Ministero dei Trasporti e della Navigazione
Servizio di Pianificazione e Programmazione
I Quaderni del Piano Generale dei Trasporti
(luglio 1999)
Telematica per i
trasporti: proposta per l'architettura generale di riferimento per l'Italia
4 Modalità e procedure
per la definizione dell'architettura
Scopo del presente capitolo è:
inquadrare l'organizzazione generale ed i
relativi componenti (gruppi di lavoro) per arrivare a definire un'architettura per la
telematica per i trasporti;
definire gli obiettivi tecnici;
definire un piano temporale di attuazione
e verifica.
In sostanza, si tratta di definire le
modalità e procedure per arrivare a definire l'architettura (come si fa l'architettura).
4.1 Soggetti coinvolti e durata
La definizione dell'Architettura ha
l'intento di fornire delle linee guida generali agli enti pubblici, agli enti di
normazione, alle società concessionarie, alle aziende private nello
sviluppo delle proprie decisioni, delle attività e sistemi inerenti la telematica per i
trasporti.
Il fine è quindi quello di perseguire
risultati di efficienza, eventuali economie di scala e l'interoperabilità tra modi di
trasporto e sistemi telematici a livello nazionale ed europeo. In tale ottica, si persegue
dunque la definizione delle premesse generali affinché anche i fornitori di sistemi
informatici e telematici possano operare in un contesto adatto a recepire, in modo
proficuo, l'offerta di mercato e non si ripetano esperienze di diffusione di
sistemi chiusi, non adatti ad aziende di trasporto di differente natura né a contesti
multimodali.
Ciò può essere perseguito con le
indicazioni e l'ausilio degli operatori del settore, delle associazioni di
categoria, degli enti nazionali di normazione tecnica, delle associazioni
che si occupano di telematica per trasporti, di esperti.
I soggetti che dovrebbero essere coinvolti
nel processo di concezione ed attuazione dell'Architettura di un sistema ITS sono
schematizzati nella Tabella 1.
Tali soggetti hanno differenti ruoli e
devono trovare una collocazione propria all'interno degli organismi su cui si baserà la
struttura organizzativa e di gestione del progetto (vedi Figura 4).
Soggetto |
Ruolo e funzioni |
Ministero dei Trasporti, futuro
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti |
coordinamento e promozione
dell'architettura ITS, finanziamento dell'iniziativa, rimozione di barriere istituzionali |
Ministero dei Lavori Pubblici,
futuro Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti |
definizione requisiti,
responsabilità per il trasporto su strada |
Ministero dell'Ambiente, futuro
Ministero dell'Ambiente e tutela del Territorio |
definizione requisiti di
carattere ambientale e di tutela del territorio |
Ministero
dell'Industria, futuro Ministero del Mercato ed attività produttive ovvero Enti di
normazione tecnica, UNI e CEI |
riferimento per gli
enti di normazione tecnica (UNI e CEI) ovvero attività di normazione tecnica e
coordinamento con enti corrispondenti a livello europeo (CEN e CENELEC) |
Università, nella figura dei
Dipartimenti che si occupano di Telematica per i Trasporti nell'ambito dei propri
programmi di formazione accademica, per lauree o dottorati di ricerca |
diffusione della conoscenza sulla
telematica per i trasporti e formazione sull'architettura dei sistemi ITS (corsi brevi ai
soggetti coinvolti ed enti interessati); collaborazione per la ricerca |
Associazioni che si occupano di
telematica per i trasporti |
collaborazione attiva |
Associazioni di categoria |
indicazione dei requisiti per i
trasporti, verifica di rispondenza |
Autorità locali (regionali,
provinciali, urbane)
|
requisiti, verifica di
rispondenza, protezione dellesistente
|
Industria, fornitori di servizi,
operatori di sistemi |
Requisiti, verifica di
rispondenza, verifica di possibile transizione |
[
] |
[
] |
Tabella 1 - Soggetti coinvolti, a vario titolo
e con diverse responsabilità, nella definizione ed attuazione dell'Architettura
1. Un "Comitato Tecnico - Direttivo
" (CTD), vale a dire un comitato di guida che riunisce le amministrazioni
centrali promotrici del progetto, altri eventuali promotori dello stesso ed incaricati
degli stessi. Il CTD esprime un giudizio per l'approvazione della struttura del progetto,
in particolare per la definizione dell'organizzazione dei palinsesti, per il suo avvio, il
suo stato d'avanzamento, gli aspetti finanziari e la valutazione del bilancio. Il CTD
dovrebbe coinvolgere indicativamente 5 persone di diretta nomina ministeriale, fino ad un
massimo di 10, compresa un'équipe di supporto. Esso deve prevedere un coordinatore
generale (CG), referente per il Ministero dei Trasporti e della Navigazione. Il CTD è
presieduto dal CG e comprende sia emissari dei Ministeri, sia esperti altamente
qualificati del settore, sia dei referenti autorevoli del mondo industriale
Figura 4 - Schema dei soggetti coinvolti nella
preparazione dell'architettura
Una unità operativa (UNO),
facente capo a una impresa o gruppo di imprese, scelta mediante gara, sulla base di un
capitolato specifico. Lunità operativa dovrà confrontarsi periodicamente con i principali
attori nazionali del settore (GDC., v. oltre) - per verificare il consenso sulle
scelte principali - e mantenere gli opportuni collegamenti internazionali, per
garantire il coordinamento almeno a livello europeo. La UNO assicura l'attuazione dei
progetti, il proseguimento degli studi, in collegamento con il coordinatore generale; essa
deve aggiornare e rendere conto al CG e deve sentire il parere del gruppo di
consultazione.
Un Gruppo di Consultazione (GDC),
avente una funzione di comitato di rappresentanza, che raccoglie i referenti dei
principali enti/attori del settore della telematica per i trasporti e dei sistemi di
trasporto intelligenti: autorità, associazioni di operatori, utenti, industrie e
fornitori. Esso ha il compito di far presente le proprie esigenze, di indicare i propri
obiettivi, di fornire opinioni sull'efficacia degli interventi proposti in merito alla
regolamentazione, alla definizione di standard, allo sviluppo, alla comunicazione. Il GDC
dovrebbe comprendere almeno 20-30 persone che garantiscano continuità di rappresentanza;
alle singole riunioni, esso potrà essere integrato ed allargato senza impedimenti.
E' inoltre previsto:
un pool di esperti di supporto al
CTD, i quali potranno fornire il proprio contributo nelle varie fasi di redazione ed
attuazione del progetto, prevalentemente in materia di telematica per i trasporti, di
norme tecniche (standard), di norme giuridiche.
La durata prevista è di:
due anni , per la messa punto dei
dettagli dell'architettura; sono compresi:
la definizione dei requisiti generali
dell'Architettura (presente documento),
l'avvio di un bando di gara per i
dettagli tecnici e le strutture specifiche dell'Architettura
la stesura dellarchitettura
la diffusione delle informazioni generali
sull'architettura ai principali enti interessati e coinvolti (corsi brevi di due-tre
giorni).
dieci anni , come orizzonte
temporale di validità dellarchitettura prevista, sia pur con i necessari
aggiornamenti.
4.2 Requisiti ed esigenze di norme tecniche
(standard): scala delle priorità
L'Architettura di riferimento per la
telematica nei trasporti deve costituire anche una linea guida per la stesura ad
applicazione di norme tecniche. Ciò deve essere svolto in accordo con il Ministero
dell'Industria e/o quindi con gli enti normatori (UNI e CEI), al fine di delineare:
le caratteristiche generali delle
norme sulla telematica per i trasporti (Norme Quadro per i vari modi di trasporto);
le priorità nella redazione di
norme specifiche, configurate a livello generale nelle Norme Quadro.
In particolare, in Italia,
l'UNI si occupa di norme di sistema e,
per esso, l'UNINFO di sistemi telematici per i trasporti
il CEI di norme sui dispositivi.
Tale ripartizione dei ruoli dovrà essere
tenuta presente nella definizione delle linee guida per la telematica nei trasporti.
All'UNI fanno capo diversi enti normatori;
nell'ottica dell'architettura, quelli da coinvolgere sono:
UNINFO, per i sistemi esterni al veicolo,
nell'ambito della telematica per i trasporti su strada;
CUNA, per i sistemi interni al veicolo,
nell'ambito della telematica per i trasporti su strada;
UNIFER, per i sistemi ferroviari.
Una "Norma Quadro" si propone
quindi come strumento che, a partire dalle applicazioni, consente di definire
configurazioni di "sistemi" con i relativi "dispositivi", le
"funzioni" con i relativi "moduli", individuando le norme esistenti e
favorendo lelaborazione di norme di riferimento settore per settore (sistemi di
controllo del traffico, di monitoraggio della viabilità, di controllo delle
flotte,
).
Essa deve avere lo scopo di offrire un
modello di riferimento e di consultazione a chi, come gli amministratori pubblici, deve
successivamente elaborare e gestire il governo della mobilità, ed a chi, come gli
operatori, i costruttori ed i fornitori di servizi, deve realizzare o gestire sistemi
offrendo garanzie di funzionalità, interoperabilità e compatibilità verso macrosistemi
più ampi, a livello urbano, regionale, nazionale o internazionale.
In Figura 5 viene riportata la struttura
normativa mondiale/europea/nazionale nel settore delle tecnologie telematiche.
Oltre agli enti di normazione ufficiali,
numerosi organismi pubblici, consorzi ed associazioni private sono attivi in studi e
realizzazioni pilota o commerciali; spesso tali studi hanno condotto a proposte
considerate degli "standard de facto", i quali vengono generalmente proposti per
la loro adozione quali norme "de jure".
L'architettura deve quindi indicare una
scala di priorità nelle attività che devono essere condotte dagli enti di normazione, in
accordo con essi. Un'ipotesi esemplificativa di base per l'indicazione delle priorità
nelle attività normative è riportata nella Tabella 2.
4.3 Piani di formazione
L'Architettura deve indicare delle linee
guida per i piani di formazione, finalizzati a farne conoscere i contenuti e, qualora
necessario, a fornire gli elementi conoscitivi di base o specifici inerenti la telematica
per i trasporti. Essa deve prevalentemente comprendere dei corsi brevi presso i vari entri
ed organismi coinvolti nel settore. ià durante la fase di definizione
dellArchitettura dovranno essere realizzati, a cura dellUnità Operativa,
alcuni corsi campione
4.4 Piani di divulgazione
L'architettura deve indicare delle linee
guida per i piani di divulgazione, finalizzati a farne conoscere i contenuti e, qualora
necessario, a fornire gli elementi conoscitivi di base o specifici inerenti la telematica
per i trasporti. Essa deve prevalentemente comprendere prevalentemente pubblicazioni,
convegni, seminari, informazione attraverso i mass-media.
|
Figura 5-Struttura normativa
mondiale/europea/nazionale nel settore ICT. Fonte UNI e CEI
4.5 Piani di finanziamento
Nell'ambito dell'architettura deve essere
definito un piano pluriennale di finanziamento in relazione alla scala di priorità già
individuata ed ai piani di formazione previsti
Tematica |
Referente e redattore |
Livello di priorità |
Norma Quadro sulla Telematica per
il traffico ed il trasporto intermodale |
UNI e CEI |
I |
Norma Quadro sulla Telematica per
il trasporto ferroviario |
uni (uninfo ed UNIFER) |
I |
Norma Quadro sulla Telematica per
il trasporto marittimo |
UNI |
I |
Norma Quadro sulla Telematica per
il trasporto intermodale |
UNI e CEI |
I |
Controllo e gestione del
trasporto di merci pericolose |
UNI/UNINFO |
II |
Controllo e gestione dei sistemi
di trasporto a chiamata |
UNI/UNINFO |
II |
Parcheggi |
CEI |
II |
|
|
|
Tabella 2 - Attività normative, relativi
soggetti attuatori e livelli di priorità (ipotesi)
4.6 Piani di valutazione dei risultati
perseguiti
Nell'ambito dell'architettura deve essere
definito un piano di verifica nel tempo dei risultati raggiunti con raccolta delle
valutazioni effettuate per le varie applicazioni della telematica per i trasporti
Telematica per i trasporti
INDICE
|
|