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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNO XXIV - Numero 1/2006 - GENNAIO 2006 |
Trasporto ferroviario
Servizio-navetta ferroviario in programma per il terminal Ceres di Amsterdam
Un servizio-navetta ferroviario dalla frequenza elevata dal terminal containers Ceres di Amsterdam a Rotterdam comincerà a funzionare allorquando i traffici containerizzati destinati alla ferrovia raggiungeranno un livello più alto.
Questo servizio ferroviario si collegherà alle reti ferroviarie di tutta l'Europa, sia sulle brevi che sulle lunghe distanze. Le società ferroviarie Optimodal e Railion Nederland stanno pianificando l'organizzazione di un servizio giornaliero, il "Cerexpress", con capolinea al Ceres, allorquando sarà garantito un traffico adeguato.
Johan Booij è il dirigente addetto a marketing e vendite della Optimodal che è l'agenzia olandese della ICF (Intercontainer-Interfrigo); egli lavora a stretto contatto con la Railion (che detiene il 25% delle quote della Optimodal) nello sviluppo del nuovo ed importante collegamento.
La Optimodal effettua servizi simili alla volta dei terminals di Rotterdam e Moerdijk, spiega l'amministratore delegato della società Anthon Timm. La Optimodal ha già effettuato un treno di prova lungo la direttrice e sia Booij che Timm guardano al giorno in cui il servizio verrà effettuato quotidianamente.
I due dirigenti della Optimodal stimano che un terzo dei containers trasportati dalle navi assegnate ai servizi containerizzati per l'Estremo Oriente della Grand Alliance che scalano il Ceres arriveranno o partiranno dal terminal via rotaia. Essi affermano che anche i servizi stradali e fluviali rappresenteranno ciascuno un terzo delle movimentazioni containerizzate.
Timm si aspetta che la Ceres attiri altri servizi containerizzati nel prossimo futuro. Ciò alimenterà altresì l'aumento dei traffici containerizzati ad Amsterdam ed incrementerà le opportunità di conseguire maggiori volumi della Optimodal.
Sul lungo termine, la Optimodal sta programmando l'effettuazione di servizi ferroviari diretti da Amsterdam all'hinterland continentale, bypassando Rotterdam, anche oltre le brevi distanze. "Anche se è una cosa contraria a tutti i principi del trasporto intermodale" ammette Timm. L'idea comunemente accettata è che la ferrovia e le idrovie interne funzionino meglio su distanze tra i 400 ed i 700 km, con successivo trasporto stradale ad entrambi i capolinea.
Booij spiega che anche i viaggi ferroviari più corti potrebbero produrre profitti, aggiungendo che esistono molte località in prossimità di Amsterdam adatte al trasporto containerizzato via rotaia, ed afferma che ciò potrebbe addirittura essere esteso anche ad Anversa.
(da: Amsterdam Seaports, n' 4/2005)
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