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Nuova legge spagnola sui porti
Sostituisce quella approvata nel 1992. Trasferisce molti dei poteri dal governo centrale a quelli regionali
21 gennaio 1998
Il governo spagnolo ha approvato una nuova legge portuale che sostituisce quella di appena sei anni fa' e che risponde meglio all'organizzazione federale dello Stato.
Il nuovo provvedimento legislativo trasferisce molti dei poteri dal governo centrale di Madrid ai governi regionali, e fissa la composizione dei nuovi consigli d'amministrazione: oltre che dal Capitan Maritimo, lo Stato è rappresentato da altri quattro membri, di cui uno nominato direttamente dal governo e tre dall'amministrazione Puertos del Estado. I Comuni hanno il 14 per cento dei membri, mentre il 24 per cento è riservato alle Camere di Commercio, agli enti padronali e ai sindacati. Tutti gli altri sono membri dei governi regionali.
Di notevole importanza l'articolo 73 della legge, che accomuna la responsabilità degli agenti marittimi a quella degli armatori in caso d'infrazione del rapporto della nave con il porto.
Con la nuova legge la durata delle concessioni nei porti passa da 30 a 60 anni.
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