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All'esame del Congresso americano una rigorosa normativa sull'acqua di zavorra delle navi
Prevede standard - ha spiegato la Great Lakes Maritime Task Force - che incrementerebbero di cento volte la difesa delle acque rispetto agli standard dell'IMO
27 novembre 2007
Il Congresso americano sta esaminando un disegno di legge per proteggere le acque nazionali da specie invasive che è molto più rigoroso rispetto al Clean Water Act e che, in particolare, per l'acqua di zavorra delle navi prevede standard che incrementerebbero di cento volte la difesa delle acque rispetto agli standard dell'International Maritime Organization (IMO). Lo ha reso noto la Great Lakes Maritime Task Force riportando le dichiarazioni rilasciate da Deborah Nagle, che è a capo della sezione permessi industriali dell'Environmental Protection Agency (EPA), nel corso di un seminario sull'acqua di zavorra tenutosi nei giorni scorsi a Washington.
La Great Lakes Maritime Task Force ha sottolineato come le navi oceaniche abbiano introdotto numerose specie non-indigene nei Grandi Laghi e in altre acque degli Stati Uniti ed ha precisato che la normativa all'esame del Congresso riconosce la natura unica del trasporto marittimo sui Grandi Laghi e richiede alla Guardia Costiera americana di predisporre un regolamento speciale per navi prive di acqua di zavorra (no-ballast-on-board vessels - NOBOB), cioè unità che hanno svuotato quanto più possibile le proprie cisterne, fino a che le pompe estraggono aria.
La Great Lakes Maritime Task Force ha auspicato l'approvazione della nuova legge. «Queste nuove normative - ha detto il presidente dell'associazione, John D. Baker - costituiscono il miglior veicolo per avere rapidamente una significativa legislazione sull'acqua di zavorra. Ulteriori ritardi comporterebbero il mancato passaggio della legislazione entro quest'anno e forse anche da parte di questo Congresso. Ciò rappresenterebbe una tragedia con conseguenze nazionali e non resterebbe che lamentarci per la perdita di un'opportunità».
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