La società terminalista catalana Terminal de Contenedores de Barcelona (TCB) prevede di investire 550 milioni di euro nel nuovo container terminal al Muelle Prat del porto di Barcellona, di cui vuole ottenere la concessione della durata di 30 anni, concessione alla quale concorrono anche le due partnership costituite rispettivamente dalla Hutchison Port Holdings (HPH) di Hong Kong con la spagnola Terminal Catalunya e dalla britannica P&O Ports (gruppo DP World di Dubai) con la francese CMA CGM.
TCB intende destinare 345 milioni di euro all'acquisizione delle attrezzature del terminal, 25 milioni all'acquisizione dei sistemi informatici e 180 milioni alla realizzazione delle opere civili. La cifra - ha spiegato ieri l'amministratore unico della società, Francesc Velayos - non include gli eventuali costi per l'adeguamento delle attrezzature che dovrebbero essere affrontati se, avendo ottenuto la concessione al Muelle Prat, TCB decidesse di rinunciare all'attuale concessione sul Muelle Sur per trasferire la propria attività nel nuovo terminal.
Velayos ha detto che il terminal di TCB al Muelle Sur vale 276 milioni di euro e che comunque la società dovrebbe versare alla port authority di Barcellona circa 100-120 milioni di euro fino al 2024, anno in cui scadrà la concessione sull'area.
Secondo le previsioni il terminal al Muelle Prat, che sarà assegnato in gestione il prossimo giugno, diventerà operativo all'inizio del 2008, avrà una linea di banchina di 1.500 metri lineari e, nella prima fase, avrà una capacità di movimentazione dei container pari a 2,5 milioni di teu all'anno.
La proposta di TCB prevede l'installazione di cinque gru di banchina nella fase iniziale, per poi arrivare a 17 gru di banchina nel 2019.
Secondo Velayos, il progetto di TCB per il Muelle Prat è tecnologicamente avanzato ed è quantomeno concorrenziale con le proposte presentate da HPH e Terminal e da P&O Ports e CMA CGM.