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13 luglio 2021
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- Dal primo agosto le grandi navi non potranno più
raggiungere Venezia attraverso il Bacino di San Marco, il Canale di
San Marco e il Canale della Giudecca
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- Oggi il governo ha adottato il decreto-legge
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Oggi il Consiglio dei ministri ha adottato il decreto-legge in
base al quale - ha spiegato il ministro delle Infrastrutture e della
Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, illustrando il
provvedimento - «dal primo agosto 2021 le grandi navi non
potranno più raggiungere Venezia attraverso il Bacino di San
Marco, il Canale di San Marco e il Canale della Giudecca».
Approvando la norma il governo ha specificato che si tratta di
disposizioni che «intervengono nell'immediato con le cautele e
i ristori necessari per mitigare l'impatto occupazionale sul settore
e si affiancano al concorso di idee, il cui bando è già
stato pubblicato, per la futura realizzazione e gestione di punti
attracco fuori dalle aree protette della laguna con l'obiettivo di
rendere compatibile l'attività croceristica con la
salvaguardia paesaggistica e ambientale». L'esecutivo ha
precisato che «al tempo stesso si concluderanno i lavori di
completamento del Mose e si realizzerà in tempi brevi
l'Autorità della Laguna con la rinascita del Magistrato alle
acque».-
- Il ministro Giovannini ha chiarito che con il decreto-legge, che
prevede interventi per compensare le perdite degli operatori
economici e tutelare l'occupazione, sono stati inoltre decisi
investimenti per 157 milioni per realizzare approdi temporanei
all'interno dell'area di Marghera». Evidenziando che «la
disposizione specifica per Venezia si inserisce all'interno di un
provvedimento che salvaguarda tutte le vie d'acqua dichiarate
monumento nazionale», Giovannini si è detto convinto
«che la difesa di Venezia e della sua laguna, unita a
consistenti investimenti per il suo futuro economico e sociale, sia
una ricchezza per tutto il Paese».
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- «Il concorso di idee pubblicato il 29 giugno scorso
dall'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico
Settentrionale - ha proseguito il ministro - consentirà di
individuare la migliore soluzione strutturale per approdi fuori
laguna, in grado di contemperare le esigenze di tutela del
patrimonio e lo sviluppo economico e sociale dell'intera area. Dal
prossimo anno, verranno realizzati i primi approdi a Marghera.
D'altra parte, gli interventi di questo governo a tutela e sviluppo
di Venezia sono a tutto campo. Ricordo - ha aggiunto Giovannini - le
risorse messe a disposizione per il completamento del Mose e per le
opere paesaggistiche collegate e i progetti per l'area di Venezia
previsti nel PNRR, tra cui gli interventi per aumentare la capacità
portuale e la resilienza delle infrastrutture ai cambiamenti
climatici. A tal fine vengono destinati 80 milioni di euro cui si
aggiungono 90 milioni per l'elettrificazione delle banchine».
Il ministro ha ricordato inoltre che, nell'ambito di una convenzione
con la Regione riservata al trasporto pubblico locale marittimo e
lagunare, sono stati stanziati oltre 131 milioni per all'acquisto di
62 unità navali e il refitting di 37 navi traghetto e
motobattelli oltre all'acquisto e alla ristrutturazione di pontoni
mobili galleggianti. Infine - ha sottolineato Giovannini - il
governo sta procedendo per definire il collegamento ferroviario di
Venezia con l'aeroporto internazionale Marco Polo».
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