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CENTRO INTERNAZIONALE STUDI CONTAINERS
ANNO XXXVII - Numero 31 OTTOBRE 2019
CONFERENZE E CONVEGNI
ZOLFO 2020: I PORTATORI D'INTERESSE SI PREPARANO AL
CAMBIAMENTO NEL SETTORE MARITTIMO DAL 1° GENNAIO 2020
Dal 1° gennaio 2020 le emissioni di ossido di zolfo dalle
navi saranno ridotte considerevolmente ai sensi di una imminente
regolamentazione dell'IMO (International Maritime Organization).
Questo comporterà significativi vantaggi per la salute
delle persone e per l'ambiente, ma rappresenta altresì un
cambiamento per il settore.
La preparazione di tutti i portatori d'interesse a questo
significativo cambiamento - così come alle sue problematiche
- è stata messa in evidenza nel corso di un "Simposio
sull'IMO 2020 ed i Carburanti Alternativi" svoltosi presso
l'IMO giovedì 17 e venerdì 18 ottobre scorsi.
Il simposio ha riunito vari relatori, compresi i rappresentanti
dei governi dei paesi aderenti, così come del trasporto
marittimo, delle raffinerie, dei fornitori di olio combustibile e di
studi legali.
"La collaborazione fra fondamentali portatori d'interesse è
essenziale per un atterraggio morbido dell'IMO 2020" ha
dichiarato Kitack Lim, segretario generale dell'IMO, aprendo il
simposio cui hanno partecipato più di 300 delegati.
Lim ha sottolineato l'incredibile quantità di lavoro
fatto da tutti i portatori d'interesse in vista dell'IMO 2020, sin
da quando la data del 2020 è stata confermata nel 2016,
compresa una serie di guide e direttive per gli armatori nonché
per gli stati di bandiera e portuali.
Dal 1° gennaio 2020 la regola "IMO 2020" significa
che il limite allo zolfo nell'olio combustibile utilizzato a bordo
delle navi che operano al di fuori delle aree di controllo delle
emissioni designate sarà ridotto sino allo 0,50% m/m (massa
per massa), mentre nelle ECA (aree di controllo delle emissioni) il
limite resterà allo 0,10%.
Il limite attuale è del 3,50% di modo che il cambiamento
risulta significativo e - per la maggior parte delle navi -
significherà il passaggio a nuovi tipi di olii combustibili
conformi, i cosiddetti VLSFO (olii combustibili a bassissimo
contenuto di zolfo), ovvero al gasolio/diesel marino.
Le miscele VLSFO sono nuove per il mercato.
Gli stati aderenti che hanno parlato al simposio, compresi i
rappresentanti di Danimarca, Giappone, Isole Marshall e Singapore,
hanno affermato di essere pronti in qualità di stati di
bandiera e portuali ad attuare ed applicare il limite allo zolfo del
2020.
Gli incontri fra portatori d'interessi sono stati una
caratteristica in molti paesi, mettendo assieme rappresentanti del
settore e funzionari governativi al fine di assicurare la
preparazione.
In termini di offerta del nuovo olio combustibile necessario per
rispettare il limite del 2020, i delegati dell'IPIECA, in
rappresentanza del settore del petrolio e del gas, e dell'IBIA, in
rappresentanza del settore del bunker, hanno confermato che ci si
aspetta che la fornitura dell'olio combustibile a basso contenuto di
zolfo sia prontamente disponibile nella maggior parte delle località
e che sia già disponibile in alcune.
Molte navi cercheranno di imbarcare olio combustibile conforme
ben prima della fine del 2019.
Tuttavia, l'instabilità dei prezzi era attesa ed offerta
e domanda dovrebbero trovare un equilibrio che potrebbe richiedere
tempo, specialmente dato che questo comporta il coinvolgimento di
molti attori diversi, dalle raffinerie ai fornitori di bunker, alle
navi ed al settore del trasporto marittimo.
"Tutto starà alle dinamiche del mercato, ma
l'offerta e la domanda si troveranno in equilibrio.
Non sarà una transizione semplice, ma ci arriveremo"
afferma Eddy van Bouwel, presidente della commissione carburanti
marini dell'IPIECA.
I relatori hanno trattato le problematiche che le nuove miscele
di olio combustibile potrebbe apportare, comprese le potenziali
questioni di qualità che comportano criticità, in
particolare per gli ingegneri navali, e la necessità di
rinnovare la preparazione, comprese la formazione degli equipaggi e
la revisione delle clausole nei contratti di noleggio.
Simon Bennett, vice segretario generale della ICS (International
Chamber of Shipping) ha dichiarato che l'associazione degli armatori
confida che l'IMO 2020 possa essere un successo.
"Tuttavia, la grandissima enormità di una tale
rivoluzione normativa non è mai stata tentata prima ed
occorre che venga compresa da tutti i portatori di interessi".
Un rappresentante dell'ISO (International Standardization
Organization) ha illustrato lo standard di recente emanazione
ISO:PAS 23263:2019 (https://www.iso.org/standard/75113.html)
che contiene considerazioni in ordine alla qualità che
valgono per i carburanti marini in vista dell'attuazione del limite
allo zolfo 2020 e per la gamma di carburanti marini che saranno
collocati sul mercato di conseguenza.
Altri relatori hanno spiegato come gli scrubber (che saranno
installati su circa 4.000 navi) e - in misura minore - il gas
naturale liquefatto vengano utilizzati per rispettare il limite allo
zolfo 2020 così come il potenziale di riduzione delle altre
emissioni derivanti dalle navi.
Riassumendo la prima giornata, Hiroyuki Yamada, direttore della
divisione ambiente marino dell'IMO, ha ribadito l'importanza della
cooperazione fra tutti i portatori di interessi e ha incoraggiato i
governi degli stati aderenti, lo shipping, le raffinerie, i
fornitori di olio combustibile ed i settori interessati, così
come i noleggiatori, a completare la propria preparazione all'IMO
2020.
L'IMO farà ogni sforzo per supportare una coerente
attuazione dell'IMO 2020 in relazione al limite allo zolfo.
La seconda giornata del simposio si è incentrata sul
ruolo dei carburanti alternativi nella decarbonizzazione del
trasporto marittimo internazionale.
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