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Liberati i marittimi del Buccaneer
Il rimorchiatore è in navigazione verso Gibuti scortato da navi militari
10 agosto 2009
Il ministero italiano degli Affari esteri ha comunicato la liberazione del rimorchiatore Buccaneer e del suo equipaggio costituito da 16 marittimi (dieci italiani, cinque romeni e un croato) che era stato sequestrato lo scorso aprile nel Golfo di Aden. Il ministro Franco Frattini, esprimendo vivo compiacimento per la positiva soluzione della vicenda, ha ringraziato le autorità del governo di transizione somalo e in particolare il primo ministro della Somalia, le autorità del Puntland, il Dispositivo interforze di Forze Speciali imbarcato sulla nave San Giorgio e coordinato in area di operazioni dal COFS (Comando interforze per le Operazioni delle Forze Speciali) e le diverse articolazioni istituzionali e di intelligence italiane che hanno aiutato lo sviluppo positivo del caso.
Il Buccaneer è ora in navigazione verso Gibuti scortato da navi militari. L'agenzia di stampa Reuters ha reso noto che i sequestratori hanno affermato di aver liberato gli ostaggi a seguito del pagamento di quattro milioni di dollari. La Farnesina ha smentito che sia avvenuto il pagamento di alcun riscatto ed ha precisato che i marittimi sono stati liberati senza l'effettuazione di alcun blitz, ma grazie al lavoro dell'intelligence italiana e alla collaborazione con le autorità somale.
Frattini ha rivolto un ringraziamento anche ai mezzi di informazione italiani «per avere rispettato la linea di riserbo richiesta dalla Farnesina che - ha sottolineato - si è ancora una volta rivelata giusta».
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