Nel secondo trimestre di quest'anno è proseguito,
inasprendosi, il trend di decrescita dei risultati economici della
norvegese MPC Container Ships che è proprietaria di una
flotta che al 30 giugno scorso era costituita da 55 portacontenitori
poste a noleggio che hanno una capacità di stiva complessiva
pari a quasi 120mila teu. Si tratta di navi della capacità
unitaria compresa tra 1.200 e 5.500 teu, portacontainer feeder per
le quali l'azienda intravede ottime prospettive dato che gli ordini
ai cantieri navali per nuove costruzioni si incentrano
prevalentemente su navi di maggiore taglia e il segmento delle
feeder è sempre più costituito da portacontainer di
età elevata. MPC Container Ships ha evidenziato che
attualmente l'orderbook di nuove navi prevede la costruzione di 236
portacontenitori di capacità compresa tra 1.000 e 8.000 teu a
fronte di una flotta in servizio di questo range di capacità
che è formata da 899 navi che hanno almeno 20 anni di età.
Se la società norvegese si è detta oggi
soddisfatta dei risultati finanziari del secondo trimestre del 2024,
tuttavia nel periodo i ricavi hanno registrato un calo del -32,7%
sullo stesso periodo dello scorso anno essendo ammontati a 130,9
milioni di dollari. I valori di EBITDA ed EBIT hanno segnato
diminuzioni rispettivamente del -40,9% e -35,% essendo stati di 84,4
milioni e 66,9 milioni di dollari. L'utile netto ha totalizzato 64,8
milioni (-36,1%).
Nel primo semestre di quest'anno i ricavi si sono attestati a
278,4 milioni di dollari, con una flessione del -25,6% sulla prima
metà del 2023. L'EBITDA è stato di 180,5 milioni
(-36,5%), l'EBIT di 145,3 milioni (-35,6%) e l'utile netto di 141,3
milioni di dollari (-36,1%).