
Nel corso di un incontro con il ministro Gilberto Pichetto
Fratin e alcuni dirigenti del Ministero dell'Ambiente e della
Sicurezza Energetica, avvenuto ieri, l'Associazione Italiana
Terminalisti Portuali (Assiterminal) ha evidenziato l'urgenza che le
amministrazioni concorrenti finalizzino il Piano dei dragaggi
semplificando e uniformando le procedure, consentendo finalmente
l'avvio di un processo di recupero di competitività operativa
dei porti. Inoltre, in tema di transizione energetica, il presidente
di Assiterminal, Tomaso Cognolato, accompagnato dal direttore
Alessandro Ferrari e da Annagiulia Randi, ha ribadito quanto già
proposto dall'associazione, ovvero l'opportunità di
intervenire sulla norma che istituiva le Comunità Energetiche
consentendo ai terminalisti di aggregarsi, anche sotto la regia
delle Autorità di Sistema Portuale, per autoprodurre energia
da fonti alternative, senza voler beneficiare degli incentivi
previsti per le CER, così da non drenare risorse utili alle
piccole comunità ma, semmai, produrre, stoccare e
ridistribuire energia anche ai territori - oltre che per sopperire
al fabbisogno delle navi - in un'ottica di sostenibilità
reale del fare e essere impresa.
Si è entrati anche nel merito delle procedure adottate
per i cosiddetti bandi “green ports” che - ha rilevato
Assiterminal - non hanno avuto una grandissima efficacia e quindi un
utilizzo adeguato delle risorse. L'associazione ha quindi suggerito
approcci diretti alle imprese e strumenti burocratici più
snelli.