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PSA ha chiuso il 2008 con un traffico record, ma si prepara a tempi difficili
«Ci avvarremo dell'entusiasmo e dell'impegno del management, del personale e dei sindacati - ha detto il chairman Fock Siew Wah - per ridurre i costi, aumentare la produttività e dare valore aggiunto ai nostri clienti»
27 marzo 2009
Nell'esercizio 2008 l'utile netto del gruppo terminalistico PSA International di Singapore si è pressoché dimezzato scendendo dai 1.925 milioni di dollari di Singapore del 2007 ai 1.039 milioni di dollari di Singapore (687 milioni di dollari USA) dello scorso anno. Rilevante anche la contrazione del risultato operativo, che è ammontato a 1.211 milioni di dollari di Singapore (-23,2%). In crescita, invece, i ricavi, che hanno totalizzato 4.392 milioni di dollari di Singapore (+5,8%).
Lo scorso anno i container terminal che fanno capo al gruppo hanno registrato un traffico record pari a 63,2 milioni di teu, con un incremento del 7,3% sul 2007. L'aumento del traffico - ha reso noto oggi PSA - è stato rilevante fino a luglio, mentre nell'ultimo trimestre del 2008 la crescita è stata rapidamente erosa dal crollo della domanda. Il traffico nei soli terminal operati nel porto di Singapore si è attestato complessivamente a 29,0 milioni di teu (+7,0%), mentre nei terminal esteri del gruppo è stato di 34,2 milioni di teu (+7,7%).
«Il 2008 - ha commentato il chairman di PSA International, Fock Siew Wah - si è rivelato essere un altro anno record per il gruppo PSA, con i primi sette mesi che hanno generato un forte aumento dei volumi e un record del traffico movimentato. Inaspettatamente il gruppo ha registrato un rapido e deciso calo dell'attività nell'ultima parte del 2008 dato che la crisi finanziaria internazionale è rapidamente deteriorata in una grave congiuntura globale negativa e in una recessione. In considerazione del tetro e cupo scenario prevalente da quel momento, PSA è stata fortunata ad avere avuto i primi sette mesi di forte crescita che hanno mitigato l'impatto e ci hanno consentito di terminare l'anno con risultati finanziari ragionevolmente credibili come gruppo. PSA è assolutamente pronta a far fronte ad una lunga e dolorosa fase negativa. Ci avvarremo dell'entusiasmo e dell'impegno del management, del personale e dei sindacati per ridurre i costi, aumentare la produttività e dare valore aggiunto ai nostri clienti, che continuano a essere la cosa per noi più importante».
«Il 2009 - ha detto l'amministratore delegato del gruppo terminalistico, Eddie Teh - prevedo sarà un anno estremamente difficile e sempre più impegnativo, con un numero sempre maggiore di economie che saranno preda del collasso dei sistemi finanziari e con i traffici internazionali che saranno quasi costretti a fermarsi. L'attenzione di tutti è sugli sforzi per il salvataggio e la ripresa intrapresi dai governi di tutto il mondo per impedire un ulteriore depauperamento delle loro economie e per mitigare la gravità della recessione mondiale, al cui successo è legata la misura della contrazione dei flussi commerciali mondiali e l'impatto a lungo termine sul nostro settore».
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