Nella tarda serata di ieri è stato (WTO). La positiva votazione con cui si è conclusa la riunione della WTO a Gineva, giunta dopo 15 anni di trattative, apre le porte all'adesione ufficiale di Pechino all'organizzazione mondiale del commercio, che i rappresentanti della WTO prevedono possa avvenire alla fine di quest'anno o all'inizio del 2002. Il testo dell'accordo, di circa 900 pagine - spiega la World Trade Organization - potrà essere formalmente adottato nella conferenza ministeriale della WTO in programma a Doha, nel Qatar, nel prossimo novembre.
Trenta giorni dopo l'accettazione ufficiale di questo accordo da parte di Pechino, la Cina diventerà membro della World Trade Organization.
«E' un giorno storico nella breve vita della WTO», ha commentato il portavoce della World Trade Organization Keith Rockwell. Dello stesso tenore il commento del delegato cinese Long Yongtu: «siamo parte di un evento storico», ha detto, «un evento che porterà una nazione con un quarto della popolazione mondiale in un sistema di commercio multilaterale». «Con l'adesione della Cina - ha dichiarato il direttore generale della World Trade Organization, Mike Moore - la WTO farà un determinante passo per diventare una vera organizzazione mondiale».
Le clausole dell'accordo prevedono tra l'altro che le istituzioni cinesi adottino tutte le misure per garantire il libero scambio commerciale con le altre nazioni della WTO e per eliminare la doppia pratica tariffaria relativa ai prodotti destinati alla vendita nel mercato cinese e a quelli destinati all'esportazione. Entro tre anni tutte le imprese dovranno inoltre poter importare, esportare e commerciare tutti i beni. La Cina dovrà anche abolire qualsiasi sovvenzione alle esportazioni di prodotti agricoli. Pechino potrà però mantenere il controllo governativo sui traffici di alcune merci, come i cereali, il tabacco, i combustibili e i minerali, e potrà mantenere alcune restrizioni relative ai trasporti e alla distribuzione di beni nel mercato nazionale. Molte limitazioni che gravano sulle imprese estere presenti attualmente in Cina - puntualizza la WTO - saranno eliminate o considerevolmente diminuite dopo un periodo di tre anni di transizione. Dalla data di ingresso nell'organizzazione, la Cina dovrà inoltre tutelare il diritto d'autore adottando integralmente il TRIPS (Trade-related Aspects of Intellectual Property Rights).
Nel 2000 la Cina è risultata al settimo e all'ottavo posto delle esportazioni e delle importazioni delle merci mondiali, registrando rispettivamente un valore di 249,2 miliardi di dollari (3,9% del totale) e 225,1 miliardi di dollari (3,4% del totale). |
|