
Le segreterie regionali della Campania di Filt-Cgil, Fit-Cisl e
	Uiltrasporti hanno espresso profonda delusione per l'esito del
	confronto avvenuto ieri con il segretario generale dell'Autorità
	di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale sulla questione delle
	condizioni contrattuali dei dipendenti dell'ente che i sindacati
	denunciano siano disapplicate. Una denuncia che aveva portato alla
	proclamazione di uno sciopero poi sospeso e quindi nuovamente
	confermato.
	
	A seguito dell'incontro di ieri, le organizzazioni sindacali
	hanno spiegato che «non è stato registrato alcun
	segnale di apertura nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori
	volto a ristabilire un clima di distensione nei rapporti tra le
	parti. Nonostante le reiterate richieste e le argomentazioni
	presentate dalle scriventi - hanno sottolineato Filt, Fit e Uilt -
	l'amministrazione si è dimostrata irremovibile, rifiutando
	ogni confronto costruttivo e mantenendo le proprie posizioni
	iniziali. Il dato più preoccupante resta, comunque, la messa
	in discussione del Ccnl dei porti e degli accordi di secondo
	livello, già siglati, da parte dell'amministrazione, la cui
	affidabilità e la cui credibilità sono gravemente
	compromesse rendendo estremamente difficile, se non impossibile, la
	prosecuzione di un rapporto negoziale basato sulla buona fede e sul
	rispetto degli accordi».
	
	«La strategia dell'amministrazione - hanno rilevato i
	sindacati - sembra essere soltanto quella della delegittimazione
	delle rappresentanze sindacali con attacchi diretti e
	personalizzati. Una modalità che, ormai da tempo, mette in
	bella mostra una tecnica che tutto è meno che democratica e
	rispettosa dei ruoli e delle lavoratrici e lavoratori che stanno
	pagando, anche in termini salariali, il costo di una battaglia
	legittima, per difendere i propri diritti e il complesso di regole
	che disciplina il sistema portuale».
	
	Le segreterie regionali hanno concluso annunciando quindi la
	ripresa dell'azione di protesta confermando lo sciopero già
	proclamato per i giorni 31 gennaio, 3 e 4 febbraio prossimi.