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Ancora fuori uso i sistemi IT di Maersk Line violati dal virus Petya
L'infezione ha causato problemi anche a Safmarine, Seago Line e APM Terminals
28 giugno 2017
Stamani non sono ancora state ripristinate le connessioni via internet della Maersk Line con i propri clienti e con i mercati, servizi che da ieri sono interrotti a causa - come confermato dalla stessa compagnia di navigazione danese con messaggi sui social media- di un'infezione dei sistemi di information technology dell'azienda causata dal virus Petya.
Maersk Line ha spiegato di aver assunto misure per contenere il problema e che i tecnici stanno lavorando ad un piano di ripristino dell'attività assieme ai principali partner del settore IT e con le agenzie internazionali che si occupano di sicurezza informatica.
La compagnia marittima ha specificato che sono stati disattivati una serie di sistemi pe contenere l'infezione. Attualmente risultano inaccessibili, infatti, i siti internet della Maersk Line così come quelli della Safmarine e della Seago Line, compagnie che fanno anch'esse parte del gruppo armatoriale A.P. Møller-Mærsk.
Maersk Line ha precisato che l'attacco non ha compromesso invece l'operatività di altre società del gruppo tra cui Maersk Oil, Maersk Drilling, Maersk Supply Services, Maersk Tankers, Maersk Training, Svitzer e MCI. La compagnia ha puntualizzato inoltre che l'attività di APM Terminals, la società terminalista del gruppo, ha subito interruzioni in diversi porti.
Maersk Line ha sottolineato che tuttavia le navi della propria flotta sono pienamente operative, in grado di comunicare e che è garantita la sicurezza degli equipaggi.
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