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Il Comitato Economico e Sociale Europeo boccia l'azione di Bruxelles sulle conference marittime
La Commissione è accusata di «procedere unilateralmente alla deregulation dei traffici marittimi di linea ignorando le ripercussioni internazionali delle proprie azioni»
17 luglio 2007
Il Comitato Economico e Sociale Europeo ha duramente criticato la Commissione Europea per il modo con il quale negli ultimi anni ha affrontato la questione delle conference marittime di linea e l'ha sollecitata a fare chiarezza sulla posizione legale delle conference e sulla prossima abolizione delle esenzioni antitrust per le conferenze marittime che operano con l'UE (inforMARE del 25 settembre 2006).
In particolare il Comitato ha accusato la Commissione di «procedere unilateralmente alla deregulation dei traffici marittimi di linea ignorando le ripercussioni internazionali delle proprie azioni».
Il relatore del Comitato, la greca Anna Bredima-Savopoulou, ha sottolineato come la Commissione Europea non abbia colto le ripetute sollecitazioni fatte in passato dal Parlamento europeo e dal Comitato Economico e Sociale Europeo affinché fossero avviate consultazioni con altre giurisdizioni con l'obiettivo di istituire un regime internazionale sui traffici di linea.
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