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Saipem si aggiudica un contratto per la conversione e l'esercizio di una FPSO
La commessa ha un valore di circa un miliardo di euro
25 novembre 2009
L'italiana Saipem si è aggiudicata il contratto per la fornitura e la gestione di un impianto di produzione galleggiante FPSO (Floating Production Storage and Offloading) per un valore di circa un miliardo di euro. La commessa è stata assegnata dal gruppo Eni, che possiede il 43% di Saipem.
Il contratto - ha reso noto oggi la società - prevede che Saipem gestisca la conversione di una petroliera, già di sua proprietà, in un impianto FPSO, di cui eseguirà l'installazione e la gestione operativa. L'FPSO avrà una capacità di stoccaggio di 700.000 barili e una capacità produttiva di 12.000 barili di olio al giorno. Le attività di produzione saranno avviate nel quarto trimestre del 2011.
Il contratto avrà una durata complessiva di 20 anni, i primi otto dei quali sono relativi allo sfruttamento del giacimento di Aquila, situato nel mare Adriatico al largo delle coste italiane circa 50 chilometri a nord-est di Brindisi, a una profondità d'acqua di 815 metri. Nel resto del periodo contrattuale l'impianto sarà utilizzato per lo sviluppo di giacimenti che verranno indicati dal cliente.
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