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Il 18 marzo nuovo incontro per discutere della riduzione dei livelli occupazionali su Genova prevista dalla Maersk
La compagnia - hanno sottolineato i sindacati al termine della riunione di ieri - ha accettato di rimandare qualsiasi decisione alla conclusione del percorso condiviso
28 febbraio 2008
I rappresentanti della Maersk, della Regione Liguria e delle organizzazioni sindacali si incontreranno nuovamente il prossimo 18 marzo. L'appuntamento è stato fissato ieri alla fine di una riunione organizzata dall’assessorato regionale alle Politiche del Lavoro, alla quale hanno partecipato oltre alle organizzazioni sindacali e di categoria anche l’assessore alle attività produttive della Provincia di Genova, Paolo Perfigli, e i responsabili della compagnia di navigazione danese che - hanno sottolineato i sindacati - ha accettato di rimandare qualsiasi decisione sul nuovo piano organizzativo dell’azienda, che prevede la riduzione dei livelli occupazionali su Genova per circa un centinaio di persone, alla conclusione del percorso condiviso.
L'assessore regionale alle Politiche del Lavoro, Enrico Vesco, ha valutato positivamente l'esito della riunione «per il clima e per la volontà espressa da tutte le parti coinvolte di definire procedure condivise e numero di esuberi». «La Regione - ha detto Vesco - è disponibile a mettere in campo strumenti per il sostegno dei lavoratori come la cassa integrazione in deroga».
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I rappresentanti della Maersk, della Regione Liguria e delle organizzazioni sindacali si incontreranno nuovamente il prossimo 18 marzo. L'appuntamento è stato fissato ieri alla fine di una riunione organizzata dall’assessorato regionale alle Politiche del Lavoro, alla quale hanno partecipato oltre alle organizzazioni sindacali e di categoria anche l’assessore alle attività produttive della Provincia di Genova, Paolo Perfigli, e i responsabili della compagnia di navigazione danese che - hanno sottolineato i sindacati - ha accettato di rimandare qualsiasi decisione sul nuovo piano organizzativo dell’azienda, che prevede la riduzione dei livelli occupazionali su Genova per circa un centinaio di persone, alla conclusione del percorso condiviso.
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