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FALLITA LA TRATTATIVA TRA LAURITZEN E PSC PER LA CESSIONE DI UNA QUOTA DEI CANTIERI DANYARD
Non è stato raggiunto un accordo sul prezzo del 48 per cento delle azioni
4 dicembre 1997
Il gruppo armatoriale danese J. Lauritzen A/S e la malese Penang Shipbuilding and Construction (PSC) non hanno raggiunto un accordo economico per la cessione alla società asiatica di una quota dei cantieri navali Danyard, che fanno parte del gruppo europeo.
L'intesa prevedeva l'acquisizione, per 100 milioni di dollari (circa 174 miliardi di lire italiane), del 48 per cento del pacchetto azionario. Successivamente, intervenuta l'instabilità finanziaria sui mercati orientali, i malesi hanno chiesto una riduzione del prezzo d'acquisto che non è stata concessa dal gruppo danese.
Il cantiere di Fredrikshavn è tra l'altro in questi mesi alla ricerca di ordinativi che permettano di evitare una prevista riduzione del personale di oltre 200 unità. Non è infatti sufficiente a allontanare questa eventualità la recente commessa ottenuta per la costruzione di altre due chimichiere di 37.000 tonnellate di portata lorda, oltre alle sette già ordinate, che verranno consegnate a metà e a fine 1999 al gruppo Stolt Nielsen (inforMARE del 29 ottobre). Oltrettutto, in concomitanza con la mancata operazione finanziaria, ha anche perso gli ordini del governo della Malaysia per la realizzazione di sei navi pattuglia oceaniche, unità in cui proprio Danyard è specializzato.
La mancata aggiudicazione di questo lavoro e il fallimento della trattativa con PSC gettano ombre sul futuro del cantiere navale danese.
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