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LA COMUNITA' DEI PORTI USA APPOGGIA L'OCEAN SHIPPING REFORM ACT 1997
L'iter della legge è favorito al Senato dall'AAPA, che rappresenta 140 porti americani
8 maggio 1997
L'iter dell'Ocean Shipping Reform Act 1997 al Senato americano presenta ottime prospettive di successo. I membri statunitensi dell'American Association of Port Authorities (AAPA) - un'associazione fondata nel 1912 che oggi rappresenta oltre 140 autorità portuali di Stati Uniti, Canada, Caraibi e America Latina - hanno fatto sapere che la proposta di legge costituisce un accettabile punto d'inizio per procedere ad una deregolamentazione ormai improcrastinabile delle norme che regolano lo shipping americano e che tante conseguenze hanno sulla navigazione internazionale. "Il Senato - ha detto il presidente dell'AAPA, Kurt J. Nagle - è riuscito a far coincidere gli interessi di tutte le parti in causa, bilanciandone gli obiettivi che ora sono convergenti per l'industria marittima nel suo complesso".
Sebbene la legge di riforma dello Shipping Act 1984 e la parziale deregolamentazione delle norme che stanno alla base dei traffici marittimi non abbiano avuto uno sbocco legislativo da parte del Congresso nella scorsa legislatura, è certo che i porti e l'AAPA che li rappresenta abbiano avuto un ruolo chiave nel tener viva l'attenzione sull'argomento. La proposta di legge ora all'esame del Senato americano riflette infatti le raccomandazione espresse dall'AAPA.
La comunità portuale americana è dell'opinione che lo Shipping Act del 1984 abbia costituito un'eccellente difesa degli interessi dei porti americani, tuttavia molti ambienti dell'utenza portuale e molti armatori ritengono ora che qualcosa debba cambiare, e l'AAPA in definitiva appoggia questa tendenza.
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