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Lettera aperta di Cecilia Eckelmann Battistello
«Il mio obiettivo era, è tuttora e sarà nel futuro quello di salvaguardare MCT»
9 ottobre 2009
In una lettera aperta, oggi il presidente di Contship Italia, Cecilia Eckelmann Battistello, sottolinea come l'impegno del proprio gruppo sia sempre stato volto alla salvaguardia del Medcenter Container Terminal (MCT) di Gioia Tauro, con il quale - nel 1995 - il gruppo ha dato vita al primo storico polo di transhipment del Mediterraneo.
La lettera - che pubblichiamo di seguito - giunge in risposta a recenti dichiarazioni del Sindacato Unitario Lavoratori (SUL), che ha accusato Contship Italia di aver dirottato alcune linee marittime dal terminal di Gioia Tauro all'altro proprio terminal CICT del porto di Cagliari adottando una strategia che mirerebbe all'assistenzialismo.
Ho sempre pensato che solo chi è in mala fede può scambiare per arroganza il linguaggio chiaro e diretto dettato dalla passione, dalla dedizione per il proprio lavoro, per la propria azienda e le sue persone.
Confermo che il mio obiettivo era, è tuttora e sarà nel futuro quello di salvaguardare MCT.
Questo nonostante la crisi economica mondiale e la concorrenza sempre più agguerrita.
Chi sceglie la strada del sarcasmo e dell'offesa gratuita non ha argomenti validi e proposte costruttive.
Quando nel 1994 Angelo Ravano moriva, con il progetto di MCT appena all'inizio, mi sentivo morire anche io.
La Calabria già è una terra difficile, dicevano in tanti, piena di problemi, di difficoltà, meglio lasciare perdere.
I giornali internazionali come il Lloyd's List scrivevano: 'Gioia Tauro: la Contship sta facendo il passo più lungo della gamba'.
Contship era una piccola azienda che si stava impegnando in un progetto più grande di lei.
Le riunioni sul da farsi non finivano mai. Come trovare i finanziamenti e come trovare le persone da mandare in Calabria dove nessuno voleva andare? Avevamo la grandissima paura di sbagliare, di fallire, di essere criticati.
Abbiamo trovato la forza per fare quanto è stato fatto nelle persone perbene, nei lavoratori onesti che tutte le mattine si presentano al lavoro ed hanno contribuito alla crescita del terminal.
Ed è proprio su di loro che noi contiamo, anche per il futuro, con la speranza di continuare a crescere insieme come abbiamo fatto per questi 15 anni.
L'accusa ricevuta “di aver dirottato delle navi a Cagliari per incassare milioni di euro dalla casse pubbliche” deve essere dimostrata pubblicamente.
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