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Progetto di Stena Bulk per applicare il concetto della containerizzazione al trasporto marittimo di rinfuse solide e liquide
Allo studio una nave modulare a zero emissioni di CO2 e semi-autonoma
8 marzo 2021
La compagnia di navigazione svedese Stena Bulk ha presentato il proprio progetto InfinityMAX che ha l'obiettivo di realizzare una nave per il trasporto di rinfuse, sia liquide che solide, a zero emissioni di carbonio essendo la nave alimentata a idrogeno e dotata di turbine eoliche per la generazione di ulteriore energia.
L'innovativa unità navale assomiglia in qualche modo alle navi lash che trasportano chiatte: la nave del progetto InfinityMAX è infatti di tipo modulare, con moduli che sono totalmente autosufficienti in termini di consumo energetico essendo dotati di turbine eoliche e pannelli solari che generano tutta l'elettricità necessaria per i sistemi interni e che possono anche essere lasciati fuori dai porti per essere presi in consegna da rimorchiatori, con lo scopo di ridurre la congestione dei porti e diminuire drasticamente i tempi di scalo.
Inoltre il progetto prevede che la nuova tipologia di navi, sebbene dotata di equipaggio per motivi di sicurezza e flessibilità operativa, potrà navigare anche in maniera semi-autonoma senza compromettere la sicurezza.
Stena Bulk ritiene che le innovazioni introdotte dal progetto potrebbero avere un impatto sulla logistica marittima e terrestre pari a quello introdotto dalla containerizzazione, in quanto la creazione di unità di carico standardizzate e modulare che possono trasportare rinfuse solide, rinfuse liquide o prodotti gassosi liquefatti come metano, idrogeno o ammoniaca semplificherà notevolmente il processo di trasporto di rinfuse liquide e secche.
Stena Bulk prevede che una nave InfinityMAX potrebbe entrare in servizio tra il 2030 e il 2035.
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