramento derivano più dagli straordinari eventi degli ultimi 12 mesi che da una reale diminuzione della domanda da parte degli acquirenti di contenitori. Uno dei principali fattori che spiegano i buoni risultati del 1997 è rappresentato dal fallimento del tentativo delle autorità cinesi di introdurre controlli sui prezzi dei propri contenitori sin dal mese di marzo 1997, come era stato in origine annunciato. L'entrata in vigore è stata invece rinviata fino alla metà di aprile, essendo stato altresì deciso di applicare la normativa solo ai contenitori prodotti dopo la fine dell'anno.

Tutto ciò ha comportato la creazione di una scappatoia che è stata sfruttata per intero dai produttori cinesi, così come dai loro clienti. Il risultato è stato un notevole quantitativo di acquisti effettuati nel 1997, allo scopo di prevenire il termine al di là del quale entreranno in vigore i prezzi minimi imposti, il che spiega l'elevata produzione complessiva relativa a tutto l'anno.

TABELLA 2
PRODUZIONE MONDIALE CONTENITORI 1996-97

SUDDIVISA PER TIPI PRINCIPALI

 
Risultati 1996 in TEU
Risultati 1997 in TEU
Standard carichi secchi / alta cubatura
1085000
1030000
Speciali carichi secchi
55000
60000
Refrigerati
77000
78000
Cisterne
15000
15000
Locali - Nordamerica
15000
14000
Locali - Europa
13000
23000
Locali - Altri
30000
30000
Totale Mondiale
1290000
1250000
Fonte: "Analisi di mercato degli equipaggiamenti" di Containerisation International

La scala dei recenti acquisti suggerisce come la produzione possa calare in misura significativa nel corso della prima metà del 1998, con poche speranze di ripresa prima del terzo trimestre. Ci si aspetta che molte importanti compagnie di navigazione di linea, avendo anticipato al 1997 alcune delle proprie spese in origine programmate per il 1998, stipulino meno contratti relativi a contenitori nuovi. Le intenzioni del settore noleggio al momento sono meno chiare, ma ugualmente presentano scarse speranze per i produttori.

Il settore del noleggio è attualmente dominato da una manciata di nuovi arrivati, i quali sono entrati nella mischia nel 1997 per lo più allo scopo di trarre vantaggio dai prezzi ultra-bassi dei containers. Da allora essi si sono dati ad acquisti ingenti, che non è detto debbano obbligatoriamente essere sostenuti anche nel corso dell'anno a venire. La presenza di queste imprese non solo ha scoraggiato i noleggiatori da tempo affermati dall'acquistare altri containers nel 1997, ma sembra addirittura probabile che possa portare ad una riduzione del numero complessivo degli acquisti da parte degli operatori del settore anche nel 1998.

Si dice che certi produttori cinesi abbiano legato la produzione dell'intero anno ad un prezzo tutto compreso di appena 1.750 dollari USA per contenitore da 20 piedi. Per fare un confronto, basti pensare che il livello minimo fissato dal governo cinese per lo stesso modello parzialmente Corten è pari a 1.900-1.950 dollari USA. I corrispondenti prezzi del 40 piedi sono calati a 2.750 dollari USA, rispetto al minimo governativo di 3.050-3.100 dollari USA.

E' stata la propensione a quotare prezzi ben al di sotto dei costi, così come quella finalizzata ad incrementare la propria produzione in TEU, ad assicurare altro lavoro all'industria produttrice di contenitori cinese nel 1997. Le fabbriche attive in località connotate da alti costi fuori dalla Cina (per non parlare di poche altre all'interno del Paese) non sono state per nulla in grado di far loro concorrenza. Molti di tali concorrenti hanno accolto favorevolmente la stabilità che probabilmente verrà apportata dall'imposizione di prezzi minimi, ma ancora ricavano un conforto davvero marginale dal livello dei prezzi in questo modo determinato.

Come mostra la Tabella 1, le fabbriche con sede nella Cina settentrionale, meridionale e centrale hanno aumentato la propria produzione complessiva dai 750.000 TEU del 1996 ai quasi 800.000 TEU del 1997. Al contrario, le consegne da parte di regioni situate altrove nel mondo sono calate ovvero si sono dimostrate quasi stagnanti. La produzione degli impianti del sud-est asiatico è diminuita di un terzo dal 1996 al 1997 (da 140.000 TEU a meno di 95.000 TEU).

La produzione è scesa da 125.000 TEU a 95.000 TEU complessivamente tra Sud Corea e Taiwan e negli ultimi anni è stata sostenuta solo dalle notevoli dimensioni della produzione di refrigerati. La produzione poi è rimasta stagnante nell'intera Europa (circa 150.000 TEU) ed ugualmente comprende un'elevata percentuale di unità speciali.

I costruttori situati nell'Europa Occidentale ed Orientale si stanno convertendo, in numero sempre maggiore, alla costruzione di swapbodies della moderna generazione. Altrove, la produzione del 1997 è calata al di sotto dei 40.000 TEU nelle Americhe ed a 20.000 TEU in Sudafrica. Le imprese del Nord e Sud America fanno sempre maggiore affidamento sulla costruzione di unità interne e frigo. La produzione di cisterne resta importante per il Sudafrica.

Le regioni al di fuori della Cina hanno continuato a vedersi ridurre l'attività relativa ai contenitori per carichi secchi in misura tale che alcuni impianti sono stati costretti a chiudere. Tra le perdite recenti possono annoverarsi la AIT (Associated Industries Thailand) di Bangkok, la Jindo Kodeko (in Indonesia) e la Varun Seacon (in India). Il loro ritiro fa sì che in Indonesia restino in attività solo due fabbriche di box standard, quattro in India, due in Malaysia, due a Taiwan, una in Corea ed una (quasi in letargo) in Tailandia. Una qual certa produzione di unità per carichi secchi continua ancora in Sudafrica, in Danimarca (Maersk Line) e nell'Europa Orientale, mentre altrove non ve ne è praticamente nessun'altra. Al contrario, esistono 35 (e forse oltre) fabbriche di unità per carichi secchi in attività in Cina , tra cui due inaugurate nel 1997.

Nemmeno si può dire, peraltro, che il vasto settore produttivo di box cinese sia sfuggito ad un accenno di razionalizzazione. Possono anche esserci state relativamente poche chiusure integrali fino ad oggi, ma la maggior parte delle imprese sta rivedendo le proprie posizioni. Molto poche lavorano con profitto e quasi tutte - al fine di coprire le perdite - vengono sostenute da soggetti stranieri o dal governo cinese. Si sono recentemente verificate diverse fusioni tra fabbriche. Ad esempio, la Shanghai Far East e la Tianjin North Ocean hanno unito i propri sforzi allo scopo di commercializzare congiuntamente la produzione; entrambe sono supportate dal gruppo Cosco.

Una delle associazioni che ha riscosso maggiore successo, la Singamas Container Holdings, ha nel frattempo rilevato una quota del 40% nella Xia-Win Container Manufacturing Co, in seguito al precedente fallimento della Korean Win Corp. Sono circolate dicerie anche in relazione al principale gruppo produttore di box della Cina, la CIMC (anch'essa in parte posseduta dalla Cosco), che ha recentemente preso in considerazione la possibile acquisizione di un certo numero di fabbriche statali e d'oltremare.

I due principali soggetti del mercato coreano, la Jindo Corp e la Hyundai Precision & Industries, continuano a supportare le proprie operazioni cinesi, per quanto i recenti problemi finanziari coreani non inducano certo alla fiducia. Ciascuna delle due società controlla un impianto per refrigerati e tre impianti per carichi secchi in varie località della Cina. Tutti insieme, unitamente alle cinque fabbriche della CIMC già installate (di cui quattro riguardano i carichi secchi ed una i refrigerati) attualmente provvedono al 60% circa di tutta la produzione cinese.

Dato che nessuna impresa cinese ha tratto vantaggi dalla recente diminuzione selvaggia dei prezzi, verrebbe da chiedersi come mai così tanti perseguano un comportamento tanto distruttivo. Tanto è vero che un produttore ha dichiarato: "Le perdite dell'anno scorso hanno prodotto le conseguenze peggiori in Cina, poiché sono state quasi interamente auto-inflitte. I produttori cinesi di contenitori, dato il quasi predominante controllo del mercato globale, non avrebbero dovuto ricorrere a mezzi così disperati per guadagnarsi delle ordinazioni".

Le ultime stranezze suggeriscono come, malgrado l'introduzione di un approccio maggiormente commerciale da parte di molte delle più recenti associazioni di imprese, la vecchia mentalità "statalistica" ancora prevalga presso alcune sedi, laddove i finanziamenti governativi sono la norma e l'obbiettivo-profitto rappresenta un fattore alieno. Alcuni impianti supportati dallo Stato non sono chiaramente in grado di conformarsi alla realtà commerciale, anche se altri continuano a finanziare la produzione a prezzi meno cari per il mercato libero mediante ordinazioni a prezzo più alto effettuate da clienti interni.

La Cina inoltre resta gravata da un notevole eccesso di capacità produttiva di contenitori. La capacità complessiva installata è superiore agli 1,2 milioni di TEU ed è strutturata su turni lavorativi multipli, il che significa che i costruttori cinesi di box lavorano a meno di due terzi della propria capacità teorica. Sebbene si tratti di una utilizzazione migliore di quella ottenuta in molti altri Paesi, essa conserva un elevato livello di concorrenza. Pochi dubitano che al governo cinese, con il senno di poi, ora non rincresca concedere così tante autorizzazioni relative alla produzione di contenitori.

Quali che siano stati i loro errori in origine, la autorità cinesi sembrano determinate ad applicare la propria struttura tariffaria basata su livelli minimi. Si sa che adesso esse hanno affinato l'organizzazione e che si stanno attrezzando per fare entrare in vigore il relativo provvedimento sin dall'inizio di quest'anno. La fascia tariffaria inerente alle unità per carichi secchi fissata originariamente a marzo dello scorso anno è stata ratificata in occasione di una riunione tenutasi a Shanghai ad agosto e rimarrà in vigore fino alla fine del 1998. L'incontro di agosto ha comportato la revisione del livello dei prezzi relativo alla produzione di refrigerati, il cui minimo inerente ai 20 piedi è stato ridotto da 8.000 a 7.000 dollari. I prezzi relativi invece alle unità frigo ad alta cubatura da 40 piedi sono stati ridotti da 13.000 a 11.000 dollari. Queste correzioni sono state apportate al fine di allineare maggiormente i prezzi dei refrigerati cinesi a quelli in quel momento correnti in Corea del Sud ed in Giappone.

Il compito di procedere all'effettiva applicazione di tali provvedimenti è stato trasferito all'Ufficio Dogane Cinesi, che porrà in atto i regolamenti attraverso i propri uffici regionali. Fonti locali hanno fatto capire che tutti i contratti stipulati con i produttori di containers saranno rivisti allo scopo di far sì che il livello dei prezzi si mantenga al minimo stabilito (ovvero al di sopra), che il pagamento dovuto venga incassato o accreditato, prima di rilasciare la necessaria licenza di esportazione. Senza questa documentazione, i produttori cinesi non possono esigere il rimborso delle imposte sui materiali; ci si aspetta che essa venga conservata, inoltre, al fine di scoraggiare la mancata osservanza delle regole.

E' stato detto che i potenziali trasgressori avrebbero potuto correre ai ripari mediante sistemi finalizzati all'applicazione di prezzi intorno a quelli minimi fissati, facendo credito ai propri clienti in qualche modo, sebbene difficilmente si possa pervenire ad accordi simili nel caso che gli uffici doganali siano pignoli nell'applicazione della normativa. Oltre alla perdita del diritto alla licenza di esportazione, le imprese che dovessero prendere tali iniziative potrebbero essere perseguite ai sensi della legge cinese.

Resta da vedere se i controlli sopra descritti potranno mettere fine all'endemica riduzione dei prezzi degli ultimi anni. Sebbene ci si aspetti che la maggior parte dei produttori (compresi i più grandi gruppi supportati da capitale straniero) rispetti le regole, la reazione dei clienti è stata meno incoraggiante. Alcuni importanti acquirenti di contenitori hanno già segretamente deciso di non accettare - in linea di principio - le imposizioni governative e di continuare a premere per ottenere prezzi più bassi.

Sebbene sia improbabile che tali comportamenti possano apportare vantaggi agli acquirenti di containers sul lungo termine, qualcuno potrebbe essere tentato di influenzare la situazione nei mesi a venire mediante attività in nero. Molti attualmente sono al completo date le notevoli consegne ricevute nel 1997 ed in tal modo potrebbero aspettare il momento opportuno. Gran parte dei produttori, pertanto, prevedono la diminuzione delle ordinazioni all'inizio del 1998, dal momento che i clienti stanno mettendo alla prova la forza del governo cinese.

(da: Containerisation International, gennaio 1998)

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Accelleron Industries annuncia ulteriori investimenti in Italia
Baden
L'obiettivo è di rafforzare la leadership tecnologica nei sistemi di iniezione di carburante per la decarbonizzazione del settore marittimo
L'emiratense AD Ports continua ad investire in Egitto
Il Cairo/Abu Dhabi
Contratto di usufrutto per sviluppare e gestire un parco logistico e industriale nei pressi del porto di Port Said
Approvato il bilancio consuntivo 2024 dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale
Ancona
Via libera del Comitato di gestione
RFI, aggiudicata gara per interventi di manutenzione e potenziamento delle telecomunicazioni
Roma
Programma del valore di circa 180 milioni di euro
Firmato il contratto che assegna a CMA CGM la gestione del container terminal del porto di Lattakia
Damasco
Previsti investimenti pari a 230 milioni di euro nei primi quattro anni
Rizzo nominato commissario straordinario dell'Autorità di Sistema Portuale dello Stretto
Messina
Nei primi tre mesi del 2025 i ricavi del gruppo DHL sono aumentati del +2,8%
Bonn
Utile netto di 830 milioni di euro (+3,9%)
Completato l'acquisto dell'area per il nuovo terminal crociere a Marghera
Venezia
Secondo le previsioni, diventerà operativo nella stagione crocieristica 2028
CMA CGM ha completato l'acquisizione della Air Belgium
Marsiglia/Mont-Saint-Guibert
Mazaudier: rafforza con effetto immediato la nostra capacità aerea
Nei primi tre mesi del 2025 il traffico delle merci nei porti albanesi è diminuito del -1,8%
Tirana
In calo anche i passeggeri (-1,6%)
Nel 2024 sulla rete ferroviaria austriaca sono state trasportate 94,4 milioni di tonnellate di merci (+2,2%)
Vienna
Il 31,8% del volume complessivo è stato realizzato su tratte superiori a 300 chilometri
Approvati il bilancio consuntivo e la relazione annuale 2024 dell'AdSP della Sardegna
Cagliari
Progetto pilota per il rilascio unificato dei permessi di accesso in porto per gli autotrasportatori
Approvato all'unanimità il bilancio di esercizio 2024 di Interporto Padova
Padova
Ricavi in crescita del +7,3%
Al via gli interventi di riqualificazione del polo agroalimentare del porto di Livorno
Livorno
Lavori del valore di sei milioni di euro
Bluferries è pronta a mettere in servizio nello Stretto di Messina la nuova ro-pax Athena
Messina
Può trasportare fino a 22 Tir o 125 autoveicoli e 393 persone
Approvato il rendiconto dell'esercizio finanziario 2024 dell'AdSP del Mar Ionio
Taranto
424,8 milioni di opere portuali realizzate nell'ultimo decennio
Kalmar registra un calo del fatturato trimestrale e un aumento dei nuovi ordini
Helsinki
Nei primi tre mesi del 2025 l'utile netto è stato di 34,1 milioni di euro (+2%)
Antonio Ranieri è il nuovo direttore marittimo della Liguria
Genova
Subentra all'ammiraglio Piero Pellizzari congedatosi dal servizio per raggiunti limiti d'età
Nel primo trimestre del 2025 la cinese CIMC ha registrato un incremento del +12,7% delle vendite di container
Hong Kong
I ricavi sono cresciuti del +11,0%
PROSSIME PARTENZE
Visual Sailing List
Porto di partenza
Porto di destinazione:
- per ordine alfabetico
- per nazione
- per zona geografica
Lo scorso anno i ricavi del gruppo cinese CMPort sono aumentati del +3,1%
Hong Kong
Nei primi tre mesi del 2025 i terminal portuali hanno movimentato 36,4 milioni di container (+5,6%)
Approvati i rendiconti delle AdSP della Liguria Occidentale e del Tirreno Centro Settentrionale
Genova/Civitavecchia
Nei primi tre mesi del 2025 i ricavi di Konecranes sono aumentati del +7,7%
Helsinki
343 milioni di euro di nuovi ordini di mezzi portuali (+37,5%)
Primo trimestre di crescita per Kuehne+Nagel
Schindellegi
Il fatturato netto del gruppo logistico è ammontato a 6,33 miliardi di franchi svizzeri (+14,9%)
Istanza della TDT (gruppo Grimaldi) per la costruzione e gestione del 50% del Terminal Darsena Europa di Livorno
Livorno
La società ha chiesto l'estensione della durata dell'attuale concessione
Nel 2024 investiti 58 milioni per l'ammodernamento dei porti di Livorno, Piombino e dell'isola d'Elba
Livorno
Approvati il bilancio consuntivo e la relazione annuale dell'AdSP
Nel primo trimestre il porto di Valencia ha movimentato 1,3 milioni di container (+3,4%)
Valencia
Calo del traffico di transhipment
Consulenza della BEI per rafforzare la resilienza climatica dei porti di Volos, Alessandropoli e Patrasso
Lussemburgo
Assisterà le autorità portuali nell'individuazione e nella gestione dei rischi climatici
Il Comitato di gestione dell'AdSP del Tirreno Centrale ha approvato all'unanimità il bilancio consuntivo 2024
Napoli
SOS LOGistica acquisirà la qualifica di Ente del Terzo Settore
Milano
L'associazione conta oggi su 74 soci
Nei primi tre mesi del 2025 in calo il traffico delle merci nei porti di Barcellona e Algeciras
Barcellona/Algeciras
Hupac trasferisce su Novara il servizio intermodale con Padova
Chiasso
Sinora l'altro terminal era quello di Busto Arsizio
PORTI
Porti italiani:
Ancona Genova Ravenna
Augusta Gioia Tauro Salerno
Bari La Spezia Savona
Brindisi Livorno Taranto
Cagliari Napoli Trapani
Carrara Palermo Trieste
Civitavecchia Piombino Venezia
Interporti italiani: elenco Porti del mondo: mappa
BANCA DATI
ArmatoriRiparatori e costruttori navali
SpedizionieriProvveditori e appaltatori navali
Agenzie marittimeAutotrasportatori
MEETINGS
Mercoledì a Roma un convegno sulle opere di ingegneria marittima e i cambiamenti climatici
Roma
Si terrà presso l'Auditorium Fondazione MAXXI
Lunedì a Genova si terrà il convegno “I nuovi combustibili marini sostenibili - Decarbonize Shipping”
Genova
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RASSEGNA STAMPA
Proposed 30% increase for port tariffs to be in phases, says Loke
(Free Malaysia Today)
Damen Mangalia Unionists Protest Friday Against Possible Closure
(The Romania Journal)
››› Archivio
FORUM dello Shipping
e della Logistica
Relazione del presidente Nicola Zaccheo
Roma, 18 settembre 2024
››› Archivio
PSA SECH ha operato il primo treno da 400 metri al Parco Ferroviario Rugna
Genova
Capacità sino a 20 coppie di treni al giorno
Approvato all'unanimità il rendiconto di esercizio 2024 dell'AdSP della Liguria Orientale
La Spezia
In ultimazione la bonifica bellica propedeutica all'ampliamento del Terminal Ravano della Spezia
La Spezia
L'AdSP vi ha investito oltre 600mila euro
Francesco Rizzo designato alla presidenza dell'AdSP dello Stretto
Roma
Ha più volte denunciato l'inutilità della costruzione del ponte sullo Stretto
Aerei statunitensi hanno attaccato il porto yemenita di Ras Isa
Tampa/Beirut
38 morti e oltre cento feriti
Nel 2025 Stazioni Marittime prevede un rialzo del traffico dei traghetti e delle crociere nel porto di Genova
Rapporto del MIT sulla mobilità evidenzia un aumento della domanda sia passeggeri che merci
Roma
Nel primo trimestre il traffico delle merci nei porti russi è diminuito del -5,6%
San Pietroburgo
In calo sia le merci secche (-5,3%) che le rinfuse liquide (-5,8%)
Andrea Giachero è stato confermato presidente di Spediporto
Genova
Rinnovato anche il consiglio direttivo dell'associazione degli spedizionieri genovesi per il triennio 2025-2028
Studio per il monitoraggio del traffico veicolare nei porti di Venezia e Chioggia
Milano
Commessa aggiudicata a Circle e Arelogik
In Italia il settore del trasporto ferroviario delle merci è in profonda sofferenza
Ginevra
Fermerci invita a rendere strutturali e aumentare gli incentivi al traffico e a rifinanziare l'incentivo per l'acquisto di locomotive e carri
Rapporto del Global Maritime Forum sull'ottimizzazione degli scali delle navi per ridurre le emissioni
Copenaghen
Proposti gli approcci dell'arrivo virtuale e l'arrivo just-in-time
Nel primo trimestre di quest'anno il traffico dei container nel porto di Gioia Tauro è cresciuto del +15,5%
Gioia Tauro
Avviata la costruzione della “casa del portuale”
GNV ha preso in consegna in Cina la seconda di quattro nuove navi ro-pax
Genova
“GNV Orion” potrà ospitare 1.700 passeggeri e trasportare fino a 3.080 metri lineari di carico
Dopo dieci trimestri di flessione il traffico dei container nel porto di Hong Kong torna a crescere
Hong Kong
Nei primi tre mesi di quest'anno movimentati 3,39 milioni di teu (+2,1%)
Fincantieri acquisisce una quota in WSense
Roma
Consegnata alla Marina Militare italiana la nona unità FREMM “Spartaco Schergat”
Nel primo trimestre il traffico dei container nei porti di Long Beach e Los Angeles è aumentato del +26,6% e +5,2%
Long Beach/Los Angeles
Prossimo l'impatto dei dazi introdotti da Trump
Presentata la nuova edizione del Manuale pratico dei traffici marittimi
Genova
Redatto da Assagenti, compie cinquant'anni
Nei primi tre mesi del 2025 il porto di Singapore ha movimentato 10,5 milioni di container (+5,8%)
Singapore
In peso il traffico containerizzato ha registrato un calo del -1,4%
Firmato il regolamento per il bunkeraggio di GNL presso lo stabilimento Fincantieri di Genova
Genova
Definite le modalità di trasferimento del carburante da nave a nave
Gli storici marchi cantieristici Uljanik e 3.Maj verso l'estinzione
Zagabria
Lo Stato conferma l'intenzione di cedere le attività navalmeccaniche nei due siti di Pola e Fiume
Cambiaso Risso ha concluso l'acquisizione della francese Somecassur
Genova
L'azienda transalpina è specializzata nell'assicurazione di super e mega yacht
Nuovo servizio ferroviario settimanale tra il porto di Gioia Tauro e Verona
Gioia Tauro/Verona
Operato da Medlog per il trasporto di merci refrigerate
LA BERS alla ricerca di un partner strategico per lo sviluppo del porto fluviale moldavo di Giurgiulesti
Londra
Lanciata una gara internazionale
I porti turchi hanno segnato il nuovo record di traffico delle merci relativo al primo trimestre
Ankara
Picco storico dei carichi importati dall'estero
Nel primo trimestre del 2025 il traffico delle merci nel porto di Taranto è cresciuto del +37,6%
Taranto
Aumento di 854mila tonnellate delle rinfuse solide e di 265mila tonnellate delle merci convenzionali
DEME compra la Havfram, società che installa parchi eolici offshore
Zwijndrecht/Washington
Transazione del valore di circa 900 milioni di euro
Avviati da Reggio Calabria i trasporti ferroviari dei convogli per la Metro di Roma
Roma
Commessa aggiudicata da Hitachi Rail a Mercitalia Rail
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio
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