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23 giugno 2022
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- Assarmatori, bene l'esenzione dall'EU ETS delle tratte
marittime effettuate nell'ambito di un contratto di servizio
pubblico
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- Messina: perplessità per la previsione di clausole
contrattuali obbligatorie sul trasferimento dei costi dal
proprietario all'operatore della nave
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Commentando il voto favorevole di ieri del Parlamento alla
revisione del sistema per lo scambio di quote di emissioni nell'UE
(
del 22
giugno 2022), l'associazione armatoriale italiana Assarmatori ha
espresso soddisfazione per il fatto che gli europarlamentari hanno
deciso di esentare dall'EU ETS le tratte marittime effettuate
nell'ambito di un contratto di servizio pubblico o soggette a
obblighi di servizio pubblico a norma del regolamento (CEE) n.
3577/92 sul cabotaggio marittimo. Assarmatori ha evidenziato inoltre
che la relazione approvata dal Parlamento riconosce anche
esplicitamente l'esistenza di “impatti avversi” sui
servizi che garantiscono la continuità territoriale derivanti
dall'ETS, impatto negativo - ha ricordato l'associazione - da tempo
rilevato da Assarmatori.-
- Secondo Assarmatori, tuttavia, quello di ieri è un passo
importante, ma non sufficiente, in quanto ad avviso
dell'associazione «l'esenzione introdotta dal Parlamento
europeo dovrà essere estesa nel corso dei successivi
negoziati a tutti traffici insulari e alle navi che operano
all'interno delle Autostrade del Mare al fine di prevenire il
rischio di trasferimento modale inverso dal mare alla strada».
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- «Adesso - ha auspicato il presidente di Assarmatori,
Stefano Messina - ci aspettiamo che i governi dei Paesi membri
accolgano tale richiesta nella posizione negoziale che verrà
definita dagli Stati membri in vista del Consiglio dei ministri
dell'ambiente previsto il 28 giugno e nei successivi negoziati
interistituzionali con il Parlamento. Si tratta infatti di una
misura essenziale per tutelare la mobilità e il turismo
locali, e quindi la continuità territoriale, e preservare
l'intermodalità dall'aumento dei costi derivanti dall'ETS sul
trasporto marittimo».
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- Assarmatori ha manifestato apprezzamento anche per la proposta
del Parlamento Europeo di destinare il 75% dei proventi derivanti
dall'ETS al settore del trasporto marittimo per finanziare progetti
e investimenti volti al miglioramento dell'efficienza energetica di
navi e porti, all'adozione di tecnologie e infrastrutture per la
decarbonizzazione del settore, anche per quanto riguarda il
trasporto marittimo a corto raggio e i porti, alla ricerca e
sviluppo e all'adozione di combustibili alternativi e sostenibili.
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- «Nutriamo tuttavia forti perplessità - ha precisato
ancora Messina - in merito ad altre modifiche approvate nella
posizione del Parlamento Europeo, in particolare per quanto riguarda
la tempistica di applicazione dell'ETS e la previsione di clausole
contrattuali obbligatorie sul trasferimento dei costi dal
proprietario all'operatore della nave. Auspichiamo tali proposte
vengano opportunamente ricalibrate nel corso dei negoziati secondo
criteri più realistici e valutando soluzioni pragmatiche».
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