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Ancora da accertare le cause degli allagamenti che secondo il BEAmer avrebbero contribuito all'affondamento della chimichiera Ievoli Sun
Tre elementi avrebbero determinato il naufragio: l'allagamento della zona prodiera, l'allagamento del doppio fondo che accoglie la zavorra e l'impossibilità di impedire l'ingresso dell'acqua
14 dicembre 2000
L'organismo francese Bureau enquête accidents / mer (BEAmer) ha concluso il suo rapporto provvisorio d'inchiesta sull'affondamento della nave chimichiera Ievoli Sun, avvenuto a fine ottobre.
Nel paragrafo 6.2 "Il cedimento dei materiali - Cause probabili del naufragio", il BEAmer analizza tre elementi che avrebbero contribuito all'affondamento della Ievoli Sun: l'allagamento della zona prodiera, l'allagamento del doppio fondo che accoglie la zavorra e l'impossibilità di impedire l'ingresso dell'acqua a causa - ma al momento è solo un'ipotesi - del mancato intervento del sistema di pompaggio dovuto ad un malfunzionamento dell'impianto elettrico imputabile all'allagamento della zona di prua.
Non è invece stato sinora chiarito cosa abbia provocato tali allagamenti. Il BEAmer definisce peraltro «poco probabile» l'ipotesi di un urto con un oggetto galleggiante e nega recisamente che le cattive condizioni meteorologiche, «che a priori non avevano nulla di anormale per una nave di quel tipo», possano essere state concausa dell'incidente.
L'indagine non ha riscontrato irregolarità rilevanti nella gestione e conduzione della nave, nello svolgimento dei controlli ispettivi, né sull'attività della società di classificazione RINA.
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