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CONTRABBANDO DI DIESEL IRACHENO NELLE ACQUE DEL PERSICO
Ogni mese una media di 150.000 tonnellate di diesel, che costa oltre 50 dollari la tonnellata meno del prezzo di mercato, lascia i porti dell'Iraq meridionale
5 novembre 1997
Nel trimestre luglio - settembre le navi da guerra presenti nel Golfo Persico hanno ispezionato 300 navi nel quadro delle misure decise dalle Nazioni Unite contro l'Iraq.
Cinque delle navi ispezionate, che trasportavano 4.000 tonnellate di diesel fuel, sono state dirottate.
Il diesel iracheno costa oltre 50 dollari USA la tonnellata meno di quello venduto sui mercati mondiali. Altre merci di contrabbando, oltre il diesel, comprendono materiale elettronico, pneumatici e parti di veicoli.
Nonostante le sanzioni che continuamente colpiscono l'Iraq, ogni mese una media di 150.000 tonnellate di diesel vengono esportate dalla parte meridionale della nazione e in particolare questi traffici avvengono nelle acque dello Shatt al Arab. Le unità con carico di contrabbando riescono frequentemente ad evitare le dieci unità americane che sorvegliano la zona.
Spesso il diesel viene trasbordato da una nave all'altra nelle acque del Golfo Persico.
Secondo le autorità, in queste azioni di contrabbando vi è la complicità dell'Iran che riceverebbe una specie di tangente per tonnellata di diesel, ma ultimamente i contrabbandieri hanno cercato di evitare anche questa 'tassa'.
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