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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXVI - Numero 31 MARZO 2018
TRASPORTO STRADALE
WAYMO, UBER, STARSKY, EMBARK E TESLA CLASSE 8 AUTONOMA ESCONO
DALL'OMBRA
Bisogna essere vissuti in un allevamento di suini e
completamente tagliati fuori da internet e dalla televisione per non
avere mai sentito parlare del baccano in atto in relazione ai
veicoli autonomi.
I camion autonomi della Uber da diversi mesi trasportano in
"clandestinità" carichi per clienti commerciali in
tutte le autostrade dell'Arizona.
Ma improvvisamente, secondo la TechTrunch, la Uber ha realizzato
terminal per il trasferimento dei carichi all'interno dello stato e
sono pronti perché il pubblico venga a saperlo.
Gli autisti umani portano le merci ai terminal, dove esse
vengono caricate a bordo di camion autoguidati per il tratto che
coinvolge le autostrade.
Poi esse vengono ritrasferite sui camion guidati da autisti
umani per essere consegnate ai magazzini locali.
Questo è un modello di "tocco umano" per la
consegna nell'ultimo miglio.
Per non essere da meno, Elon Musk ha ricordato a tutti che il
Tesla Semi è in modalità di prova e ci sono state
molteplici segnalazioni di avvistamenti in vari canali dei social
media.
Mentre i lavori progrediscono sul Tesla Semi in vista
dell'inizio della produzione nel 2019, due dei trattori elettrici
stanno ora trasportando gruppi di batterie dalla Gigafactory di
Sparks, nel Nevada, alla fabbrica della Tesla di Fremont, in
California.
La Starsky Robotics afferma di essere "la sola compagine di
camion autonomi dotata di un prodotto" e ha annunciato la
settimana scorsa di "avere guidato un camion per 7 miglia
assolutamente senza autista.
Non c'era nessun autista di sicurezza al volante, né
alcun ingegnere nascosto nella cuccetta.
Siamo la prima società ad avere fatto diventare realtà
i camion senza autista".
Anche se l'affermazione di "essere stati i primi" non
appartiene alla realtà, la tecnologia sta diventando
esponenzialmente più veloce di quanto molti ancora ritengano.
Sembra in effetti un po' strano che questa ondata di annunci e
pubblicità per questi camion autonomi LV 4 della Classe 8
faccia seguito alla riunione annuale 2018 del Consiglio Tecnologia e
Manutenzione della ATA.
Chris Spears della ATA afferma che "la tecnologia è
fantastica" e che occorre che il settore la adotti in misura
maggiore e non abbia timore dei cambiamenti, ma anche che moderi le
proprie aspettative in ordine a di che cosa si dovrebbe andare alla
ricerca l'anno prossimo.
L'impostazione di fondo di numerosi tavoli di lavoro e di
discussione si è concentrata sui temi di "un passo alla
volta" e "stiamo lavorando sulla politica governativa per
la regolamentazione" e quest'anno ci saranno "la marcia in
plotone LV 1 e 2".
Nello specifico, finora questo è avvenuto mediante la
Legge sull'Autoguida e la Legge sull'Avvio dei Veicoli Autonomi.
La prima normativa è stata approvata dalla Camera dei
Rappresentanti.
Essa amplia l'autorità della NHTSA (National Highway
Traffic Safety Administration) di concedere deroghe, assicura la
protezione tramite misure preventive federali e richiede il rilascio
di lettere di valutazione della sicurezza.
Essa, tuttavia, non riguarda i veicoli commerciali.
La seconda normativa sopra citata è stata approvata dalla
Commissione del Commercio ed è in attesa del passaggio in
Senato.
Essa amplia l'autorità di concedere deroghe della NHTSA.
Come fa rimarcare Spears, la versione 2.0 del disegno di legge
non comprende i camion e questo preoccupa molti nel settore.
La versione 3.0 includerà i veicoli commerciali.
La legge recentemente è andata incontro ad alcuni
problemi, dato che deputati di vari gruppi di interesse pubblico
hanno fatto pressioni per una rielaborazione della normativa.
Anche il Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti sta
lavorando attivamente con la NHTSA e la FMCSA (Federal Motor Carrier
Safety Administration) per prevenire l'apposizione di barriere alla
normativa e rivedere le procedure di collaudo autonomo.
Nel contempo, la FHWA (Federal Highway Administration) è
alla ricerca di suggerimenti circa le esigenze inerenti alle
infrastrutture.
Il Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti ha in programma
la pubblicazione di documento contenente una guida sui veicoli
autonomi 3.0 verso la fine dell'anno.
Così, ci sono sostanzialmente due disegni di legge che 1)
non vanno da nessuna parte e 2) non hanno specificamente nulla a che
fare con il trasporto merci commerciale.
Nel frattempo le start-up, sotto pressione da parte dei
concorrenti e a causa degli obblighi verso i propri investitori,
stanno ottenendo tutti i permessi e le prescrizioni di cui hanno
bisogno a livello locale e statale e stanno spingendo avanti il
sogno del trasporto merci autonomo.
"L'anno scorso abbiamo effettuato test stradali su camion a
guida autonoma della Waymo in California ed Arizona" ha scritto
la Waymo su Medium.
"Il nostro software sta imparando a guidare grosse
piattaforme più o meno allo stesso modo in cui lo avrebbe
fatto un autista umano dopo anni di guida sulle automobili.
I principi sono gli stessi, ma ci sono cose come la frenata,
l'inversione di marcia ed i punti ciechi che sono diverse quando si
tratta di camion e rimorchi a pieno carico".
A detta della società, i camion avranno a bordo in cabina
autisti professionisti per monitorare i sistemi e prendere il
controllo del veicolo nel caso dovesse insorgerne la necessità.
"Questo viaggio pilota, in partenariato con il gruppo
logistico di Google, ci consentirà di sviluppare
ulteriormente la nostra tecnologia e di integrarla nelle operazioni
dei caricatori e dei vettori con la loro rete di fabbriche, centri
di distribuzione, porti e terminal" afferma la Waymo.
Qualcosa che si è un po' perso nel clamore diffuso è
il fatto che un mese fa la start-up tecnologica Embark abbia
completato una corsa di prova da Los Angeles a Jacksonville in
Florida che la società ha salutato come il primo viaggio da
costa a costa da parte di un camion automatizzato.
I loro camion usano una combinazione di telecamere, radar e
lidar per seguire e controllare il contesto in cui si muove il
veicolo, così come una forma di intelligenza artificiale per
processare i dati raccolti dai sensori.
Forse la "nuova linfa" per il settore
dell'autotrasporto è esattamente quello che ci voleva: una
boccata di ossigeno.
Proprio come la Starsky e gli altri esaltano con il loro
entusiasmo, ci sono concrete possibilità che sia a breve che
a lungo termine queste siano soluzioni per gli autisti e non un
metodo per liberarsi di loro.
(da: theloadstar.co.uk/freightwaves.com, 13 marzo 2018)
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