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Stop di Bush ai progetti di dragaggio nei porti americani
L'American Association of Port Authorities si appella al Congresso
5 novembre 2007
Venerdì scorso il presidente statunitense George W. Bush ha posto il veto al Water Resources Development Act del 2007, provvedimento che - tra l'altro - consentirebbe di avviare il programma di dragaggi nei porti americani, ma che - secondo Bush - mancherebbe della necessaria copertura finanziaria.
L'American Association of Port Authorities (AAPA) ha annunciato che farà pressioni sul Congresso affinché tale veto venga scavalcato e la normativa venga approvata dando il via ad interventi per adeguare i pescaggi dei porti alla dimensione delle nuove navi e per consentire di far fronte ai crescenti volumi di traffico. Il provvedimento sarà infatti trasmesso al Congresso, che lo potrà approvare con due terzi dei voti favorevoli.
«Questa legge - ha sottolineato il presidente e amministratore delegato dell'AAPA, Kurt Nagle - serve tanto per assicurare i posti di lavoro e l'aumento degli introiti nelle casse dello Stato che per i progetti di idraulica. I porti americani sono stati la spina dorsale della crescita dei traffici e del benessere economico da quando è nata la nazione. L'industria portuale ha investito miliardi di dollari in nuove infrastrutture per accogliere i crescenti volumi di traffici. Tuttavia dal 2000 non è stato autorizzato alcun progetto federale per il miglioramento della navigabilità nell'ambito dei Water Resources Development Act».
Nagle ha detto che, per superare il veto presidenziale, il Congresso può prendere in considerazione i progetti infrastrutturali e le iniziative politiche degli ultimi sette anni «che - ha spiegato - sono estremamente necessarie per garantire il funzionamento delle nostre autostrade del mare e dei nostri gateway di traffico».
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Venerdì scorso il presidente statunitense George W. Bush ha posto il veto al Water Resources Development Act del 2007, provvedimento che - tra l'altro - consentirebbe di avviare il programma di dragaggi nei porti americani, ma che - secondo Bush - mancherebbe della necessaria copertura finanziaria.
«Questa legge - ha sottolineato il presidente e amministratore delegato dell'AAPA, Kurt Nagle - serve tanto per assicurare i posti di lavoro e l'aumento degli introiti nelle casse dello Stato che per i progetti di idraulica. I porti americani sono stati la spina dorsale della crescita dei traffici e del benessere economico da quando è nata la nazione. L'industria portuale ha investito miliardi di dollari in nuove infrastrutture per accogliere i crescenti volumi di traffici. Tuttavia dal 2000 non è stato autorizzato alcun progetto federale per il miglioramento della navigabilità nell'ambito dei Water Resources Development Act».
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