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Dal Sud Africa i container salvaspazio
Un sistema di piegatura consente di ridurre a un terzo le dimensioni del contenitore
22 giugno 1998
La crescita mondiale del traffico container ha potenziato l'attività di molti porti, rivitalizzando scali che erano in crisi da troppi anni. I porti che hanno beneficiato di questi traffici sono però alle prese con problemi di congestione delle banchine e con una cronica mancanza di spazi a terra che consenta di razionalizzare e facilitare la movimentazione e il deposito dei contenitori.
Reperire nuove aree non sempre è facile e possibile. Attrezzarle è inoltre costoso. Una società sudafricana, la Hawk Engineering (Pty) Ltd., ha pensato di risolvere il problema riducendo le dimensioni dei container, e ha brevettato un sistema di piegatura dei pannelli che compongono il contenitore. Un'operazione che - assicura la Hawk Engineering - è effettuabile da due persone in cinque minuti e che consente di ridurre ad un terzo le dimensioni del container.
L'invenzione - che la società intende rivendere ai produttori di container - potrà quindi contribuire a risolvere i problemi di spazio di molti porti. Resta da vedere se i produttori di container saranno interessati ad acquisire il diritto di realizzare questo tipo di contenitori, visto che queste società sono obiettivamente poco interessate alla situazione dei piazzali portuali. Altre difficoltà potrebbero oltretutto sorgere dal fatto che queste aziende, oltre al costo di produzione del contenitore, dovrebbero ovviamente pagare anche per l'utilizzo del brevetto sudafricano. Staremo a vedere.
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