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Applicata senza difficoltà nel porto di Bordeaux la legge delle 35 ore di lavoro settimanale
Immutata l'organizzazione del lavoro con i precedenti orari, la cui riduzione sancita dalla legge viene compensata con più lunghi periodi di riposo
10 marzo 2000
L'orario di lavoro settimanale di 35 ore, sancito in Francia da una legge, ha dato luogo in alcuni porti ad una conflittualità determinata da disaccordi sui nuovi schemi di attività lavorativa e da incomprensioni tra diverse categorie di operatori e di lavoratori portuali. A Bordeaux invece la legge è stata applicata dal 1° gennaio senza frizioni di sorta. I responsabili delle varie categorie portuali hanno condotto un breve negoziato puntando su tre precisi obiettivi: perfezionamento della qualità dei servizi; miglioramento delle condizioni di lavoro senza incidere sulla remunerazione; conservazione della produttività portuale senza dover procedere ad assunzioni.
Ne è sortito un accordo che per i lavoratori portuali lascia immutata l'organizzazione del lavoro con i precedenti orari, compensandone la riduzione con maggiori periodi di riposo. Il personale amministrativo gode invece di un orario di lavoro "modulabile". Manca ancora un accordo per i "quadri", per i quali sono in corso negoziati.
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