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L'industria ferroviaria europea è un importante motore economico dell'UE
Il settore, spiega uno studio commissionato dalla CER, dà lavoro a 1,06 milioni di persone e genera 66 miliardi di euro di valore aggiunto lordo annuo
11 novembre 2014
L'industria ferroviaria europea, includendo sia l'attività ferroviaria operativa che la gestione delle infrastrutture ferroviarie, dà lavoro direttamente 1,06 milioni di persone e genera 66 miliardi di euro di valore aggiunto lordo all'anno. Lo evidenzia il recente studio “The economic footprint of railway in Europe” elaborato dalla società di consulenza olandese Ecorys e commissionato dalla Community of European Railway and Infrastructure Companies (CER) che sottolinea inoltre come il settore abbia livelli di produttività superiori alla media.
Secondo le stime dell'Ecorys, il contributo del settore ferroviario al prodotto interno lordo dell'Uniione Europea è superiore a quello del trasporto aereo o del trasporto marittimo: compresi gli effetti economici indiretti relativi ai rapporti con i fornitori e gli effetti degli investimenti infrastrutturali, il contributo delle ferrovie al PIL europeo è stimato di 142 miliardi di euro, cioè l'1,1% del totale.
Lo studio rimarca che in termini di produttività il settore ferroviario registra performance migliori rispetto a quanto comunemente si ritenga: dopo molti anni di riforme e la ristrutturazione - spiega il documento - la produttività del lavoro del settore è iniziata ad aumentare e, se nel 2003 era ancora al di sotto della media complessiva di tutto il comparto economico, nel 2012 il settore ferroviario aveva visibilmente superato la media.
Secondo l'Ecorys, inoltre, il mercato ferroviario dell'UE è anche il trampolino di lancio per il grande successo europeo dell'industria ferroviaria produttiva: il comparto delle forniture ferroviarie dell'UE - specifica lo studio - è il più grande del mondo, con una produzione che nel 2009 è stata pari a 27 miliardi di euro seguita da quella della Cina con 18 miliardi di euro, ed è anche un settore con un'alta intensità di ricerca e sviluppo e ciò significa posti di lavoro altamente qualificati per l'Europa.
Commentando i risultati dello studio, l'associazione delle società ferroviarie e dei gestori delle infrastrutture ferroviarie europee ha rilevato che in un contesto economico ancora fragile, in cui la crescita e l'occupazione sono giustamente definiti come priorità politiche, il trasporto ferroviario ha molto da offrire e che i risultati dell'analisi, assieme alle assolutamente consolidate performance nel campo della sostenibilità e della sicurezza ambientale, dimostrano l'attrattiva del settore ferroviario per gli investimenti pubblici: in effetti - ha osservato la Community of European Railway and Infrastructure Companies - i progetti di infrastrutture ferroviarie generano una serie di benefici economici più ampi a livello locale e regionale. «Investire nel settore ferroviario - ha detto Christian Kern, presidente della CER e amministratore delegato della società ferroviaria austriaca ÖBB - significa investire nel futuro. Non si tratta di scegliere tra un ambiente più pulito da una parte e la crescita e l'occupazione dall'altra. Infatti si tratta di ottenere entrambi: si tratta di produrre benefici in tutte i campi».
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