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Uiltrasporti boccia l'ultima bozza del decreto-legge sui trasporti
Con l'estensione dei benefici prevista dal registro internazionale - denuncia il sindacato - a rischio concorrenza nella logistica
2 maggio 2022
Anche Uiltrasporti sottolinea il rischio per la concorrenza nel settore della logistica rappresentato dall'ultima bozza del decreto-legge sulle “Disposizioni urgenti per la sicurezza e lo sviluppo delle infrastrutture dei trasporti e della mobilità sostenibile”, in quanto prevede l'estensione dei benefici fiscali oggi spettanti alle navi battenti bandiera italiana anche alle unità, armate da imprese con stabile organizzazione sul territorio nazionale, che battano bandiera comunitaria o dello spazio economico europeo. «Continuiamo - denuncia il segretario generale del sindacato, Claudio Tarlazzi - ad assistere a tentativi per scardinare l'equilibrio dei porti italiani e favorire sempre di più i player del trasporto marittimo internazionale, un'impostazione alla quale ora si aggiunge il tentativo di alterare il sistema della concorrenza in ambito logistico. Dopo la proroga delle tre alleanze in ambito marittimo che rappresentano la quasi totalità dei traffici - spiega Tarlazzi riferendosi alla proroga delle esenzioni dalle norme UE sulla concorrenza concessa dalla Commissione Europea ( del 24 marzo 2020) - non possiamo accettare il rischio che queste abbiano condizioni diverse e più favorevoli a livello fiscale per i servizi che svolgono a terra rispetto alle società tradizioni della logistica».
«Il voler concedere i benefici anche al reddito determinato da attività diverse da quelle marittime - rileva il rappresentante della federazione di categoria della Uil - significa mettere a rischio la concorrenza nel settore della logistica. Ci batteremo - conclude Tarlazzi - contro questa norma che rischia di causare un enorme squilibrio con forti ripercussioni economiche, ma anche sul lavoro in un settore, come quello della logistica, strategico per la crescita del nostro Paese».
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