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La Commissione UE dichiara illegali i prestiti per 900 milioni di euro concessi ad Alitalia
Vestager: hanno conferito ad Alitalia un vantaggio sleale rispetto ai suoi concorrenti
10 settembre 2021
Si aggiunge un altro pesante fardello che, se mai è possibile, rende ancora più tormentosa la storia della compagnia aerea italiana Alitalia, vita societaria destinata ad esaurirsi il prossimo 14 ottobre con la cessazione delle operazioni e il subentro dalla nuova ITA (Italia Trasporto Aereo) che ne rileverà l'attività ma, si spera, non le difficoltà, anche se in realtà bisogna essere assai ottimisti per confidare che ciò avvenga.
L'ultima tegola sulla testa di Alitalia è l'annuncio odierno della Commissione Europea di aver concluso, al termine di un'indagine avviata il 23 aprile 2018, che i due prestiti per complessivi 900 milioni di euro circa che l'Italia ha concesso ad Alitalia nel 2017 costituiscono aiuti illegali ai sensi delle norme UE in materia di aiuti di Stato. L'Italia dovrà quindi recuperare da Alitalia tali aiuti maggiorati degli interessi. I prestiti - ha spiegato Margrethe Vestager, vicepresidente della Commissione e responsabile delle politiche sulla concorrenza - «hanno conferito ad Alitalia un vantaggio sleale rispetto ai suoi concorrenti» e - ha aggiunto - «essi dovranno quindi essere recuperati dall'Italia presso Alitalia, per contribuire a ripristinare condizioni di parità nel settore europeo dell'aviazione».
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