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Piano generale dei trasporti: il ritardo italiano nel settore - ha detto il ministro Burlando - non riguarda solo le infrastrutture, ma anche la gestione
Alla conferenza nazionale dei trasporti, in svolgimento oggi a Roma, il ministro ha affermato che l'operazione Malpensa non dovrebbe incontrare obiezioni da parte UE
7 luglio 1998
Il ministro dei Trasporti e della Navigazione Claudio Burlando ha ribadito oggi, alla conferenza nazionale dei trasporti in svolgimento a Roma, il ruolo strategico che il Mediterraneo è tornato a rivestire nell'ambito dei traffici marittimi internazionali. Questa nuova situazione - ha detto Burlando - avvantaggia l'Italia, porta Sud del continente europeo. Ma il sistema del trasporto italiano è in ritardo.
Ieri, al convegno di Genova sulla liberalizzazione del trasporto aereo, il ministro aveva ricordato la buona condizione del sistema portuale, che ha ritrovato traffici e investimenti dopo anni di declino (inforMARE del 6 luglio). La situazione alle spalle degli scali marittimi è però differente. Se il settore aereo potrà ritrovare equilibrio con il nuovo assetto basato sui grandi scali hub di Malpensa e Fiumicino, ferrovie, autotrasporto, logistica denunciano gravi carenze. Non si tratta - ha affermato Burlando - di ritardi solo nelle infrastrutture, ma esistono anche problemi di gestione e c'è una mancanza di cultura del servizio.
Nei settori del trasporto più arretrati bisogna attivare - ha aggiunto - un processo di ristrutturazione che raccolga il consenso dei lavoratori e delle aziende, come è avvenuto nei porti e per l'Alitalia. Un problema - ha detto Burlando - consiste nella frammentazione sindacale che riguarda questi settori, dove i piccoli sindacati indicono gli scioperi per rivendicare il loro diritto di rappresentanza. Per sfruttare al meglio l'occasione fornita dalla nuova centralità dell'Italia rispetto ai mercati mondiali è necessario invece mettere da parte le posizioni individuali e cercare un'intesa comune.
Burlando, come già ieri a Genova, è inoltre tornato a parlare del ricorso in sede comunitaria delle compagnie aeree straniere riguardo allo spostamento dei voli su Milano Malpensa. Il ministro ha ricordato che l'operazione Malpensa si è svolta alla luce del sole, con piena consapevolezza e conoscenza da parte dell'Unione Europea: proprio da Bruxelles è infatti venuto il via libera ai finanziamenti BEI concessi solo dopo che è stato firmato nel luglio '96 il decreto per il trasferimento del traffico da Milano Linate a Milano Malpensa. Burlando è pertanto convinto che l'UE non porrà ostacoli alla creazione del nuovo hub nel Nord Italia, aeroporto che affiancherà l'altro polo di Roma Fiumicino. I due scali consentiranno un ulteriore sviluppo del trasporto aereo, ha detto Burlando rispondendo ai timori per il depauperamento del traffico dell'aeroporto romano. Alla conferenza di Montreal - ha affermato - le richieste di slot per il prossimo inverno sono cresciute del 50 per cento per Malpensa e del 17 per cento per Fiumicino.
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