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- Oggi - ultimo giorno utile per consegnare le offerte per la gestione fino alla fine del 2027 del sesto modulo del terminal contenitori dell'area portuale genovese di Voltri - il gruppo Contship Italia ha presentato la propria proposta. L'unica - secondo la società terminalistica che fa capo alla Eurokai/Eurogate - in grado di mettere la portualità italiana a sistema.
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- «Condividiamo la strategia delle istituzioni di portare a sistema i porti», ha detto l'amministratore delegato dell'azienda italiana, Nereo Marcucci, alla stampa. Una strategia - ha aggiunto - attuabile con il coinvolgimento delle imprese e in particolare di Contship Italia, la sola dotata in Italia e nel bacino del Mediterraneo di un network logistico nel quale incastonare, come una pietra preziosa, i 113mila metri quadrati del modulo di Voltri.
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- Una proposta - ha rilevato Marcucci - che consentirebbe una crescita del sistema portuale del Tirreno settentrionale. «Dimensionalmente - ha osservato - i porti italiani stentano a crescere e rischiano di crescere in modo rachitico», mentre con il progetto «creiamo le condizioni di ottimizzazione di un bene scarso qual è il territorio portuale».
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- In queste ore l'azienda terminalistica consegna la propria proposta all'Autorità Portuale di Genova. «Ci vuole un camion per trasportarla», ha spiegato Marcucci. «È la prima volta che si devono portare i progetti esecutivi prima che venga proclamato il vincitore», ha osservato il manager, che per otto anni è stato presidente della port authority di Livorno. «Realizzare il progetto - ha proseguito - non è stato uno scherzo. Sono stati dati tempi ristretti per rispondere al bando (emesso all'inizio dello scorso mese, ndr) e ciò è un fatto eccezionale. Un progetto esecutivo di norma si produce in un tempo infinitamente più lungo», ma in questo caso «l'Autorità Portuale, legittimamente, è andata molto oltre».
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- La proposta di Contship Italia si basa su una integrazione sostanziale tra il sesto modulo di Voltri e altre infrastrutture portuali, in primis gli hub mediterranei gestiti dalla stessa società. Nel Mediterraneo occidentale Contship Italia opera gateway terminalistici nei porti di La Spezia (La Spezia Container Terminal) e Livorno (Terminal Darsena Toscana) e hub di transhipment nei porti di Gioia Tauro (Medcenter Container Terminal) e Cagliari (Cagliari International Container Terminal), ai quali prossimamente affiancherà il nuovo hub strategico del porto marocchino di Tanger Med, ottenuto in concessione in consorzio con le compagnie di navigazione MSC, CMA CGM e Comanav (inforMARE del 25 ottobre 2005).
- Sul piatto Contship Italia pone anche la parte ferroviaria del proprio network logistico affidata alla filiale Sogemar, che garantirebbe al sesto modulo l'accesso al sud Europa attraverso i suoi inland terminal italiani - innanzitutto Melzo e Rho - grazie ad oltre 34 treni alla settimana con Voltri.
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- Nel porto di Genova la società prevede di realizzare un terminal in grado di movimentare 400.000 teu all'anno sui 307 metri lineari di banchina del modulo, operando - ha detto Marcucci - su navi da 8.500 teu.
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- La proposta di Contship Italia presenta investimenti per circa 44 milioni di euro e la creazione di 220 posti di lavoro, di cui il 63% in organico diretto. Per il sesto modulo la società ha scelto il nome GeLoCoT (Genova Logistic Container Terminal), «un acronimo non proprio bello» - ha ammesso Marcucci - e quindi suscettibile di essere cambiato.
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- Il sesto modulo affianca i cinque che compongono il container terminal operato dalla Voltri Terminal Europa (VTE) del gruppo PSA di Singapore. Quest'ultima aveva ottenuto la gestione anche del sesto modulo come estensione della propria attuale concessione. Tuttavia tale assegnazione era stata revocata a seguito dei ricorsi alla giustizia amministrativa presentati da Contship Italia.
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- Contship Italia ha quindi rinnovato la sfida con VTE/PSA. Non è ancora noto, però, se sarà una sfida a duello o se ci sono altri pretendenti alla gestione del sesto modulo.
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Bruno Bellio
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