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Petroliera russa si spezza in due nel Mar di Marmara, nei pressi di Istanbul
L'incidente è stato probabilmente causato dalle pessime condizioni meteomarine. In corso le operazioni di salvataggio dei 17 uomini d'equipaggio
29 dicembre 1999
Questa notte la petroliera russa Volganeft 248 si è spezzata in due tronconi nel Mar di Marmara ed è parzialmente affondata al largo di Istanbul. Sono tuttora in corso le operazioni per il salvataggio dei 17 uomini d'equipaggio.
L'incidente sembra essere stato causato dalle pessime condizioni meteomarine. Il maltempo che ha causato ingenti danni in tutta Europa si sta infatti spostando verso oriente, rendendo particolarmente difficoltosa la navigazione in corrispondenza degli stretti del Bosforo e dei Dardanelli.
Anche se non si hanno attualmente notizie precise riguardo il possibile sversamento di greggio in mare, si teme però il ripetersi dell'inquinamento causato nei giorni scorsi dall'affondamento della Erika (inforMARE del 12 dicembre).
Il naufragio della petroliera russa con ogni probabilità riaccenderà le polemiche relative all'intenso traffico marittimo che rende pericolosa la navigazione nel Bosforo. Le autorità turche da tempo cercano di ridurre il transito di navi cisterna nello Stretto, nel quale però la convenzione internazionale di Montreux del 1936 garantisce il passaggio di qualsiasi nave mercantile senza l'obbligo di pilota a bordo (inforMARE del 22 dicembre 1998).
Il più grave incidente nel Bosforo risale al 1994, quando una petroliera cipriota e una nave militare entrarono in collisione. Nell'incidente morirono 29 marittimi.
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