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Trentacinque ore di lavoro settimanali anche nel porto autonomo di Nantes
L'accordo deve però essere ancora approvato dalle autorità centrali competenti
16 febbraio 2000
Dopo l'accordo in sede nazionale tra governo francese e organizzazioni sindacali sulla riduzione dell'orario di lavoro a 35 ore settimanali, in ognuno dei sei porti autonomi (Marsiglia, Le Havre, Rouen, Bordeaux, Dunkerque, Nantes/St. Nazaire) vengono presi accordi in tal senso.
Due settimane fa è toccato alla direzione del porto di Nantes, colpito dall'inquinamento da petrolio per l'affondamento dell'Erika, negoziare con i sindacati di categoria il nuovo regime, ma l'accordo deve ancora ottenere l'approvazione del ministero dell'Impiantistica e del Segretariato di Stato al Bilancio.
L'intesa prevede un aumento dei giorni di riposo per permettere di ridurre a 35 ore la durata media dell'orario settimanale di lavoro, con miglioramenti dell'organizzazione del lavoro e quindi con aumento della competitività. La direzione del porto ha anche annunciato l'assunzione, entro la fine di quest'anno, di 40 persone, tenendo conto dell'accordo sulla stabilità dei salari per i prossimi tre anni, preso dall'Union des Ports Autonomes et des Chambres de Commerce et d'Industrie Maritimes.
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