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Ancora in calo gli atti di pirateria contro le navi
Nei primi sei mesi del 2019 sono stati 78 rispetto a 107 incidenti nella prima metà dello scorso anno
8 luglio 2019
Nel primo semestre di quest'anno nel mondo si sono verificati 78 atti di pirateria contro le navi, nel corso dei quali è stato ucciso un marittimo, con una diminuzione del -27% rispetto a 107 incidenti nella prima metà del 2018, riduzione che si è concentrata nel primo trimestre del 2019 con 38 episodi di pirateria (-42% sul primo trimestre 2018) rispetto a 40 nel trimestre successivo (-2% sul secondo trimestre 2018).
Il Piracy Reporting Centre (PRC) dell'International Maritime Bureau (IMB) ha evidenziato che anche nella prima metà del 2019 la regione che è risultata essere la più pericolosa a causa degli attacchi dei pirati è quella dei mari attorno all'Africa occidentale dove, su 75 marittimi presi in ostaggio o sequestrati nei primi sei mesi di quest'anno in tutto il mondo, 62 marittimi sono stati catturati nel Golfo di Guinea al largo delle coste di Nigeria, Guinea, Togo, Benin e Camerun. Il PRC ha evidenziato che tuttavia anche in questa regione nel secondo trimestre è stato registrato un «gradito e marcato calo» degli attacchi nel Golfo di Guinea.
Altre regioni in cui si sono verificati incidenti sono quelle della Malesia, dell'Indonesia e dell'America centro-meridionale. In quest'ultima area sono stati attuati attacchi violenti, tra cui quello del 2 maggio quando pirati armati sono saliti su uno yacht a San Ignacio de Tulipe (Panama) sparando e uccidendo un membro della famiglia a bordo e ferendone un altro.
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