- I terminalisti portuali spagnoli ribadiscono la necessità
di ridurre la tassazione sulle aziende del settore
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- Appello anche a condurre un'adeguata politica degli
investimenti
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I terminalisti portuali spagnoli hanno ribadito la necessità
di ridurre l'imposizione fiscale sulle aziende del settore, in
particolare abbassando l'aliquota della tassa di occupazione del
demanio pubblico, affinché non perdano competitività e
traffici a vantaggio di altre nazioni. L'esortazione è stata
rinnovata dal comitato direttivo dell'Asociación Nacional de
Empresas Estibadoras (ANESCO), riunitosi oggi a Madrid, che ha
invitato anche l'amministrazione pubblica a concentrarsi sui porti
al fine di aumentare le positive ricadute sull'economia e generare
occupazione.-
- L'ANESCO ha rivolto inoltre un appello a condurre un'adeguata
politica degli investimenti con l'obiettivo di migliorare la
competitività del settore terminalistico poiché - ha
specificato l'associazione ricordando di aver più volte
evidenziato il problema - in alcuni casi vengono realizzati
investimenti eccessivi e investimenti non produttivi che
pregiudicano l'autofinanziamento del sistema e l'importo complessivo
delle tasse portuali.
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