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Accordo per accrescere il potenziale commerciale, la qualità e l'efficienza del sistema portuale dell'Alto e Medio Adriatico
Lettera d'intenti siglata dai porti italiani e croati della regione
2 novembre 2009
La scorsa settimana, in occasione della prima riunione del gruppo di lavoro istituito per esplorare nuove forme di collaborazione tra i porti dell'area Adriatica tenutasi presso l'Autorità Portuale di Trieste, è stata sottoscritta una lettera d'intenti con l'obiettivo di migliorare il potenziale commerciale, la qualità e l'efficienza del sistema portuale dell'Alto e Medio Adriatico e delle infrastrutture collegate e con la quale le parti si impegnano a collaborare per trovare una linea comune operativa nel rispetto delle specificità di ciascun porto e, al contempo, valorizzandone le eccellenze.
Con il documento, che è conseguenza della dichiarazione congiunta siglata lo scorso 1° luglio dai ministeri degli Affari esteri di Italia e Croazia - ha reso noto l'ente portuale di Trieste - i rappresentanti dei governi delle due nazioni e i rappresentanti dei porti italiani e croati del Medio e Alto Adriatico, richiamando gli accordi già in essere tra l'Autorità Portuale di Trieste e l'Autorità Portuale di Rijeka, hanno individuato i punti salienti su cui fare leva per attivare una fruttuosa collaborazione. In particolare sarà posta grande attenzione alla promozione territoriale, allo scambio di informazioni e all'attivazione di contatti che permettano di migliorare e potenziare la qualità dei servizi offerti al fine di sviluppare i traffici di merce nelle realtà di riferimento.
L'accordo prevede l'istituzione di una task force che risponderà direttamente ai governi italiano e croato e che si occuperà di attivare azioni nell'ambito dello sviluppo dell'intermodalità e delle connessioni con il trasporto via terra, oltre che dei collegamenti veloci tra i porti dell'Alto e Medio Adriatico e delle autostrade del mare. Il gruppo di lavoro valuterà anche le modalità per mettere in comunicazione i sistemi informativi in uso e per favorire la promozione territoriale delle realtà portuali. Inoltre avrà il compito di evidenziare e dare vita ad attività a sostegno della sicurezza (safety & security) e della protezione dell'ambiente.
Con la lettera d'intenti le parti si impegnano, infine, a individuare una strategia comune per lo sviluppo delle connessioni con il corridoio Adriatico Baltico e il Corridoio V.
In occasione della sottoscrizione della lettera d'intenti, il presidente dell'Autorità Portuale di Trieste, Claudio Boniciolli, ha sottolineato come «il dialogo costruttivo e continuato con le realtà limitrofe, assieme ai lavori di ampliamento già in corso e agli ambiziosi progetti di rinnovamento in programma allo scalo giuliano, saranno sicuramente elementi indispensabili di forte stimolo per dare rinnovata forza competitiva al nostro territorio».
Alla riunione, oltre a Boniciolli, sono intervenuti Cosimo Caliendo, direttore generale per i porti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Antonio Revedin (Autorità Portuale di Venezia), Tito Vespasiani (Autorità Portuale di Ancona) e Guido Ceroni (Autorità Portuale Ravenna). La delegazione croata era composta da: Mario Babic, direttore del ministero dei Trasporti, Drazen Zgaljic (ministero dei Trasporti), Vlado Mezak (Autorità Portuale di Rijeka), Miranda Saban (Autorità Portuale di Split) e Ivica Gerlanc (Autorità Portuale di Zadar).
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